Archive for May, 2010

68,75%

Thursday, May 27th, 2010

L’8 aprile 2010, cioè venti giorni prima delle elezioni amministrative, il buon Tremonti, smentendo sdegnato l’ipotesi di una manovra correttiva nel corso del 2010, ammetteva di essersi impegnato in sede europea ad attuare una correzione dei conti per il 2011 pari allo 0,5% del PIL.

Il 26 maggio 2010, nel corso della conferenza stampa di presentazione della manovra finanziaria 2011-2012, Tremonti ha affermato che l’Italia già nel dicembre 2009 si era impegnata in sede europea ad attuare una manovra correttiva pari allo 0,8% del PIL nel 2011, più un altro 0,8% nel 2012.

Quindi, si badi bene:
a) prima delle elezioni Tremonti bofonchia che l’Europa gli ha chiesto uno 0,5% del PIL solo per il 2011.
b) dopo le elezioni Tremonti dice bel bello che l’Europa gli chiese lo 0,8% del PIL nel 2011 più lo 0,8% nel 2012.

Con un PIL di circa 1500 miliardi di euro, una differenza dello 0,3% è pari a quattro miliardi e mezzo di euro. Questo per il 2011. Si aggiunga poi lo 0,8% del 2012 che il buon Tremonti aveva completamente taciuto prima delle elezioni: 12 miliardini sani sani.

Risultato: prima delle elezioni Tremonti ha mentito agli italiani per un importo pari a sedici miliardi e mezzo di euro, soldi che gli italiani, come sempre, caveranno dalle proprie tasche. Sedici miliardi e mezzo di euro, ovvero il 68,75% della manovra di ventiquattro miliardi per il biennio.

Domanda: vale la pena dare fiducia a un governo che spara balle al 68,75%?

Come si fa a non comprarlo?

Tuesday, May 25th, 2010

Dice che c’è la crisi, che bisogna risparmiare, che non è tempo di darsi alla pazza gioia. Uno ci prova, tira la cinghia, fa esercizi di astinenza, arriva perfino a congratularsi con sé medesimo per l’insospettata forza di volontà con cui rinuncia allo scialo e ai bagordi, poi arriva l’editore perfido che ti pubblica un libro così:

Tratto da www.quodlibet.it

Album fotografico di Giorgio Manganelli, Racconto biografico di Lietta Manganelli, a cura di Ermanno Cavazzoni, Quodlibet 2010, 14 euro.

Come si fa a non comprarlo? Sappi, o perfido editore, che hai sulla coscienza il fallimento di un’ascesi penitenziale ormai prossima alla perfetta indifferenza ai piaceri del mondo.

Dato che il libro non ce l’ho ancora (ma l’avrò, oh se l’avrò, devo averlo!) rubo la citazione dal sito di Paolo Nori:

Tratto da http://ricciardalenzi.files.wordpress.com/2008/08/giorgio-manganelli.jpg

69. Foto diabolica di mio padre. A Bologna non ha preso l’insegnamento al Dams perché a Bologna si mangia male, diceva, è un posto di patate lesse e di riso in bianco. Era stato chiamato al Dams con i buoni auspici di Luciano Anceschi, a cui scrive, poverino: «grazie, ma non ce la faccio, non ce la faccio proprio, non posso, non chiedermi questo, si mangia troppo male». E gli scrive poi anche in un’altra lettera «e tu voglioso gourmet, ti stai ancora strafogando di patate lesse e di riso in bianco?». Come per dire: mangiati tu ’sta roba. [pag. 72-73]

Nichi Vendola e Antonio Socci come rappresentazione di Cip e Ciop

Friday, May 21st, 2010

Stasera ho visto un pezzetto di Anno Zero. Tra gli ospiti in studio c’erano Antonio Socci (dio ce ne liberi) e Nichi Vendola (possano i numi liberarlo da ogni tentazione vaticanista). Il tema della serata era lo scandalo degli abusi sessuali nella chiesa cattolica.

Antonio Socci, com’era ampiamente prevedibile, si è lanciato fin dal primo intervento in uno degli sport preferiti dai cattolici che fanno di tutto per segnalarsi come più papisti del papa: ha detto che, sì, è scandaloso che ci siano dei preti che fanno quelle cosacce, ma bisogna pur tener presente che ci sono migliaia di preti onesti e financo martiri per la fede, gente che non solo non abusa dei fanciulli, ma che dona la propria vita a maggior gloria dell’Eterno, eccetera. E bisogna pur considerare, ha continuato il Socci, che nel mondo c’è chi dei bambini fa mercato, chi li riduce in schiavitù, chi ne abusa in ogni modo senza vestire la tonaca. Insomma, la solita solfa autoassolutoria che si può riassumere in poche parole: è vero che i nostri sbagliano, però anche gli altri sbagliano. Roba che il defunto Bettino Craxi — quello che diceva che, sì, lui rubava e però rubavano pure gli altri — messo di fianco agli ipocriti tipo Socci fa la figura di un paladino dell’onestà e della giustizia.

