vibrisselibri a Milano

vibrisselibriApprofitto di questo annuncio – beceramente copincollato con pochissime varianti da quello di Giulio Mozzi in vibrisse – per comunicare al lettore di passaggio che sono vivo, sto bene e lotto insieme a lui. Spero di poter riprendere presto ad aggiornare letturalenta a intervalli leggermente meno che geologici.

Martedì 12 dicembre alle ore 18, a Milano presso la Libreria Feltrinelli di via Manzoni 12 (due passi dalla Scala), vibrisselibri presenta i suoi primi due libri: L’organigramma di Andrea Comotti e Una tragedia negata di Demetrio Paolin. Saranno presenti gli autori, Giulio Mozzi, e Margherita Trotta della redazione di vibrisselibri. Altre vibrisselibraie e altri vibrisselibrai (quorum ego) si confonderanno tra la folla.

Lettori tutti – specialmente se milanesi e limitrofi – partecipate numerosi!

9 Responses to “vibrisselibri a Milano”

  1. zop says:

    tu ci vai? quasi quasi se posso…

  2. letturalenta says:

    zop, non mancare! Io ci sono, sarò uno di quelli confusi (nel mio caso, molto confuso) tra la folla.

  3. melpunk says:

    credo che mi confonderò anch’io

  4. maria strofa says:

    C’è mica Imbriani, qui?

  5. letturalenta says:

    Maria! Guarda che l’ho visto, l’erostratos, l’ho visto eh! Digli pure che appena lo becco gli faccio un mezzo che giustifica i fini, gli faccio.

    Mel e zop, se c’eravate e non vi ho visti mi dispiace un sacco. Se non c’eravate, pazienza. In ogni caso sono sicuro che ci saranno altre occasioni.

  6. gabryella says:

    epperò, non è punto giusto che noi s’abbia a patire di detti tuoi rinnovellati ancorché pugnaci impegni

  7. maria strofa says:

    gabryella, c’era una cosa che soleva dirsi al Tassinari quando pareva che… una specie di augurio ecco… che andasse e tornasse… Che se mi autorizzi tu la dico (ma la saprai di certo)… ma se la sai perché, perché non la dici?

    Ma… dilla!

  8. erostratos says:

    ma no, era un’idea. dovrai pure rimpinguare la tua plèiade onorata, prima o poi. te ne dico un altro, mi’: il lorenzo viani scrittore. anche il pittore, si capisce, ma nella fattispecie lo scrittore. cioè, convulso scialatore della lingua non che nocchiero degli eslegi, e nero, famelico, affebbrato come un lupo. quel bel cofanaccio vallecchiano dei vàgeri l’hai mai azzannato? [dicesi vàgero, da navagero, l’uomo di bordo rotto a tutti i perigli e a tutte le navigazioni: uomo d’onore e di rispetto. da vagàtio il vagare e fors’anche da vage – sparsamente, qua e là – perché si dice pure del vagabobondo terrazzano.] e quella parigi patibolare di ponte alle grazie?

  9. letturalenta says:

    Maria, non mi mettere in imbarazzo la gabry! Mi spedisco da solo, guarda: Ma vaffanculo, Tassinari, va’!

    Erostratos, ma che scherzi? Ma ti pare che uno come me – lettore lento oltre ogni dire e in progressione lineare alfabetica – possa essere già arrivato alla ‘v’ di Viani? per tacere della ‘v’ di Vallecchi e della ‘v’ di vàgero. Or non è guari, però, mi sono immerso nelle pagine straordinarie di un altro grande genio guastatore delle patrie lettere, Paolo Giovio, e ieri, con improvviso piglio da gambero, ho comprato ‘Le diaboliche’ di Barbey D’Aurevilly (che non so ancora se classificare sotto la ‘b’ o sotto la ‘d’).

    Come vedi sono troppo preso da mille cose, quindi facciamo così: mi mandi rece, saggi o quant’altro ti viene in mente su Imbriani, Viani o chi vuoi tu e io te li parnasizzo qui, all’istante e a occhi chiusi.

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