Archive for November, 2006

Dello scrivere Pizzuto

Thursday, November 30th, 2006

DELLO SCRIVERE PIZZUTO. Alla ricerca delle radici
di Felice Paniconi

Panormitano, siculo della Magna Grecia. Mediterraneo, solare, abituato al bianco delle case e a scrutare il mare avendo i piedi fermi sulla terra. A Pizzuto, da generazioni di voci o meglio di scritti, le parole sono giunte portando la loro storia tramite Omero, Alceo, Saffo, Virgilio, Petrarca…

Parole corrose a forza di raccontare e raccontarsi, che nel tempo hanno perduto valore, snaturandosi: pietre nei ruscelli di montagna, ormai arrotondate e dimentiche della primitiva forma, a forza di correre, rotolarsi, cozzare, seguire la corrente. Al contrario di molti scrittori (“e mi domando, tirando i remi nella barca, se non sarebbe stato meglio, invece che un’ardua elaborazione di modi miei personali, seguire quelli in uso, scrivere sulla falsariga offertami da tanti e ben migliori, maggiori artisti, prendendoli a modello…”), Pizzuto non volle usare quelle parole, quei vestiti logori e desueti.
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Roma ricorda Antonio Pizzuto

Wednesday, November 29th, 2006

Trascrivo qui l’articolo inserito nei commenti al post precedente dal prode melpunk. Colgo l’occasione per confermare che domani sarò al convegno sotto citato.

Roma ricorda Antonio Pizzuto, il più originale scrittore del Novecento

Firenze, 28/11/2006 – Giovedì 30 novembre alle 17 presso la Sala Burcardo (via del Sudario 44, Roma) avrà luogo un convegno in memoria di Antonio Pizzuto a 30 anni dalla sua scomparsa (Roma, 23 novembre 1976). Gian Maria Molli, giornalista e scrittore, coordinerà l’incontro a cui parteciperanno Maria Pizzuto, presidente della «Fondazione Antonio Pizzuto», Mario Lunetta, scrittore e presidente del Sindacato Scrittori, Salvatore Bufera, giornalista, Benedetta Panieri e l’editore Mauro Pagliai. L’attore Gianni Musy leggerà alcuni brani tratti dalle opere e dai carteggi del celebrato scrittore.
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Pizzuto al Gr3!

Monday, November 27th, 2006

Sabato 25 novembre alle ore 18:45, il conduttore Gian Maria Molli – noto fedele pizzutiano – con laudabile piglio da commando ha inserito nella pagina culturale del Gr3 un ricordo del trentennale della morte di Antonio Pizzuto. Ecco la trascrizione del brano:

Trent’anni fa moriva a Roma Antonio Pizzuto, autore di romanzi e racconti fra i maggiori del Novecento. La capitale, dove Pizzuto ha scritto tutti i suoi capolavori – da Signorina Rosina a Si riparano bambole a Ravenna – lo ricorderà con la prima commemorazione fra una settimana giovedì 30 novembre alla sala Burcardo (partecipate numerosi! (NdR)), a cui interverranno la figlia di Pizzuto, Maria, presidente della fondazione intitolata a suo padre, e il presidente del sindacato nazionale scrittori Mario Lunetta. Il Gr3 lo ricorda oggi, con un frammento di Signorina Rosina, il romanzo che fece conoscere a metà degli anni Cinquanta il questore in pensione Antonio Pizzuto. La magistrale lettura è di Carmelo Bene. Si tratta del diciottesimo capitolo di Signorina Rosina. Il protagonista, il geometra Bibi, è inviato dal suo implacabile capufficio a compiere improbabili lavori in un cimitero.

Bravo Molli! Era ora che il grandissimo Antonio Pizzuto salisse agli onori delle pagine culturali nazionali di mamma RAI. Il brano può anche essere ascoltato qui, edizione delle 18:45, attorno al minuto 13:30.

mancano ancora molte lettere alla ‘zeta’

Saturday, November 25th, 2006

Sembra ieri quando maria strofa, sull’ormai mitico newsgroup it.cultura.libri, scriveva:

Ha passato anni sulla ‘m’ di Machiavelli.

Poi si occupa della ‘m’ di Mann.

Adesso è ingaggiato con Montaigne che ci ho premura di rileggerlo perché se fa come con il Machiavelli, qui non può più dire niente nessuno.

Si vede che è un ottimista il Tassinari: mancano ancora molte lettere alla ‘zeta’, ma lui procede in ordine alfabetico. Ecco, questo è ottimismo.

