Ecco, uno azzarda appena un tocco di bonaria ironia sul realismo, e subito arriva la realtà in persona a metterlo in panchina, al grido di «fuori tu, che di realtà non capisci un’ostrega». E ha ragione la realtà, perché io mica lo sapevo che la realtà è in realtà una gigantesca barzelletta.
– Ci sono un italiano, un inglese e un tedesco al bar.
– Sì.
– L’italiano fa: ho candidato Silvio Berlusconi al Nobel per la pace.
– E poi?
– Ecché, c’è bisogno d’altro per ridere?
Se ce ne fosse bisogno, basta chiedere. Fra le motivazioni addotte dal preclaro comitato dei silvioproponenti c’è la «storica firma del trattato di amicizia e di cooperazione con la Libia». E se il lettore ha ancora la forza di leggere fra uno scoppio di risa e l’altro, sappia che l’Università di Sassari propone di conferire la laurea honoris causa in giurisprudenza a Gheddafi.
allora io propongo la laurea honoris casa in glottologia a di pietro!
rilancio con il nobel per la letteratura a Sandro Bondi.
E che ne dite della laurea honoris causa in scienza delle finanze a Visco?
Beh, i sardi propongono da anni Giovanna Mulas, scrittrice sconosciuta al di fuori dell’ambito locale, per il Nobel della letteratura, quindi alla fantasia umana non ci sono limiti. Possiamo proporre una laurea honoris causa in lingua e letteratura italiana all’infausta persona che ha coniato l’orribile termine “respingimenti”?
Bhe, se si pensa che Licio Gelli è stato candidato al premio nobel per la poesia…..