Archive for June, 2011

Dalla rete all’ebook

Thursday, June 30th, 2011

Vite da Precari, CastelloVolante 2011, tratto da zop.splinder.comIl 22 dicembre 2009 annunciavo su questi lidi l’ultima (allora) iniziativa ludico-letteraria di zop, al secolo Antonio Zoppetti, cioè “il primo gioCOCOnCOrso in rete: VITE DA PRECARI tra creatività e follia”. Oggi ho il piacere di annunciare che i testi raccolti all’epoca sono diventati un libro, più precisamente un ebook, dotato della non disprezzabile caratteristica di essere gratuito.

Il libro pubblicato dall’editore CastelloVolante uscirà domani, venerdì 1 luglio, come primo titolo della collana I fiori del Web, che si propone di selezionare e diffondere le migliori scritture internettiane.

Tutti i dettagli dell’iniziativa, compresi i prossimi titoli della collana, si trovano naturalmente da zop.

Il voto in condotta

Tuesday, June 28th, 2011

In questo post dello Scorfano, insegnante di scuola secondaria superiore, c’è qualcosa che non mi convince, cioè la netta separazione istituita fra educazione intesa come insegnamento delle buone maniere, che sarebbe responsabilità esclusiva dei genitori o di chi ne fa le veci, e istruzione, ovvero trasmissione di saperi e competenze, che sarebbe responsabilità esclusiva degli insegnanti.

Una separazione così netta renderebbe paradossale il voto in condotta.

Dando per buona la distinzione, infatti, se si ritiene che il comportamento in classe sia un risultato dell’educazione, quindi responsabilità dei genitori, a che titolo gli insegnanti lo valutano con il voto in condotta? Non sarebbe più coerente abolirlo? Se invece si ritiene che il comportamento in classe sia responsabilità degli insegnanti, giustificando il voto in condotta, perché la scuola dovrebbe chiedere la collaborazione dei genitori quando gli alunni si comportano male? Non dovrebbero sbrigarsela gli insegnanti a colpi di cinque in condotta ai più maleducati?

L’esistenza in vita del voto in condotta suggerisce una visione meno manichea in cui educazione e istruzione sono due elementi di un processo più ampio, la formazione, dove i ruoli di attori diversi talvolta si sovrappongono. Quando i ruoli si sovrappongono nascono inevitabilmente conflitti, i famosi conflitti di competenza. Una volta accettata l’ineluttabilità del dissidio, non sarebbe più pratico che genitori e insegnanti collaborassero per comporre civilmente le controversie, anziché limitarsi all’antichissimo gioco dello scaricabarile? Gioco qui riconducibile alla forma:

Genitore: caro insegnante, se mio figlio fa casino in classe è colpa tua che non sai mantenere la disciplina.
Insegnante: caro genitore, se tuo figlio fa casino in classe è colpa tua che non sai insegnargli l’educazione.

Non sarebbe più pratico, dico, darsi come obbiettivo comune un punto in cui genitori e insegnanti possano pronunciare all’unisono qualcosa di più sensato? Qualcosa del tipo: caro ragazzo, se fai casino in classe è possibile che con te non abbiamo lavorato bene. Aiutaci a capire se e come possiamo migliorare.

O io sono stupido, o c’è un malinteso

Tuesday, June 14th, 2011

Autografo 45, Interlinea 2011 Giovedì 16 giugno alle ore 17,30 nella Casa del Manzoni in via Morone 1 a Milano, si festeggia la ripresa delle pubblicazioni di «AUTOGRAFO», la rivista fondata da Maria Corti, in occasione dell’uscita del numero 45 dedicato a Giorgio Manganelli.

Intervengono i direttori della rivista Maria Antonietta Grignani e Angelo Stella con Mario Barenghi, dell’Università degli Studi Milano-Bicocca, e Gian Luigi Beccaria, dell’Università di Torino e presidente del Fondo Manoscritti dell’Università di Pavia.

Ingresso libero fino a esaurimento posti 02 86460403

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Torna a uscire la celebre rivista fondata da Maria Corti con un volume dedicato a Giorgio Manganelli a vent’anni dalla scomparsa avvenuta a Roma nel 1990: saggi di Salvatore Silvano Nigro, Clelia Martignoni, Florian Mussgnug, Viola Papetti, Andrea Cortellessa, Maria Rosa Bricchi, Filippo Milani e Sara Lonati, con ricordi di Maria Corti, Lietta Manganelli, Lea Vergine e con sorprendenti appunti critici inediti, (da Cicerone a Fedro a Pratolini e Kafka: «Dopo aver letto America mi chiedo come si possa “interpretare” un libro di cui manca la conclusione… O io sono stupido, o c’è un malinteso») e un articolo disperso su Poe del 1948: «Per quanto tragica e folle, la terra di Poe è ancora affollata di angeli».

