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Replica di Roberto Casati

Saturday, December 10th, 2005

Mi accorgo solo adesso che due giorni fa Roberto Casati ha commentato il post Perché mai dovrei correre alla fermata dell’autobus, che i fedeli lettori ricorderanno dedicato alla disputa fra lo stesso Casati e Claudio Magris sulla velocità dei tempi moderni apparsa sul Domenicale del Sole 24 Ore lo scorso 20 novembre. Trattandosi di precisazione alle critiche che gli ho mosso, mi sembra doveroso dare alla replica la stessa visibilità del post. Ecco il commento di Roberto Casati:

«La velocità fisica era nella mia risposta a Magris una metafora di ogni tipo di velocità, compresa quella percepita. Si puo’ variare l’esempio con lo stesso risultato: accelerate (anche non fisicamente), e avrete l’impressione che gli altri siano più lenti.
Cio’ detto, la definizione di ‘filosofia’ che preferisco (data da John Campbell di Oxford) è la seguente: ‘philosophy is thinking in slow motion’. Questo per dire che non è necessario immaginare una linea netta tra lentisti e velocisti.
Molto cordialmente»

Perché mai dovrei correre alla fermata dell’autobus?

Thursday, November 24th, 2005

Boccioni: Elasticità, 1912Domenica scorsa la lentezza ha occupato l’intera prima pagina di Domenica, forse più noto come "il domenicale", supplemento culturale del quotidiano Il Sole 24 Ore. A un articolo di chiara ispirazione lentista a firma Claudio Magris – germanista e scrittore – ha risposto il velocista Roberto Casati – filosofo del linguaggio. Botta e risposta qui (pdf, 116KB).

La botta di Magris è una tranquilla riflessione sulla velocità della vita osservata dal punto di vista di un soggetto vivente, pensante e riflettente, ma immobile. Tipo specchio da parete, per capirsi. La risposta di Casati, con subdolo artifizio retorico, mette in movimento il soggetto, tramutandolo da specchio a telecamera mobile. Magris s’interroga sugli effetti psicologici della velocità sui comuni mortali; Casati risponde con una lezione di relatività generale. Magris parla di una velocità subìta dall’uomo; Casati travisa completamente il tema e parla della velocità dell’uomo. Insomma, per farla breve, Magris invita Casati a pranzo e Casati va a farsi un giro per negozi, quel distratto d’un Casati.

A un certo punto dell’articolo di Magris si legge:

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