[Ricevo e volentieri rilancio la notizia di questo progetto di scrittura collettiva]
Il tema è un luogo, la narrazione un viaggio
Da un’idea del Centro Studi Opìfice, in collaborazione con EggS, Lankelot.eu e Anonima Scrittori, nasce ALBUM EUROPA, un progetto di scrittura collettiva che attraversa il vecchio continente e che da viaggio diventa racconto.
Aspettare i binari fremere, i motori accendersi, il muso dell’aereo alzarsi e per un momento sentirsi schiacciare sulla terra per poi volare. La faccia oltre il finestrino, la bocca aperta e gli occhi spalancati per far entrare tutto per la prima volta, odori suoni, sapori, lingue, paesaggi che scorrono impastati nel vento.
E ritornare.
Il muso dell’aereo verso terra, dall’alto la prospettiva mai vista della tua città, scendere dal treno, i binari ancora caldi, e non notare nulla di diverso tranne un vago sentore che qualcosa sia cambiato. Sarà qualcosa che ancora non riesci a vedere, ma che una volta o l’altra vorrai raccontare.
Un foglio bianco, la penna, una partenza e un arrivo.
Un album di immagini che prende forma, diventano storie che si intrecciano.
Un album di racconti, ALBUM Europa.
INDICAZIONI TECNICHE
Il progetto si divide in due fasi:
1) Le tratte
Si sceglie una tratta all’interno dell’Europa geografica e un mezzo per percorrere la tratta. Esempio: Roma-Madrid (treno), Parigi-Mosca (macchina), Belgrado-Oslo (aereo), Vienna-Amsterdam (motocicletta). Si deve produrre un testo lungo, breve o brevissimo che narri la tratta scelta oppure i sapori, gli odori, le genti incontrate.
C’è un luogo di partenza e un luogo di arrivo. C’è un mezzo che ci permette di arrivare a destinazione. C’è il racconto che sarà un’immagine, la nostra immagine.
Scadenza invio materiale 31 Gennaio 2007 a racconti@opifice.it
2) La trama
Dopo aver raccolto e letto i brani pervenuti entro il 31 Gennaio 2007, la seconda fase del progetto prevede la stesura dei brani di raccordo che uniranno le narrazioni della prima fase. Si arriverà ad unire e snodare tutte le narrazioni così che emerga una sola storia: ALBUM Europa.
Per informazioni: www.opifice.it – redazione@opifice.it
ottimo e prezioso!!!!
Bella storia, complimenti!
DC
La ricomposizione temporale della narrazione.
di LAURA TUSSI
Le potenzialit� del racconto autobiografico come dimensione pratica e temporale nell�esperienza di armonizzazione e coerentizzazione dei tempi di vita delle storie esistenziali, descrive e interiorizza connessioni logiche e causali tra episodi, eventi e trame narrative, nella costruzione di intrecci esistenziali con trasformazioni ed alternanze individuabili nel soggetto narrante, nel ruolo centrale della correlazione tra intreccio e personaggio, che definisce l�identit� narrativa del soggetto espositore, raccontata e l�identit� della storia che determina l�identit� del personaggio. La correlazione fra intreccio e personaggio permette l�individuazione del momento apicale di una dialettica interna al ruolo del narratore costituendo un�identit� autobiografica dove il tempo della narrazione coincide con quello della ricomposizione. L�autobiografo trae la personale caratterizzazione specifica dall�unit� della sua vita secondo una linea di concordanza come totalit� temporale che durante la linea di discordanza � minacciata dall�effetto perturbatore e dirompente degli eventi imprevisti di cui � costellata. La sintesi discordante e concordante obbedisce ad una necessit� retroattiva della contingenza dell�evento su cui si connette e si modula l�identit� del narratore. La rappresentazione della realt� del racconto autobiografico in forma esplicativa e narrativa presenta aspetti semantici e permette di accostarsi al soggetto della storia di vita e alla nozione di identit� narrativa, nella possibilit� di comprensione e decodificabilit� degli eventi nella duplice valenza temporale e semantica, garantendo una continuit� alla sequenza temporale tramite un processo di ristrutturazione semantica. La duplice valenza, temporale e semantica rielabora nel corso della narrazione il rapporto tra i molteplici tempi attraversati dal soggetto. L�atto del narrare e il racconto della molteplicit� temporale di eventi ed episodi in tempi diversi, ricerca un ordine cronologico, permettendo di attribuire senso e significato ai vissuti, in modalit� soggettive e individuali. L�incontro tra tempi oggettivi e soggettivi, attraverso un costante procedimento di risignificazione, avanza la narrazione su un duplice registro temporale e semantico nel gioco dialettico fra differenti tempi riconosciuti nel racconto autobiografico. La narrazione della propria vicenda esistenziale non � solo tentativo di ricostruire il personale disegno autobiografico, tramite un ossessivo recupero di ricordi e frammenti, in nome di un�esaustivit� del racconto, ma anche considerando la qualit� del rapporto che il soggetto intrattiene con il proprio tempo. Il racconto della propria storia di vita, lontano da logiche efficientistiche, viene proposto come momento qualitativamente unico e singolare di riedizione di significato nei momenti apicali dell�esistenza, relativamente ai propri ritmi metabletici di cambiamento e di evoluzione nel riconoscere appartenenze, tramite l�individuazione di sviluppi qualitativi verso cui progettarsi. Il tempo della narrazione risulta dunque momento della ricomposizione, non dei frammenti, per raggiungere la completezza, ma riabilitare il soggetto intrinsecamente storico, perch� si ritrovi in un tempo originario, in svolte e ritmi pi� significativi a livello esistenziale nella ricerca di unit� e appartenenza. La narrazione tramite l�attuazione della reversibilit� semantica della personale storia di vita nella pratica di riappropriazione di un disegno autobiografico di nessi, legami e intuizioni oltre il flusso temporale lineare, si presenta in connessione causale.
LAURA TUSSI