Abbonamento annuale alla rivista: euro 30
www.interlinea.com/autografo
0321 612571

Risultati

Monday, June 13th, 2011

tratto da bigbigbrother.com/

E un cordiale pernacchione a tutti quelli che “spero che i referendum falliscano”, “meglio andare al mare” e altre scemenze.

Quorum

Monday, June 13th, 2011

tratto da bigbigbrother.com/

Referendum

Tuesday, June 7th, 2011

Domenica 12 e lunedì 13 giugno oltre 47.000.000 di elettori sono chiamati ad esprimersi su quattro quesiti per l’abrogazione di disposizioni di leggi statali. I seggi saranno aperti dalle 8 alle 22 di domenica e dalle 7 alle 15 di lunedì. Lo speciale referendum approntato sul sito del ministero dell’interno sintetizza così i quesiti referendari:

referendum popolare n. 1Scheda di colore rosso — Modalità e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. Abrogazione; il quesito prevede l’abrogazione di norme che attualmente consentono di affidare la gestione dei servizi pubblici locali a operatori economici privati.

referendum popolare n. 2Scheda di colore giallo — Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito. Abrogazione parziale di norme; il quesito propone l’abrogazione delle norme che stabiliscono la determinazione della tariffa per l’erogazione dell’acqua, il cui importo prevede attualmente anche la remunerazione del capitale investito dal gestore.

referendum popolare n. 3Scheda di colore grigio – Abrogazione dei commi 1 e 8 dell’articolo 5 del dl 31 marzo 2011 n. 34, convertito con modificazioni dalla legge 26 maggio 2011, n. 75. Abrogazione parziale di norme; il quesito propone l’abrogazione delle nuove norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare.

referendum popolare n. 4Scheda di colore verde — Abrogazione di norme della legge 7 aprile 2010, n. 51, in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte Costituzionale; il quesito propone l’abrogazione di norme in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte Costituzionale.

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Come voterò, nell’ordine: Sì, No, Sì, Sì.

Quanto ai due quesiti sull’acqua, sono ben consapevole che i promotori hanno condotto una campagna fondata sul falso allarme della “privatizzazione delle risorse idriche”. Le norme vigenti, infatti, mantengono saldamente in mano pubblica l’acqua e le reti di distribuzione, mentre aprono all’iniziativa privata solo per la gestione del servizio.

Ciò nonostante risponderò sì al primo quesito, per indicare al legislatore che preferisco un quadro normativo in cui le società chiamate a gestire la distribuzione idrica siano sì aperte agli investimenti privati, ma siano anche controllate da soggetti pubblici. Risponderò no al secondo perché è irragionevole che il costo di un investimento, sia esso pubblico o privato, non sia coperto dal prezzo del servizio reso, e allo stesso tempo è assai più ragionevole che la copertura sia attuata attraverso la tariffa, che è proporzionale per definizione, anziché da tasse indipendenti dall’intensità del consumo..

Questo no è anche un modo per mandare ai promotori un segnale di fastidio per una campagna referendaria condotta all’insegna dell’equivoco, se non dell’aperta menzogna. Anche su questo punto, infatti, i promotori hanno giocato sporco, presentando la remunerazione del capitale investito come “profitto”, mentre si tratta appunto di costo degli investimenti, niente di sostanzialmente diverso dagli interessi che si pagano sui prestiti bancari o sui mutui.

Risponderò sì al quesito sul nucleare perché durante i miei primi quasi cinquant’anni di vita ho avuto abbondanti prove del fatto che le centrali nucleari creano più problemi che vantaggi, e sono fermamente deciso a non tediare il lettore con i dettagli.

Infine risponderò sì al quesito sul legittimo impedimento perché non voglio che chi ha responsabilità di governo sia incoraggiato a sentirsi al di sopra della legge.

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Del significato politico dei referendum, se cioè possano contribuire alla caduta o alla tenuta del governo in carica, me ne infischio. Anni e anni di storia repubblicana dovrebbero aver insegnato che i governi nascono e muoiono in parlamento: con o senza manovre di palazzo, con o senza spallate, con o senza bizantinismi più o meno decifrabili, ma sempre in parlamento, e questa volta non sarà diversa dalle altre.