Campioni del mondo!

Io mica ci riesco a farlo, il post sui Mondiali, perché son troppo contento!

(una modesta proposta: Grosso santo subito, Cannavaro Re d’Italia, Lippi ministro dello sport e tutti gli altri sottosegretari)
(peccato per Zidane)

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17 Responses to “Campioni del mondo!”

  1. Fabio B. says:

    Campioni del Mondo! Grande Italia!!
    Francesi zittiti dopo le lore spavalderie iniziali. Ecco alcune frasi dei francesi prima della partita: Ultime parole famose della Francia

  2. melpunk says:

    viva fabio cannavaro da fuorigrotta!!!!!

  3. Effe says:

    però, poverò Zidane, chissà il mal di testa

  4. Gabriella says:

    Esulto anch’io per la vittoria dell’Italia, ma la mia gioia è stata rovinata dall’ “affaire Zidane”, che mi è dispiaciuto immensamente. L’episodio è stato talmente enorme, talmente fuori le righe, talmente incredibile, talmente da espulsione immediata (su questo non ci sono discussioni) che non sono riuscita ad indignarmi ed aspetto di capirci qualcosa di più, sulla dinamica della faccenda. Per il resto… non tutti i francesi (come non tutti gli italiani) sono uguali. Mi piaceva quella squadra multietnica, così colorata, in cui non tutti erano spocchiosi come (tanto per non fare nomi) un Platini…
    Detto questo… gran bel gruppo, la squadra italiana! :-)

  5. letturalenta says:

    Gabriella, la capocciata di Zidane ha fatto un po’ male anche a me.

    Effe, gli basterà un’aspirinà.

    Mel, evviva Napoli tutta, fuori grotta e anche dentro, perfino.

    Fabio B., credo che lo stato d’animo della Francia intera sia ben riassunto dalla faccia di Domenech a fine partita…

  6. ho saputo da fonti d’oltralpe cosa ha detto Materazzi a Zidane.
    ecco il dialogo:

    Zidane: “Tu se’ una fava a pigliarmi pe’ la maglia! O ‘un tu lo sai che questa maglia l’è l’ultima e poi mi ritiro e la voglio conserva’ in cornice?!”
    Materazzi: “Sì, vabbè, come tu sei fihoso!”
    Z.: “Senti chi lo dice, con tutti ‘odesti tatuaggi da ganzino…!”
    M.: “Sì, io e c’ho i tatuaggi ma c’ho anche i capelli, gnegnegnè!”
    Z: “E allora? Icché tu vorresti di’ dei miei capelli?!”
    M.: “Che con codesta pelatina da frate c’è poho da fare, tu fa’ ridere.”
    Z.: “Ah fo ridere, con questa pelatina?!”
    M.: “Sìe, tu ffa’ ridere i polli.”
    Z.: “Allora SE[TUD!]NTI UN POhino se ti fa ridere…! Merde.”

  7. zycron says:

    ma Cannavaro non era Ministro della Difesa? :-)

  8. letturalenta says:

    Sì, zycron, ma egli merita di più, molto di più. Re d’Italia mi sembra il minimo.

    pb, dé, mica lo sapevo che Zidane fosse livornese. Lo facevo più pisano, gao.

  9. tascinar, quello è fiorentino, non livornese.
    fila a studiare il vernacoliere, marsch!

  10. Gabriella says:

    Capisco la voglia di essere spiritosi a tutti i costi, ma comincia a venir fuori che il buon (!?) Materazzi avrebbe detto a Zidane che è un terrorista e un musulmano di merda. Se fosse cosi’ (e sottolineo il “se fosse cosi'”) la cosa a me farebbe ridere molto poco. Anzi, proprio per nulla. Risottolineo (repetita spero juvant) che il gesto di Zidane è — in un contesto calcistico fatto di regole e di fronte a un paio di miliardi di spettatori — da espulsione, ma in chiave extra-calcistica lo considererei con un’ottica leggermente diversa. Cmq ne sapremo di piu’ nei prossimi giorni. Prima o poi le cose si vengono a sapere. Ci vuole un po’ di pazienza, ma prima o poi le cose si vengono a sapere. Per il momento, io mi limito a dire: giusto espellerlo dalla partita. Per il resto, sospendo il giudizio.

