Posts Tagged ‘dialoghi’

Dialogo di un libro col suo scrivano

Tuesday, May 2nd, 2006

Scrivano. Tratto da www2.comune.roma.it– Salve, scrivano.
– Odo una voce.
– Non mi riconosci?
– Eppure mi sembra di essere solo in questa stanza.
– Sono il libro, scrivano. Il libro che stai trascrivendo.
– Insiste. Dev’essere una burla. Esca allo scoperto chi si sta facendo beffe di me!
– E da dove ti aspetti che esca costui? La stanza è piccola e bene illuminata e non ci sono anfratti o asperità bastanti per celare persone.
– Eppure sento una voce, la tua voce, burlone… esci allo scoperto!
– Può uscire allo scoperto solo chi si trova al coperto, scrivano, e a costo di ripetermi – cosa che odio – ti faccio notare ancora una volta che in questa stanza non ci sono ricettacoli e nascondigli.
– Dannazione! Sto forse impazzendo? Sento una voce, ma non so di dove venga. Ho cercato ovunque: dietro le tende, sotto la scrivania, sotto il tappeto! ma non ho trovato persone, né fantasmi, né apparecchi per la riproduzione di suoni registrati.
– Eppure questa voce ti parla, nevvero? E ti parla a tono, anche, rispondendo alle tue domande e ponendone altre di conseguenza. Non credi che questo sia un po’ troppo per un attacco di demenza o per un registratore?
– E se non sto impazzendo, da dove può giungere questa voce? e a chi appartiene? Non fa parte delle voci familiari, delle quali riconosco all’impronta il tono, il timbro, le inflessioni, i piccoli difetti di pronuncia. Questa è una voce straniera, una voce che mai ho udito.
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Dialogo di un libro col suo lettore

Thursday, March 16th, 2006

Trialogo, tratto da www.infed.org– Salve lettore.
– Tu parli?
– Certo che parlo, perché ti stupisci? Mi stupisco fors’io del tuo parlare?
– Che un essere umano parli, invero, non fa meraviglia. Se si escludono i muti, gli afasici e i dementi, gli uomini si differenziano dagli altri animali per la capacità di parlare.
– Ti sembro forse un animale?
– No, in verità.
– E di che ti stupisci, allora? Se la capacità di riprodurre l’effabile con suoni articolati distingue l’uomo dagli altri animali, ciò non esclude che altri enti, non uomini e non animali, godano di analoga proprietà, ne convieni?
– Ne convengo.
– E dunque non dovrebbe farti meraviglia che un libro – che con tutta evidenza non è uomo e non è animale – parli.
– Dunque tu parli…
– Devo dire che non ti trovo particolarmente versato nell’arte di conversare, lettore: che io parli è un fatto, e non mi sembra argomento di particolare interesse.
– Noto una punta di sarcasmo nelle tue parole.
– Non mi dire…
– Cerca di capire, invece di prenderti gioco di me: ho avuto molti libri per le mani in vita mia, e mai hanno proferito parola o intavolato discussioni. Non posso dire che tacciano, questo no, ma non emettono suoni. I loro discorsi sono silenziosi e arrivano alla mente passando per gli occhi, non per le orecchie.
– Eppure io parlo.
– Questo è vero.
– Già…
– …
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