Quando succede un casino, alla tv di solito intervistano gli esperti di quel tipo di casino lì. Per esempio l’altro giorno avevano appena preso un assassino, e allora al telegiornale hanno intervistato un esperto di psicologia degli omicidi che ha detto «Eh, ma io l’avevo capito subito che quello lì non la contava giusta. Guarda qui, in questo filmato: lo sguardo obliquo, il sorrisetto sardonico, il linguaggio del corpo».
Naturalmente tutte queste cose gli sono venute in mente dopo, all’esperto, dopo che l’assassino ha confessato ed è stato messo al fresco.
Qualche giorno dopo gli investigatori hanno arrestato anche la figlia dell’assassino, accusata di complicità nell’omicidio. Allora al telegiornale, visto che non c’erano esperti a portata di voce, hanno intervistato una casalinga del paese teatro dell’efferato delitto. La casalinga ha detto: «Eh, ma io l’avevo capito subito che quella lì non la contava giusta, con quello sguardo obliquo, quel sorrisetto sardonico, il linguaggio del corpo».
Mo sorbole, ho pensato, con degli esperti così in circolazione possiamo stare tranquilli.
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Sono contento che tu abbia scritto queste righe, le condivido in pieno.
Ho ascoltato con estrema irritazione quel noto cretino, abbonato alle peggiori trasmissioni tv, da Costanzo a Vespa, mentre analizzava il filmato e “lo sguardo obliquo”, e trovava tutto così indubitabilmente chiaro. Tanto chiaro che per oltre 40 giorni, prima della confessione, se lo era tenuto per sé. Perché dire in giro cose così evidenti?
L’irritazione si è solo convertita in malevolo divertimento quando, nei giorni successivi, di verità ne son venute fuori un intero mazzo, e tutte diverse, per lo più in contrasto insanabile. Quale sia la verità, io certo non lo so. Ma so che quel figuro di pseudo-psicologo dovrebbe essere obbligato, per penitenza, a rivedere ogni giorno se stesso, il filmato della sua facile sicurezza post-eventum, mentre viene sbugiardato come il peggiore degli astrologi che ha dato per vincente il campionato una squadra poi finita retrocessa.
Purtroppo gli “esperti” e i tuttologi puntano proprio sulla memoria corta del loro target commerciale. Resta solo la speranza che lasciare in giro qualche traccia dell’idiozia loro e di quelli che li ascoltano serva a ridimensionare il fenomeno.