Variazioni sul gatto [1]

gatto egizio, tratto da http://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Cats_in_Ancient_EgyptLegenda: E=erostratos; L=letturalenta. Una nota a questo post è in fondo al post medesimo. Tutte le variazioni sul gatto

8 gennaio (E a L)
molto bello il racconto del gatto, luca. mi ha ricordato un racconto di giovanni comisso: anche lì si parlava di attesa del destino, ma NON dal punto di vista del gatto, come sarebbe stato giusto. se per caso non l’hai letto, dovresti leggerlo – oppure dovresti preoccuparti, perché fra un po’ comincerai a parlare in aramaico e in altre lingue sconosciute, ricorderai luoghi mai visti e persone morte da secoli, e infine ti si apriranno stigmate sanguinose dappertutto. :-) se invece lo hai letto, ne hai fatto una citazione di gran classe, che ho apprezzato assai.

9 gennaio (L a E)
Ciao carissimo, e grazie mille per l’apprezzamento. Non ho mai letto un rigo di Comisso (quindi niente gran classe, sob!), ma se mi dai un titolo mi fiondo in libreria. Seguo le tue imprese sul blog di Maria, fra conferme quasi noiose (la tua cultura letteraria ur-enciclopedica) e sorprese eccitanti: ma quanto cazzo bene disegni? :-)

9 gennaio (E a L)
ah, allora è grave. cioè, mi stai diventando un paragnosta figlio di paragnosta (direbbe antonio ricci): non hai più nemmeno bisogno di leggerli, i libri!

no, a parte gli scherzi, il racconto è bello a prescindere dall’intenzionalità dei rimandi ipertestuali, è ovvio. cmq c’è un racconto di comisso che s’intitola proprio ‘un gatto attraversa la strada’ (eponimo della raccolta vincitrice del premio strega 1955), e ‘sto gatto, attraversando appunto la strada, scatena nel narratore un’attesa angosciosa di chissà quali fatali accadimenti. ma poi c’è il finale con la luce che si accende, elegantemente rovesciato nel tuo racconto, come rovesciato era il punto di vista. è una buona raccolta (recentemente ristampata da longanesi). se la prendi non fai un cattivo affare.

ma grazie! sì, a disegnare me la cavo. :P
vabbe’, disegno da quando sono nato. è quello, che mi frega: non ho mai potuto credere davvero che dio abbia fatto il mondo con la parola invece che con un pantone pro marker a doppia punta. già mezzo scarico al sesto giorno, evidentemente.

9 gennaio (L a E)
Ma no, ma no, dài, è solo un caso fortuito di anticitazione, ovvero citazione precedente la lettura dell’originale. Esco subito a comprare il Comisso. Se qualcuno mi cerca, mandalo da Feltrinelli a Bologna.

Ma almeno li vendi i tuoi disegni? ci fai vaìni, come dicono a Livorno? ne trai pane e companatico? quanto costano? :-)

(Continua)

Nota alle variazioni sul gatto

Come tutte le cose umane, anche questa serie di post ebbe un principio. Nel caso di specie, in principio fu il gatto, il racconto che ha inaugurato il 2007 di letturalenta. Dopo aver commentato il racconto, erostratos mi ha scritto l’email che apre queste variazioni. Perché variazioni? Perché partendo dal gatto siamo andati a toccare gli argomenti più svariati, certo, ma anche perché vario è il tono del discorso, in perpetua oscillazione fra confessione e cazzeggio.

Ho conosciuto erostratos anni fa, quando entrambi bazzicavamo il newsgroup it.cultura.libri, e la nostra frequentazione non ha mai valicato i confini della corrispondenza elettronica. Di lui conosco solo ciò che si evince facilmente da quel che scrive, ovvero la sua cultura straordinaria effusa con umorismo e grazia, e con un tocco di understatement che ha nell’allergia alle lettere maiuscole un divertente riflesso grafico.

Per il resto posso fare solo congetture: forse è l’ultimo lettore di tutti i libri, forse è la reincarnazione di un umanista fiorentino. O magari è la versione postmoderna di Lord Brummell, va’ a sapere. Sia come sia, chiacchierare con lui – sia pure per interposti Internet provider – è un piacere. Piacere che con piacere, nonché col consenso del sullodato, condivido con gli ottimi lettori di letturalenta.

5 Responses to “Variazioni sul gatto [1]”

  1. gabryella says:

    confermo (la condivisione del piaciuere)!

  2. maria strofa says:

    sottoscrivo gabryella e aggiungo: come eravamo e come siete… :)

    ciao

  3. letturalenta says:

    O gabrye’, mi compiacciuo del compiaciuimento.

    Eh, mari’, quei tempi non ritorneranno (helas! – aggiungerebbe alfiuccio), ma le corrispondenze di libreschi sensi sono inossidabili. Almeno fino a quando reggeranno la vista e la voglia di aprire un libro :-)

  4. Io, invece, il racconto ‘Il gatto’ me l’ero perso… Eugenio De Medio mi sta facendo impazzire con l’editing di “Nenio” e non ho quasi più tempo per niente altro. Oggi, in compenso, puoi trovare degli eleganti e calligrafici cazzeggi sul gatto nel mio blog:- ) Abbracci a entrambi. (Chissà se a Erostratos piacerebbero i quadri di De Medio…)

  5. letturalenta says:

    Su su, Lucio, il panta rei universale porterà tempi meno concitati per tutti. Il secondo dei miei gatti, che porta il nomen omen di Sottozero, è soprannominato proprio “sfigatto”, termine che ritrovo nei tuoi amabili cazzeggi felini.

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