Posts Tagged ‘mi ricordo’

Due cose

Saturday, June 17th, 2006

Prima cosa. Sono attualmente dislocato in una amena località marittima, dove mi tratterrò fino alla fine della prossima settimana. Essendo qui dotato di una connessione GPRS del tipo “a manovella”, che va e viene a suo piacimento, può darsi che nei prossimi giorni non sarò molto presente in rete.

Seconda cosa. Oggi il laborioso e perecchiano melpunk ha messo in linea un mio mi ricordo nell’apposito blog.

Tre cose

Saturday, June 3rd, 2006

Sarà la primavera, o forse l’estate adveniente, chissà, fatto sta che in questi giorni capitano parecchie cose. Allora, andiamo con ordine.

I monologhi della varechinaPrimo: sono nati i monologhi della varechina, rivista di sole donne per non sole donne (credo). La varechina è ospitata su Vibrisse, che come tutti sanno è gestita da un signore che a un primo sommario esame sembrerebbe non essere donna, però si vede che gli piacciono le donne, se ospita la varechina. A tutte queste donne dedico ben volentieri un pensierino di Giorgio Manganelli, che con le donne aveva un rapporto mica tanto tranquillo:

Bisogna arrivare a parlare di cultura come si parla di figa: diciamolo chiaro, se la cultura, se il pensare, non è vitale, se non impegna proprio le viscere (e non metaforicamente, perché il pensare è cosa totale come il morire, è un “fatto”, un vero e tangibile oggetto), se non ha anche addosso qualcosa di sporco, di fastidioso, di disgustoso, come è di tutto ciò che appartiene ai visceri, se non è tutto questo, non è che vizio, o malattia, o addobbo: cose di cui è bene o anche necessario e onesto liberarsi (spogliarsi) totalmente. [scritto da Giorgio Manganelli il 25 ottobre 1952 nei suoi quaderni di “Appunti critici”. Ora in “Riga 25”, Marcos y Marcos, Milano 2006, pag. 76]

Georges Perec, Mi ricordoSecondo: Georges Perec – immenso scrittore ebreo francese che quest’anno compirebbe settant’anni, se non avesse avuto la malaugurata idea di mollarci qui anni fa – è il protagonista implicito di un nuovo blog ispirato al suo celebre Je me souviens, che per noi italici sarebbe Mi ricordo. Ulteriori dettagli chez melpunk, ideatore dell’iniziativa. A melpunk, a tutti i perecchiani sparsi per la vasta rete, e soprattutto a Georges Perec, dedico questa frase di Georges Perec, tratta dal suo W o il ricordo dell’infanzia. I loro di cui parla Perec sono i suoi genitori, ma a me piace pensare che possano essere anche i suoi lettori postumi, ovvero noi:

Scrivo: scrivo perché abbiamo vissuto insieme, perché sono stato uno di loro, ombra tra le ombre, corpo vicino ai loro corpi; scrivo perché hanno lasciato in me un’impronta indelebile e la scrittura ne è la traccia: il loro ricordo muore nella scrittura; la scrittura è il ricordo della loro morte e l’affermazione della mia vita.

Collezione di sabbia, il blog di kalle b.Terzo: kalle b. ha aperto un blog, non so se in seguito al mio invito nei commenti di qualche post fa o meno. In ogni caso io sono molto contento che l’abbia aperto. Si intitola collezione di sabbia, che è un titolo decisamente e dichiaratamente calviniano. A kalle e a tutti i lettori di letturalenta dedico l’incipit del primo post di kalle, un inno alla copia molto promettente:

In un modo o nell’altro, immagino, siamo tutti collezionisti di qualcosa. Dipende dal significato che diamo al termine. Io, ad esempio, in quanto lettore, colleziono testi, vale a dire file di parole e concatenazioni di lettere. Questo blog si propone di raccogliere testi, parole e lettere (immagini, piu’ raramente) come fossero sabbia.

Non credo ci sia poi tutta questa differenza. L’analogia e’ vagamente democritea e totalmente, goffamente, e spudoratamente ripresa da Italo Calvino, come del resto il nome di questo blog. Del resto, una collezione di immagini e testi -perlopiu’ antichi, tra l’altro- non potra’ essere altro che un inno alla duplicazione ed alla copia. E dunque meglio cominciare a rubare da subito.

BUONA LETTURA!