  11. kalle b. says:

    Gabriella scusa ma io non mi scandalizzo troppo. L’episodio di Zidane non e’ un brutto colpo per noi (“noi” generazionale) che si giocava per strada trent’anni fa e cose cosi’ se ne vedeva un giorno si’ e uno no. Zidane viene dalle periferie di Marsiglia, Materazzi non so da quale periferia venga ma sappiamo tutti chi e’, e chi di noi non ha mai avuto in squadra un Materazzi del quartiere dia la prima testata :-)
    Insomma, chiunque abbia dato solo due calci al pallone in vita sua sa che gli spot edulcorati degli sponsor sono roba finta, e che il calcio e’ -anche ed ancora- quella cosa ruvida e sporca, in cui la classe e la bellezza delle giocate perfette coesistono con gli insulti ed i falli piu’ biechi.
    Quello e’ il calcio vero, piaccia o meno (e dico la verita’, a me piace)

    ps: la voce degli insulti razzisti di Materazzi e’ stata messa in circolo dal blog del Guardian, ma se si va a leggere il testo originale ci si rende conto che -per il momento- la voce non e’ confermata da alcunche’. Per il momento, naturalmente.

  12. michele says:

    La francia, questa francia, commette l’errore d’una integrazione a scartamento ridotto. In parte, consuma e paga l’integrazione, dall’altra è isola ideologica di comodo. Non si arriva pienemente ad essere francesi in francia, si è francesi e si deve essere francesi nelle colonie. Un pò fantasmi, un pò dei. Vi potrà sembrare una enormità, ma io sto con zidan. Per il suo gesto di disperazione, una disperazione lenta e terribile.

  13. Gabriella says:

    Scusate se sto esagerando, prometto che dopo questo post non intervengo più. Ma gli è che questo episodio di Zidane mi ha fatto davvero soffrire. E’ da ieri che combatto con me stessa, contro la tentazione di essere “dalla parte di Zidane”. So che è sbagliato, perciò mi autoinvito da me stessa medesima a darmi una bella calmata. Vado a farmi una bella doccia fredda :-)) Grazie per la pazienza… :-/

    Cavolo, Michele prima di andarmi a fare la doccia devo dirti una cosa: Zidane ha colpito a freddo. Non è che Materazzi ha parlato e Zidane gli ha sferrato un pugno d’istinto… fosse stato così l’avrei capito (sempre da punizione, ma l’avrei capito). No, Materazzi ha parlato, Zidane ha continuato a camminare, s’e’ fermato, si è girato, è tornato indietro e la testata l’ha data a freddo e tosta. Zidane sapeva quello che stava facendo. Ha avuto il tempo di pensarci.

    Okkei, okkei, scompaio… DISSOLVENZAAAAA

  14. letturalenta says:

    Benefo’, sono stato addirittura abbonato al Vernacoliere, ma si parla di taaaaanti anni fa. Ammetto di essere un po’ fuori allenamento.

    Quanto a Materazzi-Zidane, voci di corridoio lasciano intendere che l’offesa sia stata di tipo molto più “classico”, ovvero l’attribuzione del mestiere più antico del mondo alla mamma (altri dicono alla sorella) del francese. Sentita al TG3, e anche questa tutta da verificare, ma mi sembra francamente più credibile dei rumors albionici.

    Gabriella, a me non dai alcun fastidio, neh, quindi intervieni pure liberamente. Zidane ha fatto un errore madornale, ma questo tutto sommato lo rende un po’ più umano e un po’ meno icona. Comunque credo che di questo suo mondiale ricorderò molto più a lungo la palla che ha fatto danzare allegramente sopra la testa di un basito brasiliano, che non la brutta incornata a Materazzi.

  15. melpunk says:

    l’incornata a materazzi sul campo è una cosa deprecabile, meno in un bar. chissà quell’allegrone di materazzi cosa gli ha detto… mah

  16. michele says:

    Gabriella infatti ho detto “una disperazione lenta e (è per questo ancora più) terribile. Viene da lontano, (quella testata) da quello che poteva (zidane) essere senza il calcio, da quello che tra breve sarà ed infondo da quello che è sempre stato. Il volto(di zizu) è quello di un bambino, con una perenne espressione interrogativa…. sembra che stia aspettando una risposta…. non te ne sei accorta? Sembra e adesso mi allungo un pò, che la teatralità (due miliardi di spettatori, e tra questi unmiliardoecinquecentomila zidane) è conclusiva, è quasi da ultimatum. E’ la periferia parigina, è la solitudine di non essere etnia riconoscibile, (ad esempio caraibica) è essere ormai un non algerino e con strette di mano tenuto a debita distanza. In fondo è solo una partita di calcio con un ampio palcoscenico. Molti elementi comuni però sono dissimili tra loro, gli effetti (le testate, quella testata aveva un linguaggio preciso) arrivano da lontano, il difficile a quanto pare, è comprendere il disaggio, se di disaggio si vuol parlare.

  17. michele says:

    Spero e finisco, che si colga la parola disaggio, intesa non solo come disagio, ma anche come differenza tra “l’oro comprato e quello venduto”. un “disaggio”o disagio che non può essere eliminato con l’oro, ma anzi è amplificato.

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