Tira di più il porno o Gesù?

tratto da tratto da it.wikipedia.org/wiki/File:Umberto_Eco_01.jpgLeggo su Giornalettismo che Umberto Eco in un’intervista al quotidiano spagnolo «El Pais» si scandalizza perché in Internet il porno tira più di Gesù e di Padre Pio. Testuali parole:

El último artículo que he escrito dice: “Busquemos en Internet a Padre Pío”; reflejaba los 1.400.000 sitios en que aparecía este nombre. Busquemos a Jesús: 3.500.000. Busquemos porno: 130.000.000. Porno gana por 100 veces a Jesucristo.

Traduzione a capocchia:

L’ultimo articolo che ho scritto dice; “Cerchiamo in Internet Padre Pio”; [la ricerca] mostrava 1.400.000 siti in cui compariva questo nome. Cerchiamo Gesù: 3.500.000. Cerchiamo porno: 130.000.000. Porno vince su Gesù per cento a uno.

Il tutto all’interno di un discorso piatterello e cerchiobottista sui multiformi aspetti della grande rete, che secondo Eco — cito a caso — “in molti casi ha cambiato la nostra vita, la nostra capacità di documentarci, comunicare, ecc. E in alcuni casi si presta a diffondere notizie false” e altre amenità consimili.

Ora, io non pretendo che, ogni volta che l’Immenso parla, dalla sua bocca colino fiumi d’oro o svolazzino fumi d’incenso, e però, suvvia, che ne escano brandelli di chiacchera da bar mi sembra francamente eccessivo.

La prima e più ovvia osservazione che si può muovere a Eco è che per fare ricerche sensate in Internet occorre tener conto di come funziona lo strumento, per evitare di confrontare mele con pere. Nel caso di specie, se Eco avesse cercato Jesus anziché Gesù, con Google avrebbe trovato 194 milioni di siti, contro i 197 milioni che avrebbe scovato cercando porn anziché porno. L’ovvia differenza è che, mentre i termini porn (tendente all’uso universale) e porno (quasi idem) si trovano molto spesso affiancati negli appositi siti — e quindi cercando l’uno è molto probabile trovare anche l’altro — questo non succede per i termini Gesù e Jesus, essendo il primo esclusivamente italiano, l’altro quanto meno inglese e spagnolo, le due lingue europee più diffuse al mondo (mondo al quale, sia detto sommessamente e tra parentesi, appartiene anche Internet).

Conclusione: in Internet (più precisamente in Google) il porno batte Gesù per 197 a 194, un risultato ben lontano dal 100 a 1 millantato da Eco.

Seconda osservazione, di poco meno ovvia della prima: siamo sicuri che l’abbondanza di pornografia in rete è male, mentre quella di Gesù è bene? Lascio al lettore (e ovviamente a Eco) l’onere di rifletterci un po’ su.

Terza e ultima osservazione. Dice Eco: “non si sa mai se quello che si legge in Internet è vero o falso. Questo non succede con i giornali o con i libri. (…) Con Internet non si sa mai chi parla”.

Questo è un caso lampante di sindrome della fonte, che consiste nell’investire la fonte di un’affermazione del potere di predeterminarne la veridicità, con buona pace del senso critico. Una delle verità più incrollabili da tempi non sospetti è che tutte le fonti di notizie e di saperi sono parimenti inaffidabili fino a quando l’intelletto umano non si prende la briga di criticarle, ovvero di sottoporle ad attenta e spietata analisi. Lo si sa almeno dai tempi in cui Lorenzo Valla dimostrò che la Donazione di Costantino — fonte autorevolissima — era una bufala totale.

In assenza di senso critico non c’è fonte che tenga, quindi chiudo raccomandando a tutti i lettori di Umberto Eco — possano i numi conservarlo integro e glorioso nei secoli — di navigare in lungo e in largo su Internet, siti porno compresi, purché lo facciano sempre con gli occhi bene aperti e le orecchie ben protette dai canti delle sirene e dai sermoni dei sapienti.

