Archive for September, 2007

Scoop! Trovata una versione inedita di Madame Bovary

Friday, September 28th, 2007

Jennifer Jones in Madame Bovary (1949), tratto da home.hiwaay.net/~oliver/Qualche giorno fa ho saputo da Ipazia che Clemente Mastella ha un blog. Ieri, via Candide, scopro che ce l’ha pure Giuliano Ferrara.

Son tempi duri.

La ragione grida di resistere, resistere, resistere, ma poi soccombe alla curiosità. Clicco il link al Ferrara-pensiero e vedo due post. Il primo è un’apostrofe a Prodi acciocché egli si dimetta. Sbadiglio fin dal titolo e passo senz’altro al post successivo, intitolato Oggi il sesso non è libero, è soltanto ridicolo. L’incipit, Ho una notizia per Giampiero Mughini – autore di un libro sulla rivoluzione sessuale – non è esaltante, ma continuo a leggere fino a quando, dopo appena due righe, mi imbatto in questa frase:

Il sesso era libero da prima del famoso Sessantotto, è sempre stato libero, basta leggere la Bibbia o San Paolo o le Confessioni o Madame Bovary.

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Verderame

Thursday, September 27th, 2007

Michele Mari, VerderameDevo ricordarmi, devo ricordarmi, devo ricordarmi di comprare l’ultimo libro di Michele Mari, che si intitola Verderame.

Michele Mari, che io sappia, è l’unico scrittore di letteratura cosiddetta “alta” ad avere un vero e proprio seguito di fan, gente che attende con ansia l’uscita del suo prossimo libro. Ansia del tutto paragonabile a quella che assale i fan di autori più popolari. Ansia accresciuta dall’estenuante irregolarità del ciclo produttivo del Sommo: capace di starsene zitto per cinque anni e poi uscire di botto con due libri, come è successo quest’anno. Una sorta di doccia scozzese letteraria.

Credo che il successo di Michele Mari dipenda in buona misura dalla sua capacità di racchiudere in forme raffinatissime temi e miti popolarissimi. Leggere Io venia pien d’angoscia a rimirarti per credere. Il fan club marista si distingue dagli altri per il suo carattere appartato e schivo, per non dire ctonio e catafratto, forse ispirato ad analoghi tratti psicologici del Maestro. Dei maristi si sa a malapena che esistono: niente forum o chatline dedicate; un sito periferico – aggiornato di lustro in lustro – a celebrarne i fasti; niente raduni; niente azioni di guerrilla marketing o di flash mobbing.

Tutto ciò alimenta la leggenda che i lettori di Mari siano tipi strani, asociali, ambigui e non esenti da un vago e verecondo onanismo, non necessariamente mentale. Tutte frottole messe in circolazione da detrattori infami. Verderame è uscito senza clamori, quasi in sordina. Dubito che D’Orrico abbia insignito Michele Mari del consueto titolo di più grande scrittore vivente della settimana e i maggiori litblog nazionali l’hanno praticamente ignorato. E tuttavia il tam-tam è partito, le scolte vegliano, le retrovie fervono nell’attesa. Nulla potrà fermare la taciturna avanzata dell’invisibile Michele Mari fan club.

Stilos chiude?

Monday, September 24th, 2007

Il 25 settembre sarà in edicola l’ultimo numero del quindicinale Stilos, inventato e diretto da Gianni Bonina. Stilos uscì dapprima come supplemento settimanale del quotidiano La Sicilia, e dal giugno 2005 – sempre pubblicato dallo stesso editore del quotidiano – come quindicinale autonomo. Il resto qui.

Ecomafie – un convegno a Capua

Thursday, September 20th, 2007

ECOMAFIE E INCENERITORI: TUMORI SENZA RUMORE

Capua, Palazzo Fazio (via Seminario),
ore 19.00 di domenica 23 settembre 2007

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Chi compra e chi vende

Monday, September 17th, 2007

Karl Marx, tratto da http://it.wikipedia.org/wiki/Karl_MarxLavora con noi! Entra anche tu nella grande famiglia della Persiconi Immobiliare SpA. Ti offriamo un lavoro stimolante in un ambiente collaborativo, eccezionali opportunità di crescita professionale e l’occasione di mettere le tue capacità al servizio di un grande progetto di crescita economica e culturale.

Promette bene, questa Persiconi Immobiliare SpA. Quasi quasi vado a vedere.

– Buongiorno signor Persiconi.
– Buongiorno! Ma prego, s’accomodi! Faccia come se fosse a casa sua! Casa sua! Ha capito la battuta? Casa sua, dato che siamo un’immobiliare, capisce? Ah ah ah ah!
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Questo blog sarà oscurato

Friday, September 14th, 2007

La natura ha orrore del vuoto, diceva Aristotele buonanima, quindi è naturale che il vuoto lasciato da un comico che si butta in politica sia prontamente riempito da un politico che si butta nel varietà.

Dice il commissario europeo Franco Frattini in un’intervista alla Reuters del 10 settembre scorso:

«Intendo portare avanti un esercizio di esplorazione con il settore privato (…) su come sia possibile usare la tecnologia per evitare che la gente usi o cerchi parole pericolose come bomba, uccidere, genocidio o terrorismo».

Alla domanda se un piano per bloccare le ricerche di alcune parole possa infrangere il diritto all’informazione e di espressione, Frattini – parlando al telefono – ha risposto: «Francamente, istruire le persone a creare una bomba non ha niente a che fare con la libertà di espressione, o con la libertà di informare la gente».

