68,75%

L’8 aprile 2010, cioè venti giorni prima delle elezioni amministrative, il buon Tremonti, smentendo sdegnato l’ipotesi di una manovra correttiva nel corso del 2010, ammetteva di essersi impegnato in sede europea ad attuare una correzione dei conti per il 2011 pari allo 0,5% del PIL.

Il 26 maggio 2010, nel corso della conferenza stampa di presentazione della manovra finanziaria 2011-2012, Tremonti ha affermato che l’Italia già nel dicembre 2009 si era impegnata in sede europea ad attuare una manovra correttiva pari allo 0,8% del PIL nel 2011, più un altro 0,8% nel 2012.

Quindi, si badi bene:
a) prima delle elezioni Tremonti bofonchia che l’Europa gli ha chiesto uno 0,5% del PIL solo per il 2011.
b) dopo le elezioni Tremonti dice bel bello che l’Europa gli chiese lo 0,8% del PIL nel 2011 più lo 0,8% nel 2012.

Con un PIL di circa 1500 miliardi di euro, una differenza dello 0,3% è pari a quattro miliardi e mezzo di euro. Questo per il 2011. Si aggiunga poi lo 0,8% del 2012 che il buon Tremonti aveva completamente taciuto prima delle elezioni: 12 miliardini sani sani.

Risultato: prima delle elezioni Tremonti ha mentito agli italiani per un importo pari a sedici miliardi e mezzo di euro, soldi che gli italiani, come sempre, caveranno dalle proprie tasche. Sedici miliardi e mezzo di euro, ovvero il 68,75% della manovra di ventiquattro miliardi per il biennio.

Domanda: vale la pena dare fiducia a un governo che spara balle al 68,75%?

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2 Responses to “68,75%”

  1. herr doktor says:

    ma fosse solo quello il punto: il punto è che con gli effetti deflattivi certi della manovra il gettito fiscale inevitabilmente calerà e la manovra non basterà nemmeno per l’obiettivo minimo (stabilizzare i conti).

    Certamente non c’è elemento della manovra che consenta una ripartenza dei consumi e quindi dell’economia e via così.

    Ma questa è la politica degli ultimi 15 anni e gli Italiani sembrano contenti così perchè quanto mr.B dice che gli Italiani vivono al di sopra delle loro possibilità la gente non si pone il problema che il governo si rivolga a loro e pensa che voglia invece ridurre solo il tenore di vita degli “altri” e che in fondo ai vecchi tempi tante cose non c’erano e si viveva benissimo (peccato che poi nessuno è disponibile a riununciare ad uno iota di quel ‘superfluo’ che contesta agli altri)….e poi – in fondo – è più importante godere della povertà del vicino che del benessere proprio.

    Il problema non è il governo: il problema è la gente fa come quel tale che “si taglierebbe il pisello” pur di far eun dispetto alla moglie ….

  2. Paolo says:

    http://francescoprina.blogspot.com/2010/06/le-bugie-hanno-le-gambe-corte-2-puntata.html
    La nuova manovra finanziaria del Governo, è la fotografia di un ceto politico che si fonda sui sondaggi e su una leadership a forte carica populista, che promette le riforme e poi non le fa per accontentare tutti. Per due anni ci accusavano di essere dei pessimisti e catastrofisti, con due finanziarie consecutive, dichiaravano che l’Italia, stava meglio di altri paesi europei, dicevano che avevano i conti a posto e tutto andava bene, poi al risveglio da un lungo letargo di ventuno mesi la dura realtà: “Il paese per non finire come la Grecia ha bisogno di una urgente manovra correttiva dei conti pubblici” a carico degli Italiani. Delle due, l’una, o ci hanno detto bugie per be due anni oppurequesta manovra è il frutto amaro di due anni di politica economica sbagliata nel bel mezzo di una crisi globale. L’Europa fa bene a chiederci di mettere i conti pubblici a posto, ma se non lo sono l’unico vero responsabile è il Governo!

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