Invettiva contro un improvvido laudator di giorni

tratto da: http://www.waco-texas.com/city_depts/fire/images/tornado.JPGImprovvido laudator di giorni: «Oh, che bella giornata!»

Inveito interlocutore: «Innanzitutto, mio giocondo inavvertito esclamatore, considera che sono le sette di mattina, un po’ presto per esprimere un giudizio estetico su un’entità — la giornata, appunto — che ha ancora davanti a sé la maggior parte della sua esistenza, e dunque tempo sufficiente per mutar registro e prendere direzioni inopinate fino a guastarsi in via definitiva. Non che io speri che la tua mente infiacchita sia in grado di reggere il peso di un paragone, ma che diresti se di fronte a un neonato qualcuno esclamasse “oh, che bell’uomo! che bel carattere! quanta rettitudine nei suoi atti e quanta grazia nei suoi ragionamenti!”?: non ti sembrerebbero prematuri codesti giudizi, e prossimo alla demenza colui che li esprime? Ma ammettiamo pure, per amor di discussione, che quel tuo fiato esclamativo rappresentasse ellitticamente non un giudizio su un fatto compiuto, bensì un auspicio sul suo divenire, e che presa nella sua interezza la frase suonasse piuttosto “oh, come si preannunzia bella questa giornata!”, ebbene, non avresti ancora detto alcunché di sensato, perché marcato come sei da una superficialità degna di un canotto, ti sei accontentato di un raggio di sole che rischiara l’oriente per abbandonarti all’ottimismo, mentre basterebbe anche solo un’occhiata distratta laggiù, a ovest, per capire che quella striscia nera in avvicinamento promette pioggia a martello.

Ma una giornata, mi dirai tentando di cambiare discorso, può essere bella sotto altri aspetti, anche se grigia e piovosa sul piano meteorologico. Ma bene… ma bravo… ma che innata simpatia… Maramaldo! Possibile che il mondo, la realtà, le cose, le materialissime, durissime, taglienti cose, al tuo cospetto si trasformino in uno svolazzo di farfalle che a mala pena ti sfiora? Possibile che niente, e dico niente di quel che succede qui, ora, a un palmo da te, abbia la capacità di attirare la tua attenzione, di accendere in te la luce del pensiero — e ci si accontenterebbe di un lumino votivo, neh, mica si pretende un faro — e di farti pronunciare parole che lascino intuire anche solo vagamente di essere il frutto di un ragionamento, dell’elaborazione mentale di dati di realtà, di una riflessione magari non profondissima e originale, ma sufficiente a presupporre un encefalogramma non piatto?

Allora è bene che tu sappia che oggi scade la bolletta della luce, che il conto è in rosso da una settimana, che il mio stipendio, se arriva, arriva fra quindici giorni, che c’è lo sciopero degli autobus e arriverò tardi in ufficio e che — unica notizia positiva — la lampadina del tinello è ancora fulminata, così almeno risparmiamo corrente, ma soprattutto è bene che tu sappia, o inutile scarto del creato, che, da qualunque lato la si guardi, questa ha tutte le carte in regola per diventare una vera, inappellabile e paradigmatica giornata di merda».

3 Responses to “Invettiva contro un improvvido laudator di giorni”

  1. della serie: un psessimista è un ottimista ben informato …. :-)

  2. Elisabetta says:

    Tra pochi minuti sceglierò arbitrariamente di chiudere la giornata di oggi/ieri, quella che ho definito ‘una bella giornata’. In effetti sì, l’ho (ben) pregiudicata. Ne ho percepito o immortalato la bellezza, effimera e inaffidabile, di appena un paio d’ore di sole, di qualche passo a Venezia, di aria fresca nelle chiuse del cervello. Il bello, vero, è la meraviglia di quella bellezza. La sua straordinarietà: quel sole, quei passi sull’acqua, quell’ossigeno. Bellezza che tutto – spaziotempo – illumina, ricalcola, ricostruisce, rinviene. Ciò che resta, al di là o al di qua di quella bellezza, è, nei miei occhi, l’ordinaria follia dell’indifferenza, dell’incomprensibilità, dell’assuefazione del/nel quotidiano.
    Che ci sarà nei miei occhi ancora, un’unica volta o mai più, nei prossimi giorni della marmotta?

  3. letturalenta says:

    Sono contento per te, Elisabetta: una bella giornata è merce rara. Quel che conta è non abituarsi.

    Farly, hai fatto la mia giornata, come dicono i cugini d’oltreoceano :-D

    Buona giornata a tutti!

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