Ma se da un Socci certe cose te le aspetti e le puoi liquidare con un serafico sì sì, certo certo, quando trovi gli stessi identici argomenti in bocca a un Nichi Vendola ti viene da pensare. Perché anche Vendola ha esordito dicendo che, per carità, quelle storie di preti pedofili sono sconcertanti, e tuttavia bisogna tenere presente che la pedofilia non è mica solo un problema della chiesa cattolica, ché di pedofili è pieno l’universo e non sono mica tutti cattolici, i pedofili. Sembrava di sentire il Socci, solo con la esse un po’ più pizzicata. Messi assieme, i due potevano sembrare una rappresentazione di Cip e Ciop, ma con una carica dialettica decisamente più smorzata.

Posso dire una cosa semplice, da uomo semplice, a tutti coloro che si ostinano a invocare altri mali a giustificazione e diminuizione delle gravissime colpe della chiesa cattolica, e in particolare della gerarchia vaticana, sulla questione degli abusi sessuali sui minori? Sì, posso dirla: avete rotto il cazzo.

E si badi bene che lo dico con voce piana e tranquilla, senza enfasi, senza un’ombra di acrimonia, senza alcun intento recriminatorio. Semplicemente, pianamente, serenamente: avete rotto il cazzo.

L’idea di usare i mali altrui come schermo per i propri è l’atteggiamento più ipocrita e vile si possa immaginare. Non esiste al mondo un solo malvagio, un solo schiavista di fanciulli, un solo mercante di organi infantili, un solo pappone di prostitute bambine che possa con la sua esistenza e le sue azioni diminuire di un grammo il peso delle colpe che pesano sui preti che hanno abusato dei piccoli loro affidati, né il peso delle colpe dei vescovi, cardinali, prefetti della congregazione per la fede e papi che non hanno agito tempestivamente contro quei preti criminali.

Qualora non fosse chiaro, facciamo la sintesi: quei preti, quei vescovi, quei cardinali, quei prefetti, quei papi non hanno scuse: sono ignobili delinquenti verso la società civile e vergogna vivente per il genere umano, e non esiste colpa altrui che possa diminuire le loro.

Quando avrete il coraggio di dichiarare senza mezzi termini questa semplicissima verità — cari Vendola, Socci e compagni — forse potrò fermarmi ad ascoltare cos’altro avete da dire sull’argomento. Fino ad allora continuerò placidamente a liquidarvi con quattro parole semplici semplici: avete rotto il cazzo.

Altre sedi diverse

Wednesday, May 19th, 2010

PostaOggi, uscito dal lavoro, mi sono avviato verso la macchina e lungo il breve tragitto ho notato che quasi tutte le auto parcheggiate avevano un volantino infilato sotto i tergicristalli. Ho sfilato quello piazzato sulla mia macchina e ho visto che era una pubblicità di mutui e prestiti di un gruppo bancario abbastanza noto, stampata a colori su carta patinata e con buona cura della grafica. Stavo per buttarla in un cassonetto poco distante, quando mi è caduto l’occhio su una frase scritta in fondo al foglietto. Questa (maiuscolo nell’originale):

IL RITROVAMENTO DI QUESTO VOLANTINO IN ALTRE SEDI DIVERSE DA QUELLE DELLE CASSETTE POSTALI È DA RITENERSI PURAMENTE CASUALE

Allora ho pensato: caro il mio studio pubblicitario o ufficio marketing o altra entità che hai partorito questa perla, permettimi due parole. Premesso che a) quel altre prima di sedi è ridondante, dato che sedi è seguito da un diverse del tutto analogo, e b) la sede di una cassetta postale può essere, per esempio, il muro in cui essa è murata o a cui è fissata, non certo la cassetta medesima, che sarebbe pertanto enumerabile fra le sedi diverse da te citate, vorrei farti una domanda in tutta calma e serenità:

MI SPIEGHI COME CAZZO SI FA A RITENERE CASUALE IL RITROVAMENTO DI UNO STUPIDO VOLANTINO SOTTO IL TERGICRISTALLO DI UN’AUTOMOBILE?