Da Franco Frattini non mi aspetto chissacché, ma devo dire che qui è riuscito a sorprendermi.

Nessuna sorpresa per la cosa in sé: Frattini propone di estendere all’UE alcuni esperimenti di controllo della rete già ampiamente falliti altrove. Casomai un piccolo brivido di inquietudine mi percorre nel constatare che il responsabile Libertà, Sicurezza e Giustizia della commissione sembra credere davvero che terroristi e delinquenti vari si affidino a Internet per imparare a fabbricare ordigni, e che impedire di cercare “bomba” in Google infligga loro un duro colpo.

Roba che a raccontarla per strada ridono anche i paracarri.

Ma fin qui, dicevo, niente di nuovo. Quello che mi ha sorpreso è che Frattini non si limita a guardare con sospetto i motori di ricerca, ma estende i suoi pruriti da censore all’uso di determinate parole. “Evitare che la gente usi o cerchi parole pericolose”, dice.

Già m’immagino trascinato in giudizio. Il Frattini, avvolto in un lungo saio con cappuccio, elenca con voce tonante i capi di accusa a mio carico:

  • Hai ripetuto bomba per ben sette volte. Reprobo!
  • Hai scritto uccidere qui e altrove. Delinquente!
  • Hai detto genocidio e l’hai anche ripetuto. Assassino!
  • Hai osato nominare il terrorismo con piglio recidivo. Nemico dell’umanità!
  • Non ho scampo, questo blog sarà oscurato e io sarò condannato al carcere duro per cospirazione.

    E non oso pensare all’orrendo destino che attende gli abitanti del comune di Bomba.

    Copyleft festival

    Thursday, September 13th, 2007

    copyleft festival

    Per leggere il programma completo basta pigiare il tasto sinistro del topo dopo averlo puntato sull’immagine qui sopra.

    Venerdì 14 (cioè domani) alle ore 18 vibrisselibri presenterà il libro Appuntamento col Notaio/Paura della Notte di Alessio Paša.

    Pro memoria

    Tuesday, September 11th, 2007

    L’11 settembre dell’anno scorso rientravo dalle vacanze. Ma che memoria che hai! esclama stupito il lettore. Macché, rispondo, lo so soltanto perché sta scritto nell’archivio del blog. I blog servono anche a questo, in fondo. Quest’anno invece sono rientrato a casa il tre, e al lavoro il dieci (lo dico solo come promemoria per il post dell’anno prossimo).

    Per il resto, mi limito a un link: Debunking 911.

    Il populismo è di destra

    Monday, September 10th, 2007

    Il populista è un tale dotato di lunghe antenne che gli consentono di intercettare i malumori diffusi in quello che una volta si chiamava “popolo” e che oggi si chiama “la gente”. Il carisma del populista non si esaurisce nelle sue antenne, ma include la capacità di sintetizzare mugugni variegati e differenti in formule semplici e facilmente comunicabili (il “Roma ladrona” di Bossi, per fare un esempio). Il populista ha una predisposizione molto forte alla semplificazione.

    Il populismo ha preso storicamente forme molto diverse, che vanno da un generico movimentismo fino all’instaurazione di regimi dittatoriali, ma il suo elemento distintivo è forse la rivendicazione di un rapporto diretto fra governanti e governati, fra leader e massa, saltando a piè pari qualsivoglia problema di rappresentanza. In un’ottica populista chi governa è l’interprete della volontà popolare, e quindi agisce su mandato diretto del popolo. In che modo il popolo gli trasmetta (e possa eventualmente revocargli) il mandato è un problema che il populista generalmente non si pone, perché per lui il leader pensa e agisce ‘come la gente comune’. La gente la pensa come me è il mantra obbligatorio del buon populista.
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    Lector unius libri

    Friday, September 7th, 2007

    Honoré Daumier, Don Chisciotte e Sancio Panza (1868), tratto da http://it.wikipedia.org/wiki/Don_Chisciotte_della_ManciaQuando il lettore va in vacanza, la prima domanda che si pone è: e mo cosa leggo in vacanza? Se il lettore fosse esente da qualsivoglia traccia di demenza, si risponderebbe prontamente: qualche quotidiano, un rotocalco o due, la settimana enigmistica. Cose così. Invece no: egli vuol leggere libri. Essendo lettore, però, ha letto anche un elzeviro di Italo Calvino intitolato I buoni propositi, uscito il 12 agosto 1952 su «L’Unità», dieci anni prima che il lettore nascesse, potenza della provvidenza letteraria.

    Memore dei moniti calviniani, il lettore ha portato in vacanza un libro solo, del quale poi, forse, sa il cielo, eventualmente, chissà, dirà una cosa o due. Nel frattempo s’accontenti (si fa per dire) il lettore del lettore di leggere Calvino.

    I buoni propositi
    di Italo Calvino

    Il Buon Lettore aspetta le vacanze con impazienza. Ha rimandato alle settimane che passerà in una solitaria località marina o montana un certo numero di letture che gli stanno a cuore e già pregusta la gioia delle sieste all’ombra, il fruscio delle pagine, l’abbandono al fascino di altri mondi trasmesso dalle fitte righe dei capitoli. Nell’approssimarsi delle ferie, il Buon Lettore gira i negozi dei librai, sfoglia, annusa, ci ripensa, ritorna il giorno dopo a comprare; a casa toglie dallo scaffale volumi ancora intonsi e li allinea tra i fermalibro della sua scrivania.
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