A volte ritornano

Hypterodonte in viaggio per la luna, tratto da www.ariverneversleeps.comMa tu pensa, a mesi e mesi di distanza l’Hypderodonte continua a dar segni di vita. Ho ricevuto il testo che segue da un gentile signor Kumar Iqbal Chandrimarathan, che pubblicamente ringrazio. A margine consiglio anche la ricerca hypterodonte nutella in Google…

Un’e-mail hypterodontica dal sig. Kumar Iqbal Chandrimarathan

Egregio Sig. Tassinari,
Sono capitato per caso sul suo blog e con grande sorpresa ho scoperto la pagina
dedicata all’Hypterodonte.

Non immaginavo che l’interesse per l’Hypterodonte fosse così grande. Io lo conoscevo soltanto tramite le ricerche del prof. Franco Binda, archeologo rupestre della Svizzera italiana. Stranamente, non ho trovato nessun contributo che citasse il prof. Binda nel suo blog e mi sono quindi permesso di mandarle qualche informazione al riguardo.

Il Prof. Binda, grande esperto di massi cuppellari nella Svizzera italiana, ha ipotizzato l’esistenza di un “percorso dell’hypterodonte” marcato da certe cuppelle (incavi preistorici eseguiti nel granito) coniche straordinarie presenti sui massi della Svizzera italiana e del nord della Lombardia e del Piemonte. Sembra che i massi segnati da queste cuppelle coniche siano disposti su una linea arcuata che inizia forse già nei pressi di Cuneo (l’autenticità dei rari ritrovamenti di cuppelle coniche in questa provincia non è accertata), per passare in Valle d’Aosta, nel Cantone Ticino (Svizzera) e disperdersi nella provincia di Sondrio.

Il prof. Binda afferma che le cuppelle coniche (assolutamente atipiche rispetto a quelle che si incontrano normalmente nelle Alpi) siano state scavate dagli hypterodonti lungo il percorso della loro transumanza ciclica. La forma delle cuppelle sarebbe infatti difficilmente realizzabile dagli abitanti della zona nel paleolitico e coincidono invece esattamente con la forma e le dimensioni dell’unghia dell’indice dell’hypterodonte, secondo i rari ritrovamenti dei resti degli arti di questa specie.

Spero che questo contributo possa interessarla e, se volesse più dettagli al riguardo, le consiglio di consultare le pubblicazioni del prof. Binda.

Distinti saluti,

K. I. Chandrimarathan

4 Responses to “A volte ritornano”

  1. gabryella says:

    transumare? gli hypterodonti? naa, contesto con forza l’avventurosa ipotesi del peraltro esimio prof. Binda, confortata dai numerosissimi rilevamenti documentati a margine delle brillanti escursioni alpine (ora non saprei precisare su quali alpi, né se in bici o cavalcando un elefante) del prof. Girardengo

  2. letturalenta says:

    D’accordo, ma allora dove le mettiamo le cuppelle coniche? Fossero cuppelle qualsiasi capirei, ma coniche… Su questo punto mi sembra che il Girardengo pedali in salita e rimanga un po’ a corto di fiato.

  3. Gianfranco says:

    Ho citato l’hypterodonte come possibile titolo della collana saggistica di VL… ma ho involontariamente creato un mutante! Ho infatti parlato di un HYPNERODONTE: che animale è quest’altro? Ipnotizza le prede leggendo loro passi di Pizzuto, forse? ;-)

  4. letturalenta says:

    eh eh eh! l’ho visto solo adesso. L’hypnerodonte potrebbe essere il parente sognatore e farfallone dell’hypterodonte :-)

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