Letteratura a peso

Lev Tolstoj, tratto da http://en.wikipedia.org/wiki/File:%D0%9B.%D0%9D.%D0%A2%D0%BE%D0%BB%D1%81%D1%82%D0%BE%D0%B9_1956.jpgChe Tolstoj appartenga al ramo stellare della letteratura mondiale di tutti i tempi non è una novità, ma fra poco, per celebrare il centenario della morte, un frammento della sua opera andrà letterarmente in orbita. il 29 ottobre prossimo l’agenzia spaziale russa Roskosmos spedirà i Racconti di Sebastopoli sulla stazione spaziale internazionale. La copia prescelta per il viaggio proviene, non a caso, dalla biblioteca di Sebastopoli e dovrebbe ritornare sul pianeta Terra alla fine di febbraio.

La scelta non è caduta su opere più ponderose, come Guerra e pace o Anna Karenina, per una molto terrestre questione pecuniaria: a fronte di un costo di spedizione di otto dollari al grammo, infatti, pare che solo i 70 grammi dei Racconti rappresentassero un punto di pareggio accettabile fra i costi dell’operazione e i benefici letterari offerti agli astronauti.

Nello spazio profondo la letteratura si misura a peso.

Letta la notizia, sono corso a pesare la mia copia dei Racconti di Sebastopoli, che è un tascabile della Bur, non un tomo rilegato: pesa 146 grammi. Anche a togliere l’introduzione e l’appendice, che occupano circa un quarto del libro, resterebbero almeno 110 grammi. Non so mica come hanno fatto i russi a farlo entrare in 70 grammi. Poi ho pesato Guerra e pace: pesa 1280 grammi. A otto dollari al grammo, spedirlo in orbita sarebbe costato poco più di diecimila dollari, che nell’ambito di una missione spaziale non sembrerebbe una gran cifra, ma forse in Russia c’è un Tremontij che lavora di mannaia sulla spesa pubblica.

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4 Responses to “Letteratura a peso”

  1. In fondo sarebbe bastato mettere a dieta un astronauta per una settimana. Un chilo lo si sarebbe ricavato.

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