1. Individuare i 720 lemmi più utilizzati in libri, quotidiani e periodici in lingua italiana.
2. Concentrare in una radura lontana da centri abitati 720 individui residenti in Italia.
3. Microfonare i suddetti individui e collegare i microfoni ad adeguati strumenti di registrazione vocale.
4. Assegnare a ciascun individuo uno dei lemmi di cui al punto 1.
5. Impartire simultaneamente a tutti i 720 l’ordine di pronunciare a voce alta la parola loro assegnata.
6. Ripetere l’esecuzione fino a ottenere una registrazione di qualità ragionevole.
7. Fare ascoltare la registrazione a un campione rappresentativo della popolazione italiana, q.b. a produrre un elaborato che contenga almeno i seguenti elementi:
a. Descrizione della percezione uditiva, ovvero se il brano è parso suono, rumore, voce, musica o altro.
b. Descrizione delle impressioni o emozioni suscitate dall’ascolto, quali ad esempio terrore, sgomento, felicità, sorpresa, ecc.
c. Esposizione dei significati e dei concetti individuati dall’ascoltatore.
d. Un commento libero.
8. Raccogliere gli elaborati prodotti al punto 7 in un volume intitolato Il silenzio come limite estremo della parola.
a) le 720 cavie vanno raccolte tra volontari oppure c’è una preselezione guidata da effettuarsi nell’ambito dei propri nemici personali?
b) i soggetti selezionati dovranno presentarsi già mangiati o verranno alimentati sul posto?
b bis) nella seconda ipotesi, a chi tocca portare le birre?
c) i microfoni debbono essere restituiti o si possono conservare come ricordo della performance?
d) chi controlla che la parola assegnata venga pronunciata correttamente?
per il resto, è tutto claro
a) ci sarà una selezione incentivata per mezzo di sfiziosissimi benefit.
b) essendo lettori, s’accontenteranno del nutrimento spirituale che la lettura (sia pure monolemmatica) procurerà loro.
b bis) la birra è a carico degli sponsor.
c) vedi risposta al punto a)
d) la registrazione a 720 piste e il software di riconoscimento vocale dovrebbero garantire risultati accurati.
(ah, dimenticavo, tu sei il n.219 e dovrai dire “mastella”)
ok, allora m’alleno
Totti e Gattuso che ordinano gelati per 4000 persone che gridano Life is now, non ti bastano?
p.s. posso essere io a dire culo?
Mauro, l’esperimento da te citato, pur lodevolissimo, è limitato dal fatto che i 4000 pronunciano simultaneamente le stesse parole, un po’ come succede nei cori da stadio o nei cori punto ebbasta. Qui invece vogliamo riprodurre artificialmente un caso di paroliberismo alluvionale, diciamo così. “Culo” è il lemma n.37: te l’ho riservato.
nei luoghi (viaggi) comuni poca è la strada che si può fare. Petrarca era parco. Però: “Voi ch’ascoltate in rime../ (Petrarca)O voi che per la via passate,..(Dante)O voi che siete i piccioletta barca….(Dante)E voi, amanti, priego ch’ascoltiate.. (boccaccio)O voi che siete voce nel diserto.. (Cino)Vui che pianzette perchè amor s’adiri(Giovanni Quirini)Insomma che -Il Suono…Sospiri -“et quasi in ogni valle/rimbombi il suon de’ miei gravi sospiri” Altra variante e finisco, “ch’al suon non d’altra squilla,/ma di sospir’ mi fa destar sovente,…
Bella questa silloge di voci, suoni e rimbombi poetici.
posso salutare michele? ciao, michele [si allontana schiarendosi la voce e, tutta compresa nel ruolo di fine-dicitrice, pronuncia il suo mantra “mastella, mastella, mas..” ecc ecc]
posso salutare gabryella? Grazie, e grazie del saluto “al volo”!
ciao posso salutare gabryella che saluta michele? Questo esperimento mi intriga. Dimmi se hai bisogno di una tecnica del suono (io sono suonata)
ciao