Ciao Carlo

Carlo Berselli non c’è più. Era una persona straordinaria, un uomo generosissimo, eccessivo in tutti i sentimenti, come solo i grandi sanno essere. Spero che nel luogo in cui andrà a stabilirsi ci sia una biblioteca sconfinata, aperta notte e giorno. Ci rivediamo là, Maria Strofa.

La figlia Serena lo ricorda così.

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25 Responses to “Ciao Carlo”

  1. zop says:

    sigh… :(

  2. Ho ricordato quando ci siamo conosciuti a Milano. Ti ricordi?, la chiamavo la mia regina.

    Bart

  3. linnio says:

    Ciao, Luca.
    l’avevamo conosciuto dai tempi di icl ed i suoi post erano sempre colti ed ironici. Passava amabilmente dall’incazzatura al riso in poche righe; non conosceva la banalità o il dejà lu, era sempre un sfavillare di humour ed intelligenza.
    che gli sia lieve la terra.
    linnio

  4. dorry says:

    sono appena tornato dal funerale di carlo
    se non fosse stato che era “morto” non sarebbe stato nemmeno tanto triste
    gli amici e i compagni di liceo ( questi ultimi sempre legatissimi) hanno tenuto un tono di umore adatto alla sua personalità e cioè
    di avèrs talentoso (arvès = rovescio).
    e abbiamo tutti preferito ricordarlo per le sue passioni, originalità e valenze.

    i parenti l’attuale morosa, la figlia , la madre, la prima moglie erano naturalmente distrutti e mi sono sentito stretto nel loro dolore e poi … è anche il mio
    la figlia ha letto le righe di cui sopra nel pronas del cimitero

    solo in quel momento ci siamo resi conto che carlo non c’era più davvero
    e le lacrime sono scese copiose e senza imbarazzo
    ci mancherai moltissimo — :=((((
    ciao dorry

  5. dorry says:

    scusate alcune correzioni

    sono appena tornato dal funerale di carlo
    se non fosse stato che era “morto” non sarebbe stato nemmeno tanto triste
    gli amici e i compagni di liceo ( questi ultimi sempre legatissimi) hanno tenuto un tono di umore adatto alla sua personalità e cioè
    di avèrs talentoso (arvès = rovescio).
    e abbiamo tutti preferito ricordarlo per le sue passioni, le sue “follie” , le sue originalità e valenze.

    i parenti l’attuale morosa, la figlia , la madre, la prima moglie erano naturalmente distrutti e mi sono sentito stretto nel loro dolore e che poi … è anche il mio e degli amici che più lo conoscevano più intimamente.
    sapevano cose l’uno dell’altro che nessun altro conosceva e che andranno “perse come le lacrime nella pioggia”

    la figlia ha letto le righe di cui sopra nel pronas del cimitero e appunto anche le parole del finale di Blad runner ..

    solo in quel momento ci siamo resi conto che carlo non c’era più davvero
    e le lacrime sono scese copiose e senza imbarazzo
    ci mancherai moltissimo — :=((((
    ciao dorry

  6. Damiano Zerneri says:

    Una notizia terribile. Terribile

  7. letturalenta says:

    Sì, ragazzi, una cosa davvero terribile. Dorry, cazzarola, dammi un nome e cognome (lucatassa @ gmail.com). Ero lì, e vorrei sapere qualcosa di tutti quelli che c’erano, almeno il nome. Linnio, Bart, grazie del ricordo. Scrivete anche alla figlia Serena, se potete: audrey-88 @ hotmail.it. Zop, vale anche per te, e non essere triste: maria strofa è viva e lotta insieme a noi :-)

  8. Luca, il mio ricordo di Maria Strofa è fissato per sempre qui:
    http://www.bartolomeodimonaco.it/online/?p=1303#more-1303

  9. Conte Nebbia says:

    Caro Luca, ieri son tornato a casa con l’eco delle nostre chiacchiere che mi cullava: ancora sento l’aneddottica gentile di Serena, ancora m’incanto per l’affettuosa ospitalità di Tiziana, ed ancor mi piego sotto al tavolo pensando alla “mantovana della figa” (copyright: Donna Alba Sacchi, Mater Mariae Strofae). Credo, mio nuovo amico, che abbiam reso omaggio a Carlo nel migliore dei modi: unendo in un unico abbraccio la sincera commozione alle risate.