(Sempre che non salti fuori con Moravia fra due mesi! C’è anche da vedere quanti autori con la lettera ‘m’ intende fare prima di passare alla ‘n’!)

Ma non era ieri. Era il 12 marzo 2003, più di tre anni e mezzo fa, che non è una vita, certo, ma neanche un battito di ciglia. Quelle parole scritte da Maria a mo’ di burla amichevole – e come tale accettate da me – mi fecero vedere chiaramente per la prima volta un aspetto peculiare del mio modo di leggere libri: la lentezza.

Insomma, per farla breve, il 12 marzo 2003 può essere considerata la data di concepimento di letturalenta. Sappia pertanto il lettore di questo breve post notturno che se ogni tanto viene qui a consumare un po’ la rotella del mouse, la colpa è anche di maria strofa.

[dtfn] VII – Critica

Friday, November 24th, 2006

(Il manoscritto ritrovato di letturalenta. Frontespizio e indice)

Saku Paasilahti: De te, fabula narratur (1999), tratto da http://rikart.lib.hel.fi/[Ma tu guarda cosa deve fare un povero racconto per campare: commentarsi da sé! Ma io dico, giustocielo, almeno un trafiletto in un giornale di provincia, che so, una citazione distratta del risvolto di copertina, una menzione di sfuggita in un convegno semideserto. Macché! Niente di niente!]

Ah, scusa, non potevo immaginare che tu fossi ancora lì. Stavo chiacchierando del mio quinto capitolo con un collega. Oddio, collega… un raccontino smilzo apparso due mesi fa su una rivista letteraria di limitatissima tiratura, ma tanto è bastato a riempirlo di un tale sussiego…
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Un grande amatore della vita

Thursday, November 23rd, 2006

Questo commosso (e per me commovente) articolo del grande critico e filologo Gianfranco Contini apparve sul quotidiano La Repubblica a tre giorni dalla morte di Antonio Pizzuto, avvenuta a Roma il 23 novembre 1976, ed è stato ripubblicato come introduzione a Si riparano bambole, Sellerio 2001. Lo ripropongo a trent’anni esatti dalla morte di Pizzuto, nell’ambito della pizzuteide.

Con Antonio Pizzuto è scomparso il primo dei nostri grandi «giovani scrittori». Questo coetaneo esatto di Carlo Emilio Gadda finito a Roma da Palermo come lui da Milano, uscito in pubblico nel 1956 e autore di libri sempre più arrampicati nell’arduo, sembrò essere il fratello maggiore della «nuova avanguardia». Ma poi questi fievoli e involontari legami si scissero, e Pizzuto seguitò impavidamente a scavare per proprio conto, lucidamente coercendo la grammatica e la ragione, solo. Questo fino a qualche mese fa, quando il morso della malattia gli impedì di continuare a scrivere.

I suoi ultimi libri stampati è come se fossero inediti; letteralmente inediti sono ancora parecchi: anche noi, suoi inadeguati fedeli, nel tentare di accompagnare per la salita questo Joyce italiano, lo seguivamo a fatica in quell’aria troppo ossigenata delle grandi vette, andine o tibetane. Però Pizzuto ha tutto il futuro innanzi a sé: lui era incalzato dalla necessità di scrivere con estenuante lentezza; la sua fama – o la sua gloria – lo aspetta sicura.

Ma nel momento della sua morte io penso all’amico, all’uomo sobrio, modestamente vissuto nella sua solitudine troppo ascetica per essere chiamata piccolo-borghese, fuori d’ogni società letteraria, in una non illustre periferia romana dove, praticamente prigioniero delle gravi fratture di alcuni incidenti, dell’artrosi e soprattutto dell’agorafobia, spiava il primo allungarsi delle ombre il 21 di giugno e con ansia attendeva che si accorciassero, tornassero alla vita, per Natale. Perché Pizzuto era un grande amatore della vita, quest’uomo eccessivo nel riso, eccessivo nel pianto, eccessivo nell’amore, eccessivo nell’amicizia. Era un mio amico. Consentitemi di non dire altro.

Gianfranco Contini

Assente ingiustificato

Wednesday, November 22nd, 2006

Come argutamente argomentava maria strofa in un commento al post precedente, già vecchio di cinque giorni (il post, dico, non il commento), non è che negli ultimi tempi io sia granché presente qui o in altri lidi blògghici. Non che questo sia un male, per carità, specialmente se ripenso a certe mie divagazioni sulla presenza di qualche mese fa.

