Archive for August, 2006

L’assenza

Saturday, August 26th, 2006

Qui fuori, fra le molte cose che si manifestano ai miei sensi, ce n’è una che fatico a comprendere e a descrivere, tanto da sentirmi obbligato a dubitare della sua presenza. Mi accorgo che desidero conoscere appieno il senso e gli effetti di codesto dubitare, e questo desiderio mi suggerisce – con tono amichevolmente perentorio – di rimandare il tentativo di identificare l’oggetto del dubbio, per riflettere un poco sulla parola presenza.

Essere presente significa essere al cospetto di qualcuno, essere manifesto, concreto, tangibile, corporeo, percepibile, evidente, ostentato, affrontabile. Una presenza è qualcosa con cui posso intavolare una discussione o una contesa o una colluttazione, qualcosa a cui posso in qualche modo applicare la preposizione contro: posso scagliarmi contro un muro, posso argomentare contro un’idea che non condivido, posso lottare contro una malattia.
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La locanda

Monday, August 7th, 2006

Henri Regnault, Interno di Taverna, tratto da www.museodevigo.orgMi trovo in una locanda buia e fumosa. Che sia una locanda, a dire il vero, è solo una mia supposizione. Cosa sia veramente questo luogo, se di luogo si tratta, non saprei dirlo con esattezza. Più che fumosa, poi, dovrei dirla nebbiosa o indistinta o vaga: attorno a me vedo soltanto i contorni sfumati di oggetti presumibili, ma di esistenza assai incerta. Vedo tracce labili di tavoli potenziali; odo frammenti di suoni che alludono a voci; fiuto uste deboli e confuse di qualcosa che assomiglia al vino, o forse all’idea del vino, o a un suo lontano ricordo. Quanto all’oscurità, sarebbe più corretto definirla penombra, o meglio ancora citazione di una penombra traslucida, lattiginosa, opalescente.
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