Il rituale ortodosso con la solennità dei suoi gesti, con il calore dei suoi canti, con l’intensa calma passione delle sue icone, è frutto dell’anima russa, di nient’altro che del popolo russo. [Ida Magli]
Questa affermazione di Ida Magli ha la stessa validità storica e lo stesso contenuto di conoscenza di quest’altra:
L’arte di friggere le patate è frutto dell’anima dei fratelli McDonald. [Io]
Con l’unica non trascurabile differenza che mentre io sparo minchiate nel mio privatissimo blog, Ida Magli le spara su un quotidiano a diffusione nazionale.
bellissimo parallelo!!! sto qua che rido da due minuti…. a roma si parlerebbe anche dell’anima de li mortacci de chi scrivi/afferma certe brillantezze….
eh già, a Roma avete un rapporto tutto speciale con l’anima.
Ma poi, dico, il fulcro storico della chiesa ortodossa è Constantinopoli, mica Mosca, quindi il rituale ortodosso è frutto dell’anima turca, casomai :-D
tra l’altro bastava usare il termine “tradizione” – ma capisco che in quel modo suona piuttosto banale
eh no! le patate fritte le hanno inventate i belgi, assieme a sassofono. come facessero a friggere le patate dentro un sax rimane tuttora un mistero :D
E’ comunque curiosa la corrispondenza anima=popolo. Direi quasi un ossimoro…
Mi viene in mente la storia degli orologi a cucù, il ‘rituale’ orario di passerotti cinguettanti o di qualunque altra diavoleria che si affacci puntualmente allo soccar dell’ora. “Con la solennità del suo cucù, il calore del suo canto, con l’intenso appassionante calore della sua casetta appesa alla parete, è frutto dell’anima svizzera, di nient’altro che del popolo svizzero”. Dalla vicina Schwarzwald avrebbero qualcosa da obiettare, ma le (false) credenze, le tradizioni ‘creative’ vanno rispettate…
qui potete trovare uno spaccato della famosa anima russa :-D
http://www.loc.gov/exhibits/empire/