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10 Responses to “Tira di più il porno o Gesù?”

  1. giusto luca, obiezioni ineccepibili.

  2. Che poi ha sempre ragione Twain “La gente di solito usa le statistiche come un ubriaco i lampioni: più per sostegno che per illuminazione”. Su GoogleFight vince nettamente Jesus: http://www.googlefight.com/index.php?lang=en_GB&word1=Jesus&word2=Porno

  3. […] Se lo chiede Luca Tassinari, lettore lento per antonomasia: «all’interno di un discorso piatterello e cerchiobottista sui multiformi aspetti della grande rete, che secondo Eco — cito a caso — “in molti casi ha cambiato la nostra vita, la nostra capacità di documentarci, comunicare, ecc. E in alcuni casi si presta a diffondere notizie false” e altre amenità consimili. Ora, io non pretendo che, ogni volta che l’Immenso parla, dalla sua bocca colino fiumi d’oro o svolazzino fumi d’incenso, e però, suvvia, che ne escano brandelli di chiacchera da bar mi sembra francamente eccessivo». Coi numeri uno può dire tutto e il contrario di tutto:  “La gente di solito usa le statistiche come un ubriaco i lampioni: più per sostegno che per illuminazione” come annotava Mark Twain . Su GoogleFight vince nettamente Gesù. […]

  4. Francesco says:

    Pur avendo da sempre ammirato Eco (come te mi pare di capire) sottoscrivo le tue affermazioni e il tono del tuo articolo.Questa volta quelle di Eco sembrano davvero affermazioni buttate lì così…alla leggera…un po superficiali non da Eco…

  5. erostratos says:

    occhio, luca, che se ti spari “immenso” per eco, poi quando arrivano quelli grossi sul serio ti trovi a corto di laudativi. :)
    vabbe’, io son prevenuto e qualche belinata dall’umberto me l’aspetto sempre (e, bontà sua, non mi delude mai), ma perché un professore con la barba – che non assomiglia a una santa donna neppure da lontano – cerca fra le immagini morte colui che è (o ritiene che sia, visto che si scandalizza) un simbolo vivo? suppongo perché i vangeli deve averli letti come ha letto engels: fiaccamente. preoccupato forse di risparmiare le forze per la lettura di corto maltese (e qui la mano corre senz’altro alla pistola).
    se invece vogliamo assumere pacificamente il transito del povero cristo da figura simbolica a icona immaginaria della comunicazione mediale, tanto da pretendere di trovarlo in rete, beh, devo dire che il buddy christ è assai meno appetibile (benché, in un certo senso, assai più pornografico) di aria giovanni. ergo…

  6. letturalenta says:

    Ciao a tutti. L’Umbertone nazionale è un grande, ma sono da tempo convinto che dovrebbe automuseificarsi e attendere serenamente il Nobel nel salotto di casa, senza cedere alla tentazione di parlare in pubblico. Questa manfrina dell’internette anonima e inaffidabile, poi, la va ripetendo da anni e anni (un esempio qui), e francamente ha un po’ rotto.

    Erostratos, concordo sullo scarto di appetibilità dei due enti, cosa che forse Eco fa finta di non sapere. Cioè, spero che faccia finta.

  7. Oggi Eco resta un po’ più simpatico del solito. Bravo.

  8. E va beh says:

    E va beh.
    Se cerchi “god”, trovi 327 milioni di siti. Dunque “god” batte “porn”.
    Se però cerchi “sex”, ne trovi 551 milioni. Dunque “sex” batte “god”.

    Se poi cerchi “i”, “io” in inglese, ne trovi 6 miliardi. L’egoismo vince.
    Quante baggianate.

  9. itdog63 says:

    La citazione “sindrome della fonte” è interessante. Trattasi di una situazione già descritta precedentemente o è una scoperta dell’autore dell’articolo?

  10. letturalenta says:

    non ne ho idea. prova a cercare in google :-)

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