Terremoto

Il giorno dopo, avendo trovato qualche po’ di provvisioni con ficcarsi tramezzo alle rovine, si rinfrancarono un po’ di forze, quindi si posero come gli altri a lavorare per sollievo degli abitanti ch’erano scampati alla morte. Alcuni cittadini sovvenuti da essi gli diedero da desinare qual poteva apprestarsi in tanta sciagura. Era il pranzo veramente assai tristo, bagnando i convitati il loro pane di lacrime, ma Pangloss li consolava assicurandoli, che le cose non potevano andare altrimenti; perchè, diceva egli, tutto quel che è, è ottimo, imperocchè se vi è un vulcano a Lisbona non poteva essere altrove non essendo possibile che le cose non sieno dove sono; perchè ogni cosa è bene. [Voltaire, Candido, o l’ottimismo, cap V]

Dedicato ai deficienti che ci governano, quelli che ripetono a paperella quel che loro più conviene: che i terremoti sono imprevedibili, che questo d’Abruzzo è senza precedenti (crassa menzogna), che i soccorsi sono impeccabili, che la vita è bella e che lo stato c’è. Che vadano cordialmente affanculo.

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