Un amico mi avvisa, e volentieri comunico, che in aprile ci saranno ben due presentazioni napoletane per Dalla vita di un fauno di Arno Schmidt, Lavieri editore, in uscita in questi giorni.
1 aprile 2006, Napoli a Castel dell’Ovo, ore 10.30: Galassia Gutenberg. Presentazione della «Collana Arno»: Dalla vita di un fauno e Prove tecniche di romanzo storico letti da Marco Palasciano. Interverranno Carlo Rescigno, Domenico Pinto e Daniele Ventre.
20 aprile 2006, Napoli ore 18: «Il pomeriggio di un fauno». Presentazione del romanzo Dalla vita di un fauno presso il Goethe-Institut. Relatori: Giancarlo Alfano, Gabriele Frasca, Domenico Pinto. Marco Palasciano leggerà brani del libro. Altre informazioni sul sito del Goethe-Institut.
Per chi come me sa poco o nulla di uno dei più importanti autori tedeschi del secolo scorso, Lavieri ha creato una sezione dedicata ad Arno Schmidt, completa di cronologia, bibliografia, foto e link ad altri siti sull’autore.
Sondaggino: qualcuno dei lentisti conosce già Arno Schmidt?
Appoggio il sondaggino. La mia risposta si evince facilmente dal post, comunque la metto volentieri in chiaro: no.
Aggiungo che la bella pagina di presentazione sul sito di Lavieri mi ha messo voglia di conoscerlo, ‘sto crucco: uno che scrive un’opera di 1300 e passa pagine in formato A3 è interessante a prescindere.
Tra gli ignoranti, emerito letturalenta, metti anche me.
Bart
miku, no! altre domande?
Ehm… no: potete andare. ;-)
Qualche fotina della presentazione: http://www.lavieri.it/arno/novita.htm
:-) Ehm, per la fretta (!) qualcuno si è scordato di dire che il 20 aprile ci sarò anch’io io io al Goethe-Institut!, per declamare Schmidt al gentil pubblico. Sono un consunto rapsodo, sapete?
…
Aggiunto, come da annuncio sul sito di Lavieri.
Grazie. Intanto la consunzione della mia rapsodia è giunta all’estremo, sì che di me nulla rimane, o un fioco raptus vitae semiinane. Ma con l’ultimo fiato, prima d’estinguermi, reciterò l’alta lectura Schmidtis, per onorare chi mi onorò di quest’ultima occasione rapsodica, per poi passare, prosciugato il vaso, dall’occasio all’occaso. Eheu, qualis cygnus pereo!