Dicevo appunto, appena un post fa, che una memoria selettiva, che ricorda i campi di sterminio dimenticando l’antisemitismo che li ha resi possibili, è una memoria poco efficace. Una prova indiretta di questo dato di fatto la stanno dando in questi giorni parecchi “intellettuali” di sinistra che sostengono il boicottaggio della Fiera del libro di Torino, rea di aver invitato Israele come paese ospite.
Questi intellettuali considerano Israele uno stato-canaglia, unico responsabile delle sofferenze dei palestinesi, e così facendo riproducono, senza sforzi apparenti né alcun barlume di consapevolezza, uno degli stereotipi antisemiti più duri a morire, quello che assegna agli ebrei il ruolo di carnefici: da uccisori di Cristo e dei bambini cristiani a sterminatori dei palestinesi.
Inutile ricordare a costoro che paragonare la condizione dei palestinesi a qualcosa di anche solo lontanamente simile alla Shoah è un’aberrazione. Inutile ricordare che da sessant’anni a questa parte Israele deve difendersi quotidianamente da attacchi militari e terroristici; inutile sottolineare che Gaza è amministrata da una classe dirigente sorda a qualsivoglia tentativo di dialogo. Niente da fare: colpa di Israele.
E così l’intellettuale Gianni Vattimo se ne esce tranquillamente con sconcezze come questa:
Chi boicotta non vuole affatto impedire agli scrittori israeliani di parlare ed essere ascoltati. Non vuole che essi vengano come rappresentanti ufficiali di uno Stato che celebra i suoi sessant’anni di vita festeggiando l’anniversario con il blocco di Gaza, la riduzione dei palestinesi in una miriade di zone isolate le une dalle altre (per le quali si è giustamente adoperato il termine di bantustan nel triste ricordo dell’apartheid sudafricana), una politica di continua espansione delle colonie che può solo comprendersi come un vero e proprio processo di pulizia etnica.
Apartheid, imperialismo, pulizia etnica, ecco le nuove colpe dei perfidi giudei secondo Vattimo. Il quale certamente non accuserà l’Egitto di apartheid per aver costruito un muro al confine con la striscia di Gaza; né diversi paesi arabi di pulizia etnica per aver espulso ottocentomila ebrei dopo il 1948. Che diamine, è antisionista, lui, mica antisemita!
Chissà se Vattimo o i vari comunisti italiani che gridano al boicottaggio di Israele hanno letto L’antisemitismo a sinistra, di Gadi Luzzatto Voghera. Temo di no, ma dovrebbero farlo. Sarebbe almeno un tentativo di prendere coscienza di un problema che esiste da parecchio tempo e che purtroppo non accenna a ridimensionarsi.
E chissà cosa faranno Vattimo e soci quando le loro minacce cadranno giustamente nel vuoto, e gli scrittori israeliani porteranno a Torino i loro libri, le loro idee, la cultura del loro paese. Boicotteranno anche i libri? Inciteranno le folle a bruciarli in piazza?
Con Gadi ho diviso il banco in prima Liceo. Bello sapere, 30 anni dopo, di avere ancora molte idee in comune.
caro letturalenta
ti ringrazio molto per questo scritto che lega con efficacia la vicenda di torino, l’antisemitirmo interiore (ed esteriore) della cultura estremistica di sinistra e l’importante e chierificatore libro di luzzatto voghera
mi sono permesso di copiare integralmente il tuo post in uno mio dedicato al tema.
se non fossi d’accordo e preferissi solo un link ti prego di dirmelo e provvederò
a rileggerti
il mio post è qui:
http://amalteo.splinder.com/post/15772580/Fiera+del+libro+di+Torino%3A+naz
Mauro, proprio vero che il mondo è piccolo.
Amalteo, va bene così e grazie per l’attenzione.
Linkato
Grazie delle belle parole, amici, e … perbacco Mauro! Più che il mondo, è la rete che è piccola. Condividiamo ancora idee…
Ciao Palmi’! sono commosso: da un lettore di fantascienza pulp come te non mi aspettavo cotanta attenzione!
Ciao Gadi, hai ragione, la rete è piccola, anche se sembra sconfinata. Il tuo libro dovrebbe circolare il più possibile, anche se a giudicare dalle porcherie che si leggono su fogli e siti di sinistra in questi giorni, temo che sradicare l’antisemitismo da certi cuori sia un’impresa disperata. Passano gli anni, ma siamo sempre lì, con i Vattimo a deprecare l’esistenza di Israele e i “comunisti” a fare il filo ai partiti di Dio. Roba da manicomio.
Gadi… spero che il nostro ospite si travesta da Raffaella Carrà (cosa che negli ambienti bene informati si mormora da tempo) e ti passi la mia mail.
un abbraccio
p.s. grazie Raffa :-)
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