Sì, lo ammetto, sono alquanto assente, e nemmeno assente giustificato, dato che giustificazioni per ora non ne ho portate affatto. D’altronde devo dire che giustificare un’assenza, come usava e usa ancora a scuola, mi sembra un’assurdità. Sono le cose ingiuste ad aver bisogno di giustificazione. A scuola mi sarebbe piaciuto portare tutti i giorni un foglietto firmato dalla mamma con su scritto: «Signora maestra, so bene che la mia presenza reca tormento e assillo a lei, che a causa mia deve stare a scuola invece di dedicarsi a più piacevoli occupazioni, ma lei sa meglio di me che gli esseri umani raramente si comportano secondo giustizia, quindi anche oggi sono qui a renderle odiosa la vita. Nel chiederle perdono per la mia ostinazione, le porgo i miei ossequi».
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La nascita del mostro librario

Friday, November 17th, 2006

vibrisselibriCronisti più diligenti e coscienziosi di me redigeranno resoconti puntuali e particolareggiati della presentazione ufficiale di vibrisselibri, che si è tenuta ieri a Roma. Quanto a me, cercherò di restare terra terra, propinando tal quale all’incauto lettore il groviglio di impressioni e sensazioni che da ieri mattina cresce indisturbato nelle ampie sale vuote della mia coscienza. In questo post non c’è un nome che sia uno, men che meno il mio, perché dimenticarne anche uno solo sarebbe un delitto orrendo.

Tanta gente, ma tanta proprio, e la saletta a offrire le sue misure contenute per amplificare l’effetto folla. Cinquanta persone assiepate, parte in piedi parte a sedere, con appendici tardive accalcate sull’uscio, per assistere al debutto della mostruosa creatura genitrice predestinata di mostri libreschi.
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Che giornata!

Wednesday, November 15th, 2006

Oggi è stato un giorno davvero speciale per diversi motivi che vado a elencare:

1. È il mio quarantaquattresimo compleanno.
2. Andrò a nanna presto, per non perdere il treno che domattina mi porterà a Roma per la presentazione di vibrisselibri.
3. Ho ricevuto una bella notizia: maria strofa ha aperto un blog.

Vado a dormire felice e contento. Buonanotte a tutti.

Pizzuto a Roma il 30 novembre

Tuesday, November 14th, 2006

Giovedì 30 novembre, ore 17, sala Burcardo, via del Sudario 44, Roma

 

Conferenza su
Antonio Pizzuto a 30 anni dalla scomparsa

 

Interverranno:

Maria Pizzuto, presidente della Fondazione Antonio Pizzuto
Mario Lunetta, scrittore, presidente del Sindacato Scrittori
la dottoressa Benedetta Panieri
il giornalista Salvatore Bufera
l’editore Antonio Pagliai

Moderatore Gian Maria Molli
L’attore Gianni Musy leggerà brani tratti dalle opere e dai carteggi.

La carta non è tutto (ma aiuta)

Tuesday, November 14th, 2006

vibrisselibriCom’è, come non è, dopo mesi e mesi di paziente gestazione vibrisselibri sta per fare il suo ingresso ufficiale nel mondo tutt’altro che magico dell’editoria italiana. Creatura mostruosa essa stessa – metà casa editrice e metà agenzia letteraria – vibrisselibri si prefigge fin dalla nascita lo scopo di dar vita a libri mostruosi, libri che le case editrici normali e deplorevolmente prive di deformità non si peritano di abortire.

I prossimi appuntamenti (ai quali tutti i lettori di letturalenta sono naturalmente invitati):

Roma, 16 novembre 2006
Il 16 novembre 2006, alle ore 11.30, a Roma presso il Caffè Fandango (Piazza di Pietra 32/33), si svolgerà la conferenza stampa di presentazione di vibrisselibri. Partecipano: Lucio Angelini, responsabile del Comitato di lettura; Gaja Cenciarelli, responsabile della redazione; Giulio Mozzi, ideatore di vibrisselibri; Demetrio Paolin, autore del saggio Una tragedia negata pubblicato da vibrisselibri; Filippo La Porta, critico letterario; Loredana Lipperini, giornalista.

Milano, 12 dicembre 2006
Il 12 dicembre 2006, alle ore 18, a Milano presso la Libreria Feltrinelli di Via Manzoni, si svolgerà la presentazione dei primi libri pubblicati da vibrisselibri: L’organigramma di Andrea Comotti e Una tragedia negata di Demetrio Paolin. Parteciperanno, oltre agli autori: Giulio Mozzi, ideatore di vibrisselibri; Margherita Trotta, redattrice.

