Posts Tagged ‘Confessioni’

Chiosa alle letture di Rousseau

Friday, June 23rd, 2006

Jean-Jacques Rousseau ritratto da Quentin Latour, tratto da www2.ac-lyon.frLo confesso, sto leggendo Le Confessioni di Rousseau. Mi capita spesso di dedicare alla lettura di qualche classico le pause vacanziere che il vivere concitato e velocista dei nostri tempi così di rado concede. È questo un modo per mettere in pratica quella mia onesta e proba tendenza alla lentezza, alla pigrizia, all’ozio e alla perdita di tempo che troppo spesso rimane allo stadio di mera intenzione. Sì, perché i classici differiscono dall’orrenda letteratura cosiddetta di consumo soprattutto dal punto di vista tachigrafico: prova un po’, o fugace lettore, a leggere Moby Dick a sessanta pagine all’ora: ti ritroverai in testa una tal melma di scene di caccia al capodoglio, brani di cetologia, sermoni e dialoghi marinareschi da uscirne completamente rintronato.

Ebbene, avevo appena intrapreso la placida lettura delle Confessioni roussoviane, quand’ecco che tra i margini della pagina prese forma un pensiero che pareva scritto apposta per me, il lettore:
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L’incanto di pagina 49

Friday, December 2nd, 2005

Immagine tratta da home.earthlink.net/~cashinbook/pages/page-49.jpgNon potrebbe la vita essere tutta un sogno? In termini più precisi: c’è un criterio sicuro per distinguere il sogno dalla realtà, il fantasma dall’oggetto reale? [A.Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione, pag. 49]

Ordunque lei mi chiede, egregio professor Schopenhauer, se non sia possibile che la vita tutta sia sogno. Se cioè l’uomo sia in grado di distinguere ciò che egli rappresenta alla propria coscienza in istato di veglia da ciò che gli appare quasi fantasmaticamente durante il riposo notturno. La domanda non è banale e richiede una risposta articolata e fondata su documenti di sicuro prestigio e autorità.

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