Non c’è prete, vescovo o papa

L’altro giorno parlavo del caso di Eluana Englaro con un prete, un prete cattolico e neanche tanto progressista, per quel che vale applicare alla religione le categorie della politica. Mi ha detto, cito a memoria:

«Non c’è prete, vescovo o papa che possa dire una parola definitiva su un caso così estremo. Non c’è alcuna norma morale infallibile sulla fine della vita. Di fronte a una tragedia come questa tutto è demandato alla coscienza, che è sovrana: non c’è prete, vescovo o papa che abbia il potere morale o il diritto di obbligare una persona ad agire contro la propria coscienza».

Confesso che sono rimasto sorpreso. Dopo aver ascoltato le dichiarazioni bellicose e violente di tanti ecclesiastici, tutti d’accordo nel dare implicitamente dell’assassino al padre di Eluana, non potevo nemmeno immaginare che esistesse un prete così assennato. E la sorpresa è raddoppiata quando ha aggiunto: «Quanto a me, prego solo che il buon Dio se la prenda in fretta».

Che Dio lo benedica e abbia pietà, se può, degli sciacalli che si accaniscono sul corpo esausto di Eluana Englaro per i loro bassi interessi politici ed elettorali.

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