Scrittura e lettura

Vermeer, Lady writing a letter with her maid, tratto da www.ibiblio.orgLettura e scrittura, come dicevo un paio di post fa, sono vizi confratelli. A riprova di questo, dalla blogosfera italica nascono con sospetta simultaneità due iniziative – l’una scrittoria, l’altra lettoria – separate quanto a comitato organizzatore, ma strettamente legate da eversivi lacciuoli sotterranei.

Sul fronte della scrittura, fervono i preparativi per le Scritture di strada, animate da volontari che metteranno carta e penna a disposizione di passanti desiderosi di lasciare una labile traccia scritta del loro passaggio terreno. Recita il bando: Domenica 7 Maggio andremo nelle vie e nelle piazze, ci fermeremo nelle perifierie o nei centri distratti, fermeremo la gente per strada, e daremo consapevolezza a chi forse diversamente non l’avrebbe, o l’ha smarrita e barattata, di avere cose da dire e da scrivere, e della necessità di farlo subito, con urgenza perfetta, proprio in quel luogo tra asfalto e cielo.

Lato lettura, invece, spunta dal tronco di Vibrisse un nuovo ramo intitolato per l’appunto Bottega di lettura, dove altri volontari – non paghi d’aver sottratto all’incremento del PIL ore preziose per dedicarle ai libri – doneranno alla congrega dei leggenti altro tempo speso a compilare accurate recensioni ricche di commenti mercuriali, irriverenti note a margine, chiose scaltre e glosse capziose. La bottega di lettura s’avvia a diventare silloge, epitome, centone e regesto nazionale del vizio di leggere.

Entrambe le iniziative sono aperte a nuove adesioni. Gli aspiranti estorsori di scritture e contrabbandieri di letture possono rivolgersi ai siti sopra linkati per informazioni.

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5 Responses to “Scrittura e lettura”

  1. Effe says:

    è nata prima la scrittura o la lettura (del mondo)?

  2. letturalenta says:

    Si veda a tal proposito il saggio “Una sola pagina nera” del callido prof. Letturalenta.

  3. Effe says:

    prima la lettura, son d’accordo anch’io.
    Nel post sottostante da lei citato ho ritenuto, come atto di giustizia, di lasciare un imprescindibile contributo

  4. letturalenta says:

    Lieto dell’accordo sulla successione cronologica. D’altronde ancora oggi permangono tracce della maggiore vetustà della lettura rispetto alla scrittura. Espressioni come “leggere i segni dei tempi” si riferiscono con tutta evidenza a esperienze archetipiche di lettura in assenza di codici pittografici, ieroglifici o alfabetici.

  5. dreca says:

    Al di là della successione storico cronologica penso sia difficilissimo scindere le due attività: leggere è riscrivere e scrivere è rileggere.

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