Per saperne di più:
Tutto su vibrisselibri
Il manifesto di vibrisselibri
I libri di vibrisselibri

Maestra di morale o prostituta dei porti?

Monday, November 13th, 2006

Pierre-Daniel Huet, tratto da http://en.wikipedia.org/wiki/Pierre_Daniel_Huet(Continua da qui)

Il Trattato è un libro che parla di letteratura senza usare mai la parola letteratura, che all’epoca non esisteva o non aveva il significato che le diamo oggi. In mancanza di una parola precisa, Huet è costretto a usare perifrasi, e così facendo arriva talvolta a coniare definizioni bellissime.

I Persiani non hanno punto ceduto agli Arabi nell’arte di mentire piacevolmente; mentre ancorché la menzogna fosse loro in altri tempi molto odiosa nell’uso della vita, e non proibissero altro con tanta severità a’ loro Figliuoli, nulladimeno, piaceva loro infinitamente ne’ loro Libri, e nel commerzio delle Lettere; se pure le finzioni debbonsi chiamar menzogne. (pag. 15)

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ROCKABECKETT

Friday, November 10th, 2006

RockabeckettLettore!

Vuoi celebrare anche tu il centenario della nascita di Samuel Beckett? Vuoi conoscere meglio un grande classico del Novecento? Vuoi farti una bella sorpacciata di materiale audio-video?

Allora non puoi mancare a ROCKABECKETT: Rapide e lente amnesie, probabilmente la più esaustiva retrospettiva beckettiana mai proposta in Italia: quasi settanta opere, fra filmati cinematografici e teatrali e lavori radiofonici, riportati su supporto digitale per l’occasione. Una rassegna articolata in sottocapitoli per fotografare tutti i campi dell’attività artistica toccati dalla genialità dello scrittore.

Dove: Milano, Cinema Gnomo
Quando: dal 14 al 23 novembre 2006
A cura di: Fabio Francione
Uno speciale ringraziamento a: Federico Platania, Antonella Bacchini

Il programma completo
Per saperne di più

A seguire, nel gennaio 2007 le Edizioni Falsopiano pubblicheranno un volume tratto dall’iniziativa, a cura di Fabio Francione e Federico Platania.

Letturalenta su La Stampa

Thursday, November 9th, 2006

Interrompiamo la normale programmazione (leeeeeeenta) del presente blog per segnalare un evento destinato a restare un hapax nella storia del medesimo presente blog: esso blog oggi è stato citato in un articolo del quotidiano torinese La Stampa dedicato allo slow reading e firmato da Fabio Sindici.

Qualche tempo fa il giornalista mi aveva rivolto alcune domande sulla lettura lenta, in preparazione dell’articolo. Per ovvi motivi di spazio non ha potuto riportare integralmente né le domande né le risposte, che per onorare il motto del blog sono ovviamente chilometriche. Dato che qui problemi di spazio non ce ne sono, riporto qui sotto la nostra conversazione.
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[dtfn] VI – Novella prima

Wednesday, November 8th, 2006

(Il manoscritto ritrovato di letturalenta. Frontespizio e indice)

Saku Paasilahti: De te, fabula narratur (1999), tratto da http://rikart.lib.hel.fi/Noto in te sintomi di perplessità: un sopracciglio inarcato, un leggero segno di diniego accompagnato da un ghigno ironico, una mano raccolta a imbuto che ripetutamente oscilla dalle parti del mento. Forse ti sembra che il mio discorso si stia facendo oscuro? Credi che la mia autocoscienza vacilli? Pensi che io stia divagando? No, davvero, su questo voglio rassicurarti: il mio percorso narrativo è sotto controllo, la mia trama si sta sviluppando secondo il progetto originario, e tutte le intenzioni e le promesse verranno mantenute. Però non hai tutti i torti a rilevare una piccola deriva sibillina. Capisco che ti turbi e ti perplima. Tenterò di rimediare portando a sostegno delle mie teorie poetiche l’esempio di un racconto non ancora trascritto, ma che qui da noi è già un best-seller.

[Senti, è inutile che tu continui a tormentarmi con questa solfa del diritto di prelazione, cosa inaudita che suppongo tu abbia inventato per l’occasione. Me ne frego se è giapponese, è chiaro? Una storia è una storia è una storia è una storia, ed è patrimonio di tutti, nessuno escluso! Se ti va di scriverla, scrivila come ti pare, ma piantala di assillarmi con queste baggianate!]
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