Credi forse che si chiami volantino perché vola di auto in auto e si posa casualmente sotto i tergicristalli?

Dopo averle cantate per bene all’ignoto produttore di volantini, mi sono sentito più rilassato e pronto a consegnare il capolavoro alle cure della nettezza urbana, quando incautamente ho girato il foglio, potendo così leggere quest’altra frase (maiuscolo nell’originale):

RISPETTA L’AMBIENTE, NON GETTARMI: SONO RICICLABILE!

Perché, razza d’un cercopiteco decerebrato, ho gridato al volantino inteso come simbolo del suo autore, secondo te come si fa a riciclare una cosa senza prima averla gettata?

Poi finalmente l’ho buttato, il volantino, non prima di essermi ben impresso in mente il nome e il logo del gruppo bancario ivi pubblicizzato, perché se mai qualcuno di quel gruppo bancario dovesse cercare di vendermi qualcosa, lo renderei riciclabile a forza di calci puramente casuali in altre sedi diverse, a tutto vantaggio dell’ambiente.

Forte aumento dell’omosessualità

Monday, May 17th, 2010

«L’Inghilterra rappresenta, in un certo senso, un caso a parte. La rapidità con la quale ha perso (il che significa che i maschi hanno perso) all’esterno la supremazia imperiale con le colonie, la leadership in Europa, il prestigio della sterline e dei commerci, mentre all’interno i «bianchi» stanno divenendo rapidamente minoranza, sopraffatti dalle numerose etnie di colore, ha spinto i maschi a una radicalizzazione del vissuto maschile che, forse, si esprime anche con il forte aumento dell’omosessualità». [Ida Magli su «il Giornale», 11 maggio 2010]

Dunque, vediamo se ho capito bene: secondo Ida Magli, la perdita dell’impero coloniale, il calo della sterlina e l’incremento di popolazione non bianca, hanno causato in Inghilterra un aumento dell’omosessualità.

Potrei chiedere a Ida Magli di svelare a noi profani l’intricata e complessa visione dei rapporti causa-effetto che sicuramente presiede l’enunciazione di questa sua ennesima idiozia, ma non ho tempo da perdere. Preferisco simulare la sua logica per costruire alcune proposizioni paragonabili alla sua quanto a utilità per il progresso della conoscenza:

— La rapidità con cui l’Euro perde terreno nei confronti di altre valute, mentre i bianchi stanno diminuendo, sopraffatti dai cultori dell’abbronzatura artificiale, ha portato a un forte aumento dei rapporti prematrimoniali.

— La rapidità di fluttuazione del prezzo dei carburanti, mentre i CD stanno scomparendo, sopraffatti dal download di file multimediali da Internet, ha portato a un forte calo del fatturato dei pornoshop.

— La rapidità con cui l’Inter ha aumentato il numero di scudetti vinti, mentre i rimedi della nonna stanno scomparendo, sopraffatti dai medicinali da banco, ha portato a un aumento pazzesco del prezzo dei latticini.

Dichiarazione spontanea

Monday, May 10th, 2010

Non vorrei sembrare scortese e sprezzante, ma ci tengo a informare l’universo mondo che di tutto quello che dice, pensa o fa Emilio Fede non me ne potrebbe fregare di meno.

Rogito, ergo bum

Wednesday, May 5th, 2010

Tratto da www.openpolis.it/politician/picture?content_id=714

(A margine, ricordo che il 25 febbraio scorso Claudio Scajola dichiarava: «Ogni iniziativa giudiziaria che vuole riportare la legalità è ben accolta ma non c’è dubbio che ogni iniziativa giudiziaria ha dei contraccolpi». Contraccolpi, diceva… quasi avesse un presentimento).

Primo maggio

Saturday, May 1st, 2010

Personalmente preferirei una festa dell’ozio, ma pazienza. Auguri a tutti per la festa dei lavoratori, finché ci sono, i lavoratori.

Per celebrare degnamente la ricorrenza, prelevo due pensieri dalla rete, uno via Gianfranco Mammi:

Io penso che in questo mondo si lavori troppo, e che mali incalcolabili siano derivati dalla convinzione che il lavoro sia cosa santa e virtuosa. [Bertrand Russell, Elogio dell’ozio (Mondadori, 1987), pag. 9]

L’altro, in immagine, da senzaqualita:

quarto potere & quinto stato, tratto da senzaqualita.splinder.com