Archive for February, 2006

Impronte d’hypterodonte

Sunday, February 26th, 2006

Segnalo a eventuali visitatori veloci e distratti la presenza della pagina Hypterodonte, facilmente raggiungibile dalla sezione ‘Pages’ di questo medesimo blog. Essa pagina è un compendio della letteratura hypterodontica che va sviluppandosi in rete in questi giorni.

Nel ringraziare i generosi blogger che hanno fin qui aderito alla campagna per la salvaguardia dell’hypterodonte, ricordo che si tratta di campagna permanente, aperta alla partecipazione di chiunque voglia postare sul proprio blog testi e immagini hypterodontici, secondo i propri tempi e costumi blògghici. Non ci sono premi in palio, se non una menzione speciale nella Storia universale dell’hypterodonte, che prima o poi qualcuno certamente pubblicherà.

Appello per la salvaguardia dell’hypterodonte

Thursday, February 23rd, 2006

Giotto, La Giustizia, Cappella degli Scrovegni. Tratto da www.anisa.itMi sembra assai scorretto che i motori di ricerca ignorino completamente l’hypterodonte, e ritengo che sia giunto il momento di porre rimedio a questa grave ingiustizia. La cortina di silenzio che avvolge questo argomento è indubbiamente il sintomo di pericolose derive censorie che, se non adeguatamente contrastate, possono arrivare a minacciare seriamente l’inalienabile diritto alla libertà di espressione. Tacere oggi dell’hypterodonte significa preparare il terreno per tacere domani della deriva dei continenti, o del prezzo del riso, o del commercio di figurine adesive, consegnando scientemente all’oblio conoscenze vitali per lo sviluppo sociale ed economico del genere umano.

Lancio pertanto qui e ora un appello per la salvaguardia dell’hypterodonte. Blogger di tutto il mondo, uniamoci! Si dia inizio su tutti i blog alla diffusione sistematica e martellante di notizie su questa creatura vissuta ai confini fra sogno e veglia, oggi ingiustamente dimenticata. Facciamo conoscere al mondo le sue abitudini, i suoi comportamenti, i vizi e le virtù, le inclinazioni morali e politiche, testimonianze scritte o iconografiche su avvistamenti remoti o recenti, saghe e leggende che lo vedono come protagonista o deuteragonista, testi scientifici, discorsi e conferenze tenuti da o su l’hypterodonte. Google e Technorati saranno testimoni della nostra tenacia!
(more…)

Niccolò! Niccolò!

Tuesday, February 21st, 2006

MachiavelliLa prima pagina del “Domenicale” del Sole 24 Ore di domenica scorsa è interamente dedicata a Niccolò Machiavelli. Trattasi di paginone promozionale per la nuova collana di libri allegati al quotidiano, I classici del pensiero italiano, ma pazienza.

Come molti ignorano, e con ottime ragioni, il tenutario di questo luogo di perdizione lettoria e libresca è un amante di Machiavelli in misura smodata e quasi imbarazzante. Non è che lo ammiri, lo apprezzi, mi piaccia… no no, lo amo proprio di brutto, come Francesca ama Paolo, come Eloisa ama Abelardo, come Madame Bovary ama l’amore. Un giorno, quando sarò in pensione, mi libererò di tutti i libri della mia piccola e lacunosa biblioteca e passerò il resto dei miei giorni a compulsare l’edizione nazionale delle sue opere, in corso di pubblicazione presso la Salerno editrice.
(more…)

Bibliografie monomaniacali

Sunday, February 19th, 2006

Bibliografia, tratto da www.jacobeo.netMi pare equo e solidale elevare a dignità di post gli splendidi risultati del bellissimo gioco stupido qui giocato a partire da un’idea di Federico Platania.

