mancano ancora molte lettere alla ‘zeta’

Sembra ieri quando maria strofa, sull’ormai mitico newsgroup it.cultura.libri, scriveva:

Ha passato anni sulla ‘m’ di Machiavelli.

Poi si occupa della ‘m’ di Mann.

Adesso è ingaggiato con Montaigne che ci ho premura di rileggerlo perché se fa come con il Machiavelli, qui non può più dire niente nessuno.

Si vede che è un ottimista il Tassinari: mancano ancora molte lettere alla ‘zeta’, ma lui procede in ordine alfabetico. Ecco, questo è ottimismo.

(Sempre che non salti fuori con Moravia fra due mesi! C’è anche da vedere quanti autori con la lettera ‘m’ intende fare prima di passare alla ‘n’!)

Ma non era ieri. Era il 12 marzo 2003, più di tre anni e mezzo fa, che non è una vita, certo, ma neanche un battito di ciglia. Quelle parole scritte da Maria a mo’ di burla amichevole – e come tale accettate da me – mi fecero vedere chiaramente per la prima volta un aspetto peculiare del mio modo di leggere libri: la lentezza.

Insomma, per farla breve, il 12 marzo 2003 può essere considerata la data di concepimento di letturalenta. Sappia pertanto il lettore di questo breve post notturno che se ogni tanto viene qui a consumare un po’ la rotella del mouse, la colpa è anche di maria strofa.

14 Responses to “mancano ancora molte lettere alla ‘zeta’”

  1. kalle b. says:

    be’, mi sembra chiaro che sei arrivato alla ‘pi” (di “Pizzuto”)

  2. gabryella says:

    ohibò, e musil??

  3. Sei rimasto ai mouse a rotelle? Dio, che lento…

  4. letturalenta says:

    Lento e anche un po’ invornito, o divo Lucio (il link al blog di Maria adesso funziona). Musil, se non ricordo male, dovrei averlo letto verso la metà del 2004, poco prima di passare a Parini. Il problema adesso è proprio Pizzuto: per finirlo mi ci vorranno anni, e chissà quando potrò passare alla ‘q’.

  5. Gabriella says:

    E salteresti Proust?! Ohibo’ :-O

  6. maria strofa says:

    gabryella, di Musil se ne occupa l’ottimo kalle nel suo blog (collezione di sabbia).
    Cos’è? Deve mica far tutto Tassinari, porello?

    Eh, grazie Luca di aver voluto collegare una cosa tutta tua a un ricordo (mio). Tu si’ troppo buono.

  7. Gabriella says:

    Rovinato ti sei, con questo post. Ora tutti noi vorremo conto e ragione della eventuale mancata lettura dei nostri autori preferiti. Ti controlleremo a monitor, sappilo!

  8. letturalenta says:

    Cavolo! Mi accorgo solo adesso, che passando da Musil a Parini ho saltato a piè pari la ‘n’ e la ‘o’. Corro subito a rimediare!

    Gabrilù, per saltare Proust ci vorrebbe la rincorsa di Fiona May! Non ho mai letto per intero la Recherche, anche perché ai miei ritmi ci metterei vent’anni, ma qualcosina ho letto.

    Maria, ma che grazie e grazie. Trattasi in realtà di astuta manovra machiavellica: adesso che tutti sanno a chi dare la colpa di ‘sto blog, sono tutti cavoli tuoi!

  9. CalMa says:

    Da Maria s’accetta perfino il fanculare come fosse un crodino preso al bar. (A mio modesto avviso è una fortuna che manchino molte lettere alla z)

  10. letturalenta says:

    CalMa, sottoscrivo entrambi i punti. Come ben sai, Maria mi salutava spesso con un fantastico “Tassinari, ma vaffanculo, va'”, che per me era segno sicuro del suo amor. Quanto alla zeta, i lettori sanno benissimo che non ci si arriva mai. Anch’io, quando arriverò a Zweig, dovrò necessariamente ricominciare da capo.

  11. Barbara says:

    Caro Luca, con ritardo imperdonabile ho cominciato a leggere il tuo manoscritto in lizza su scrittomisto.
    Una domanda sorge subito spontanea, dopo le prime pagine (ma forse in fondo troverò la riposta ?):
    ‘sto poero disgraziato del lettore lo vogliamo salvare o no ??
    Qualunque sia la sua forma: lenta, veloce, sincopata o a balzelli ?;o)
    Serve o non serve ?
    O vogliamo decretarne definitivamente la sua assoluta inutilità a vantaggio dello scrittore (che però allora si arrangi, eh ? si legga e rilegga da solo, ovvia !).
    Sinceramente, mi hai fatto venire una valanga di dubbi che abbia perso tanto di quel tempo prezioso, nonchè svariati soldini, nella insulsissima attività di far scorrere miei occhioni su migliaia e migliaia di fogli…
    Tutto inutile tu dici , sigh ?:o)
    Ciao !
    P.S. commento probabilmente off-topic, sorry..

  12. letturalenta says:

    Barbara, da queste parti il ritardo è non solo perdonabile, ma laudato assai. No, il lettore non è salvabile, e infatti, verso fine del malloppetto… ma non voglio fare spoiler. Gli è che il robo che mandai a scrittomisto è specchio fedele di questo blog, e per quanto ci possa essere metodo nella follia, non credo che si presti molto a fare chiarezza su alcunché. Posso tuttavia ribadire un concetto che dovresti aver già letto nelle prime pagine: il lettore è un individuo socialmente inutile. Anzi, tendenzialmente dannoso. Ciò getta più di un’ombra sull’utilità della lettura. A tua e mia parziale consolazione, però, aggiungo che io adoro le cose inutili.

  13. Barbara says:

    Beh, grazie del commento, Mr. Slowreading..:o)
    Contenta di vedere che la passione per le cose inutili ci accomuna.
    Continuerò infatti a cullarmi nella mia inutilità, impilando fino ad altezze
    inaccessibili i libri che attendono di essere ancora letti sul mio comodino, e sul tavolo, e nell’armadio, e..nel bagno (ancora) no!
    Mò vado a controllarmi a quale categoria di lettore appartengo, non ricordo..:o)
    ‘Notte

  14. Luca, Maria Strofa sarà il 12 a Milano! Alla presentazione di vibrisselibri. Me lo ha confermato rispondendomi nel suo blog, dopo che me lo aveva anticipato in email. Ecco perché verrò anch’io a Milano, dopo che sono venuto a Roma. Vedi di non mancare nemmeno tu. C’è l’appuntamento con la Storia.

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