  10. anche noi “I Libri In Testa” abbiamo reso un piccolo omaggio a MariaStrofa con l’immagine di un libro che sfoglia le sue pagine nel cielo.
    E’ vero che molto di quello che ha scritto e inventato monsieur Berselli è già disponibile in rete, sul suo blog e sui newsgroup, ma sarebbe bello se chi ha accesso ai materiali mettesse su un piccolo sito-memorial e magari curasse una voce su wikipedia o una piccola antologia su lulu.com

  11. letturalenta says:

    Bart, ho girato il link a Serena, grazie.

    Conte reverendissimo (sic!), sto rientrando pian piano nella realtà, secondo la mia natura lenta. Hai ragione, abbiamo ricordato Carlo con un tocco di irriverenza affettuosa che, sono sicuro, lui avrebbe apprezzato. La ‘mantovana della figa’ *deve* diventare un mantra della rete. A te!

    Ciao Federico, e grazie del ricordo. Qualcosa si farà sicuramente, e tutte le idee e le proposte sono benvenute.

  12. CalMa says:

    Serena ha lasciato un commento al post con cui l’ho voluto ricordare.
    Ecco, ho pensato, è proprio sua figlia spiccicata.
    E mi conforta, ché ancora sono rintronato.

  13. Gaja says:

    Non c’ero – fisicamente -, ieri, ma quello che ha scritto Conte Nebbia conferma l’impressione che ho avuto al telefono parlando con Luca: Carlo è stato ricordato nel modo migliore che potesse esistere. La commozione doveva *necessariamente* unirsi alle risate.
    grazie per avermi portato con te, Luca.

  14. Gaja says:

    Mi perdonerete se segnalo questo:
    http://www.sinestetica.net/maria_3
    grazie ancora a Luca.
    grazie a tutti. attraverso le vostre parole mi è sembrato di essere lì con voi.
    vi abbraccio.
    (chiedo ancora scusa a Luca per il link al mio blog).

  15. letturalenta says:

    Nessun problema Gaja, ci mancherebbe.
    Letto il commento, Mauro, e confermo: la somiglianza con il papà Carlo non è soltanto fisica :-)

  16. orsarossa says:

    ciao Carlo.
    ciao Maria Strofa.

    ciao a tutta la Moltitudine che eri.
    e che ancora sei.

    *Orsa

  17. Silvia says:

    Dylan era spesso tra noi.
    Gli animali hanno un sentire speciale.
    E mi fissava coi suoi occhioni grandi. chissà per dirmi cosa.
    Forse voleva solo un biscotto.
    L’averlo sdraiato sotto ai piedi mi ha dato tanto conforto, come l’amore grande che si è respirato in quella casa.
    Grazie a tutti

  18. letturalenta says:

    Ciao Orsa, ciao Lucio, e un abbraccione stretto a te, Silvia.

  19. marusja says:

    Conservo con gelosia e cura un libro che Maria Strofa mi donò: è stato quello: un pacchetto inviato con le Poste Italiane – la sua ansia perché non andasse perduto! – il mio contatto concreto con lei; anche se quel continuo parlarsi, sfottersi, accapigliarsi, adorarsi, in quella stagione dorata di ICL, lasciava capire quanto il virtuale fosse molto più vero e profondo e ricco, e intenso del reale.
    Mi turba e rattrista profondamente questa notizia.
    Con nostalgia.
    e.

  20. letturalenta says:

    Ciao Marusja, che piacere riscovarti qui. (era mica un libro di Cristina Campo? :-))

  21. marusja says:

    Era un’antologia di poeti russi…
    E frequento spesso questo posto, anche se non mi si vede ;-)
    ciao e.

  22. letturalenta says:

    mi sento osservato! :-)

  23. alim bey says:

    Ciao Carlo, ti ho conosciuto su usenet, molto prima dei blog, ci siamo scritti, mi hai mandato un libretto di poesie di Maria Strofa. Sei stato una persona speciale.
    Ho sperato – come tanti, credo – in un tuo scherzo…

  24. letturalenta says:

    Ciao Alim. Ricordo duetti spassosissimi fra te e Carlo su IAT.

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