Ricordo inoltre che Giuseppe Ierolli ha proposto un’interessante variante incipitaria, che consiste nel riscrivere l’incipit dei libri citati utilizzando la chiave monomaniacale adottata per i titoli. Per i risultati di questa variante, rimando ai commenti del post Un bellissimo gioco stupido, riportando qui a mo’ di esempio l’incipit della Récherche rivisto dallo Ierolli medesimo:

A lungo, mi sono coricato di buonora. Qualche volta, appena spenta la candela, gli occhi mi si chiudevano così in fretta che non avevo il tempo di dire a me stesso: «Mi addormento». E, mezz’ora più tardi, il pensiero che era tempo di cercar la nonna mi svegliava;…

Ecco a voi, siore e siori, famose bibliografie riviste e corrette in chiave ossessivo-monomaniacale dai capziosi lettori di letturalenta:
(more…)

La realtà è quella lì

Friday, February 17th, 2006

Sistema solare tolemaico, tratto da pctidifi.mi.infn.itNei commenti al post precedente fb parla di realtà da un punto di vista scientifico: la realtà osservabile, misurabile, riducibile a leggi fisiche. Il discorso scientifico esercita su di me il fascino delle lingue sconosciute: la mia onesta ignoranza delle materie scientifiche, conquistata a prezzo di duri esercizi di annientamento della memoria, fa sì che di quel discorso io percepisca solo il suono piacevole e la melodia incantatrice, senza alcun rischio di coglierne il significato.

Tuttavia anche un discorso scientifico è fatto di parole e le parole hanno il dono dell’indeterminatezza e dell’imprecisione, da cui deriva il loro elevatissimo potere evocativo e incantatorio. Le parole hanno quasi sempre un lato illuminato e uno oscuro. Il lato illuminato indica qualcosa – un oggetto, un’idea, un sentimento – mentre quello oscuro evoca altro, senza indicarlo esplicitamente. A causa di questa intrinseca doppiezza, le parole sono un eccezionale strumento di fraintendimento.
(more…)

La lettura come menzogna

Tuesday, February 14th, 2006

Manuel Frattini in Pinocchio, tratto da www.ilrossetti.comEssendo la verità inconoscibile per via di ragione, è facile intuire quanto sia difficile dimostrare l’inclinazione alla menzogna di chicchessia. Anche lasciando in pace il solito cretese che afferma che tutti i cretesi mentono, concludere al di là di ogni ragionevole dubbio che una frase, un’azione, un’intenzione, un pensiero o financo un desiderio siano fallaci e menzogneri è impresa inaccessibile alla mente umana. Ma l’uomo, per sua fortuna, non è solo ragione.

Prendiamo il lettore. Non è da oggi, lettore, che vado mostrando le dubbie qualità morali di questo individuo asociale, dissoluto e ìnfero. Già nel suo sguardo obliquo, nei suoi gesti eccessivamente cauti, nella sua voce sottile e sibilante, nel suo passo costantemente incline alla circolarità, è possibile percepire una natura sospettosa, misantropa, amante dell’oscurità e del nascondimento. Tutto il contrario dell’uomo onesto, sincero e produttivo. Il laborioso operaio, il paziente maestro, l’intraprendente industriale, l’imparziale giornalista, il giudice giusto e il politico illuminato: tutti costoro agiscono alla luce del sole, mostrando apertamente le loro opere e sottoponendole con lealtà al giudizio del popolo e della storia.
(more…)

Un bellissimo gioco stupido

Friday, February 10th, 2006

Trombone, tratto da www.artsalive.caCopincollo una parte di un post di Federico Platania che si può leggere integralmente nel sito della benemerita compagnia dei Librintesta, e precisamente qui. Il post descrive un gioco definito stupido dall’autore e che, come tutti i giochi stupidi, supera in intelligenza e possibilità creative la maggior parte dei giochi intelligenti.

Un gioco stupido
(di Federico Platania)

Uno dei sintomi della mia imminente follia è un giochino mentale, estremamente stupido, che mi trovo a fare spesso di fronte alle liste, in particolar modo di fronte alle discografie e alle bibliografie. Non so perché, mi viene istintivo cominciare a sostituire, in ogni voce dell’elenco, una parola con una parola fissa.
(more…)

La bicicletta di Giovanni Scheiwiller

Thursday, February 9th, 2006

Bicicletta, tratto da www.workcycles.comNell’ambito della commemorazione di Antonio Pizzuto che qui si celebra, a trent’anni dalla di lui dipartita, in forma privata, segreta, quasi clandestina, pubblico un breve testo luminoso e intenso che dovrebbe sfatare il mito dell’illeggibilità di questo ardito esploratore linguistico.

