Bevi alla stessa coppa vita, e morte

William ShakespeareTempo fa nel newsgroup it.cultura.libri allignava uno spirito raro, in tutti i sensi. Postava con diversi pseudonimi, come carlo andrea o severino cimitero, e ogni sua frase era un concentrato di splendida ironia e di alta cultura. Oggi maria strofa mi ha mandato due suoi sonetti.

Cioè, diciamola tutta: i sonetti sono di Shakespeare e il carlandrea si è limitato a tradurli, però dire si è limitato, visto il risultato, mi sembra limitativo. Ovunque tu sia, o severino (spero proprio non al cimitero), ti possa raggiungere il mio augurio di buona vita.

I
Belle creature danno al mondo i figli
sì che quel fiore di bellezza duri:
quando saran gualciti i loro gigli,
ne fioriranno ancora eredi puri.

Tu no, non curi al tuo sguardo di brace
nutri la fiamma di propria sostanza
oscuri ogni chiarezza, togli pace,
fai carestia là dov’era abbondanza.

La tua bellezza fulgida, l’orgoglio
che primavera annuncia e porta gaio,
fiorisce e muore in un solo germoglio
paga il suo dolce pegno a te, usuraio.

Sii generosa al mondo, o ridi forte:
bevi alla stessa coppa vita, e morte.

II
Quaranta inverni al tuo bell’incarnato
in guerra di trincea daran l’assedio
sarà il tuo manto, fiero ed invidiato,
lacera veste, senza più rimedio.

Ti chiederanno dov’è lo splendore,
dove il tesoro dei giorni migliori:
togli lo sguardo, spento d’ogni ardore,
non far che la vergogna ti divori.

Sii prodiga di te, rendi la pura
bellezza del sembiante ad un erede:
sarà il tuo pegno, pagherà l’usura,
questa salvezza un figlio ti concede.

Rinasci in lui, sconfiggi il tuo declino:
scalda il tuo sangue al sangue di un bambino.

12 Responses to “Bevi alla stessa coppa vita, e morte”

  1. gabryella says:

    m’associo all’auspicio – aggiungo un grazie al tenero traduttore, uno al solerte evidenziatore e, infine, un grazie a te

  2. Il viandante telematico che visitasse oggi it.cultura.libri troverebbe, invece, postatori del calibro di Orso Grizzly: vedi il suo post del 31 maggio intitolato “Leggere le mie poesie non costa niente”, con il sg testo: “Ciao,
    perché acquistare un libro di poesie, quando puoi averne uno gratis ??
    Leggete le mie poesie, cercate Drago_Celeste su Google ( e se vorrete
    lasciarmi un commento, sarà cosa gradita !! )”

    Paolo Beneforti, altro membro storico di icl gli ha risposto: “non hai capito: sei te che mi devi pagare, per leggerle”.

    Quanto a Maria Strofa, che membro! (di icl):- )

  3. letturalenta says:

    Prego, gabryella. Eh, Lucio, non ci sono più i membri di una volta!

  4. Effe says:

    Beneforti: impagabile!

  5. che bravo che è carlo andrea, e che peccato che non lo si legge più! grazie a luca e a maria per aver segnalato queste splendide traduzioni.

  6. letturalenta says:

    Paghiamolo! Battute come quella sono memi.

    Bravissimo il carlandrea, Sergio, e sai mai che la maria – con le sue doti di talent-hunter – non riesca a riesumarlo in qualche modo.

  7. Henry Newbolt says:

    WOW!

  8. letturalenta says:

    maddai, addirittura il Newbolt! Questo post dev’essere magico.

  9. Henry Newbolt says:

    Grazie a quella portinaia perfetta di Maria Strofa, anche se ormai la mia lettura è così lenta da essere praticamente nonlettura.

  10. maria strofa says:

    Newbolt, ma che piacere rileggerti. Mi scappa un’esortazione storica :)

    Non al tuo indirizzo ovviamente :)

  11. letturalenta says:

    Visto che la Maria fa la timida, rimedio io: Ma vaffanculo, Tassinari, va’!
    Newbolt! Fai bene a non leggere: son fior di palanche risparmiate!

  12. henry newbolt says:

    “Com’è verde il mio conto in banca”

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