A margine del testo, poi, a mo’ di chiosa, riporto un passo in cui lo stesso Pizzuto dichiara ed esemplifica i criteri lessicali e sintattici che stanno alla base della sua ricerca stilistica. Mai come in questo caso vale il motto della fratellanza lettoria universale: buona lettura!
(more…)

Editoria lenta

Wednesday, February 8th, 2006

Troppi libri, tratto da home.att.net/~pennNel suo primo numero di quest’anno, la rivista di informazione libraria Bookshop ha lanciato una simpatica inchiesta intitolata «Troppi libri, un mercato a due velocità. Il problema della “superproduzione” editoriale».

L’ipotesi di fondo è che l’uscita di oltre 50.000 novità all’anno combinata con un 67% di popolazione allergica all’acquisto di libri – come da recente indagine Demoskopea – sia un cocktail esplosivo. «L’intasamento dei canali» si legge nell’editoriale della rivista «e l’accorciamento del ciclo di vita di ciascun titolo, a livello distributivo, minaccia di far saltare principalmente il modello di business della libreria indipendente».
(more…)

Vignette sì, vignette no

Tuesday, February 7th, 2006

Dato che a volte (non spesso, per fortuna dei simpatici frequentatori di ‘sto blog) oltre agli amati libri leggo anche riviste e quotidiani, stavo pensando a questa faccenda delle vignette danesi e relative reazioni e controreazioni. Se ne sta parlando un po’ dappertutto, in rete e sulla carta stampata, quindi vado dritto al punto senza troppi preamboli. Mi piacerebbe considerare separatamente tre aspetti della questione che nelle discussioni e nei resoconti di questi giorni vedo spesso allegramente mescolati:

1. Un giudizio sulle vignette
2. Libertà di espressione
3. Satira o insulto?
(more…)

Mio padre non solo era inutile, ma anche dannoso

Sunday, February 5th, 2006

Giorgio Manganelli, tratto da www.compagnosegreto.itSu sollecitazione di Miku nei commenti al post precedente, trascrivo la prima parte dell’intervista rilasciata da Lietta Manganelli a Ugo Cornia e pubblicata in G.Manganelli, Il delitto rende, ma è difficile, Comix 1997. Oltre all’accenno, purtroppo assai fugace, alla tempestosa visita del Gaddus al Manga, l’intervista rivela la causa ultima dell’improvvisa separazione di Manganelli dalla sua famiglia, nonché l’icastico giudizio giustamente scelto da Cornia come titolo dell’intervista.

Puoi raccontarci qualcosa di tuo padre?
Ti racconterò questo. Il primo ricordo cosciente che ho di mio padre, perché poi si spezza tutto fino a diciotto anni, è una pergola molto bella di un’osteria di Milano sui navigli, di quelle con le tovaglie coi quadrettini rossi e i tavoli pieni di bottiglie, e mio padre che parla con tre o quattro amici. Non si sa bene perché aveva deciso di portarmi a spasso, forse voleva fare vedere la figliola, ma non capendo assolutamente niente mi ha messo a sedere davanti a un boccale da mezzo litro di birra, e io me lo bevo anche molto felicemente, dicendo – mmh, buona, buona – e mi prendo una sbronza colossale. Mi ha portata a casa tenendomi in braccio, e io ho vomitato per una settimana.
(more…)

Numeri e note sparse

Friday, February 3rd, 2006

Riga n. 25
Due o tre cose alla rinfusa.

Ho aggiornato la pagina delle statistiche con i dati di gennaio. Questa volta ho copiato paro paro la tabella (orrenda) fornita da Webalizer, che ha il difetto di stroncare il layout della pagina e i molti pregi del copia-incolla. La buona notizia è che gli accessi continuano a crescere, la cattiva è che non ho la più pallida idea del perché.

Una postilla inutile alla mia già non utilissima autobiografia. Sostengo da anni, praticamente da quando mi conosco, che il caso non esiste e che quando si scrive intenzionalmente qualcosa – un post, un post-it, una cartolina postale, un assegno postdatato – non si fa altro che redigere una chiosa, una glossa, una nota a margine. La Récherche di Proust è una glossa alle Causeries du lundi di Sainte-Beuve, e Se questo è un uomo è una nota a margine di Auschwitz. Scendendo rapidamente da quelle vette, mutatis mutandis, si parva licet, eccetera eccetera, la mia autobiografia tripartita è una chiosa a post e discussioni che ho letto qualche giorno o settimana fa, e precisamente: un discorso su letteratura e realtà, un paradosso su verità e menzogna della scrittura, una fiaba biografica e una fotografia negata. Naturalmente non saprei dire come tutto ciò sia andato a convergere in quella roba che ho propinato agli innocenti lettori.

E infine l’unica notizia davvero importante. È uscito il numero 25 di Riga, rivista monografica pubblicata da Marcos y Marcos dedicata questa volta a Giorgio Manganelli, a cura di Marco Belpoliti e Andrea Cortellessa. Più di cinquecento pagine ripartite fra scritti inediti del sommo tapiro, articoli d’epoca su di lui, saggi critici di autori contemporanei e anche una simpatica pièce teatrale di Tiziano Scarpa, che rievoca l’ormai leggendaria visita di Gadda al nostro, narrata da Lietta Manganelli in un’intervista apparsa in Il delitto rende, ma è difficile, Comix 1997.

Autobiografia: parte terza

Thursday, February 2nd, 2006

[Riassunto delle puntate precedenti: Nacqui, bene o male sono arrivato fin qui]

Parche, tratto da en.wikipedia.org/wiki/Fates
Gran cosa, il ben dell’intelletto. Noi esseri umani non ringrazieremo mai abbastanza la benigna Natura per questo segno di distinzione che ha voluto donarci. La capacità di analizzare tritamente situazioni e oggetti, di individuarne le componenti elementari e di concatenarle in ordinate sequenze di cause ed effetti, relazioni e rapporti, ci consente di affrontare il mondo con piglio sicuro e incrollabile fiducia nel futuro.

Usando di quel bene con onestà e prudenza, ho potuto vedere il problema della mia autobiografia da molteplici angolazioni, individuando pieghe e risvolti che un’osservazione superficiale e istintiva avrebbe tenuto nascosti. In mancanza di questa analisi preliminare condotta con sagacia e intelligenza avrei cominciato a scrivere alla rinfusa, senza una direzione precisa, senza una meta chiaramente identificata. Pagine e pagine inchiostrate senza alcun criterio si sarebbero ben presto rivelate vuote, o eccessive, o in contraddizione con altre scritte appena prima o appena dopo; interi capitoli redatti imprudentemente sull’onda di un ricordo o di un’emozione sarebbero risultati superflui nell’economia complessiva dell’opera; giorni, mesi, anni di studio e di ricerche archivistiche sarebbero stati spesi inutilmente per raccogliere informazioni che la prova della pagina avrebbe dichiarato vane.
(more…)

Autobiografia: parte seconda

Wednesday, February 1st, 2006

[Riassunto delle puntate precedenti: Nacqui]

Cammino
Progettare e scrivere la seconda parte sarà di gran lunga più facile. Si tratterà infatti di organizzare dati storici e testimonianze in un discorso onesto, veritiero e sorretto da riscontri puntuali, un discorso in grado di fornire al lettore tutti gli elementi di conoscenza e di giudizio necessari a ricostruire un quadro ordinato e realistico della mia vita.

Sceglierò innanzitutto un criterio di esposizione il più possibile aderente alla realtà, e fin d’ora il migliore mi sembra il criterio cronologico lineare – quello cioè che meglio rispecchia lo svolgimento naturale dei fatti – che mi consentirà tra l’altro di inserire in punti cruciali opportune digressioni e riflessioni sui molteplici rapporti fra la storia della mia vita e la storia del costante progresso dell’umano genere. Essendo la verità e l’esposizione oggettiva degli eventi il primo obbiettivo dell’opera, riporterò con cura i medesimi accadimenti da punti di vista diversi, talvolta anche opposti, in modo tale che nessun critico capzioso e villano possa accusarmi di parzialità. (more…)