Oggi mi è arrivata una brutta notizia: Mauro Gasparini non c’è più. Chi lo conosceva può trovare qui l’annuncio dato due giorni fa dall’editore di Dammi un bacio.
Tags: Mauro Gasparini
Oggi mi è arrivata una brutta notizia: Mauro Gasparini non c’è più. Chi lo conosceva può trovare qui l’annuncio dato due giorni fa dall’editore di Dammi un bacio.
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Sono . Sono senza parole. Ho conosciuto Mauro ‘solo’ in Rete, e in alcune febbrili e bellissime telefonate, spesso notturne. Un abbraccio ai Suoi, a tutti gli amici che sentiranno la sua mancanza. Cazzo, però !
Ciao Valerio. Sottoscrivo il “cazzo, però!”, anche perché non saprei davvero che altro dire.
era una persona sorridente – il che, in questo mondo, è fatto raro.
la notizia è atroce. per me, una tranvata
(scusa, m,a non riesco ad aggiungere altro)
Ciao Effe, ciao Gabry. Credo che siamo rimasti basiti un po’ tutti. C’è davvero niente da aggiungere.
ditemi tutto quanto ricordate di lui per favore, un giorno le nostre figlie avranno bisogno anche dei vostri ricordi. è tutto così triste ed insensato.
Ricordo una persona buona, Arianna. Piena di entusiasmo e buona. Non l’ho mai conosciuto di persona, ma lo seguivo con piacere in rete, e lui, bontà sua, seguiva me. Qualche anno fa gli feci un’intervista semiseria sul suo primo libro, Il bar sotto il faggio. La puoi leggere qui.
Un’altra volta, quattro anni fa, ho parlato qui di un libro di Gadi Luzzatto Voghera e Mauro si è fatto vivo dicendo che Gadi era stato un suo compagno di banco al liceo. Feci da intermediario (o da Raffaella Carrà, come disse Mauro) e li misi in contatto. Non so se si sono poi incontrati, spero proprio di sì.
Arianna,
hHo conosciuto Mauro, dapprima virtualmente, alcuni anni fa, leggendolo sul suo vecchio blog Polenta e Cammelli (il mio blog era Herzog).
Di quel periodo conservo ancora, come ricordo, Il Bar sotto il Faggio.
Da allora, ogni volta che ho realizzato un’iniziativa online di scrittura mi è sembrato naturale coinvolgere anche Mauro, di cui apprezzavo il talento. L’ho chiamato dapprima per la rivista Sacripante, dove per la prima volta lo abbiamo letto in chiave drammatica con un pezzo che ancora ricordo pressoché a memoria, Dimissioni Respinte. Poi sono venute altre iniziative, dal Litcamp che abbiamo organizzato qui a Torino nel 2007 dove finalmente ci siamo incontrati e abbracciati, a Blog & Nuvole, a Microcenturie nel 2010 ecc. E ogni volta – è questo che intendo sottolineare, con questo elenco – Mauro ha sempre risposto al mio invito con un Sì, sempre così generoso di se stesso. E’ così strano, che questa volta abbia dovuto rispondere di no.
Dopo aver ricevuto la notizia della sua sconmparsa, ho contattato alcune persone che lo apprezzavano. Anche chi lo ha conosciuto solo tra le sue righe ha pianto. E tutti, ma proprio tutti quelli che l’hanno incontrato, per prima cosa hanno pensato, ricordandolo, al suo sorriso. Tutti, me compreso. E’ stata questa l’impronta di sé ha Mauro ha lasciato nelle nostre vite.
Arianna,
ho conosciuto Mauro, dapprima virtualmente, alcuni anni fa, leggendolo sul suo vecchio blog Polenta e Cammelli (il mio blog era Herzog).
Di quel periodo conservo ancora, come ricordo, Il Bar sotto il Faggio.
Da allora, ogni volta che ho realizzato un’iniziativa online di scrittura mi è sembrato naturale coinvolgere anche Mauro, di cui apprezzavo il talento. L’ho chiamato dapprima per la rivista Sacripante, dove per la prima volta lo abbiamo letto in chiave drammatica con un pezzo che ancora ricordo pressoché a memoria, Dimissioni Respinte. Poi sono venute altre iniziative, dal Litcamp che abbiamo organizzato qui a Torino nel 2007 dove finalmente ci siamo incontrati e abbracciati, a Blog & Nuvole, a Microcenturie nel 2010 ecc. E ogni volta – è questo che intendo sottolineare, con questo elenco – Mauro ha sempre risposto al mio invito con un Sì, sempre così generoso di se stesso. E’ così strano, che questa volta abbia dovuto rispondere di no.
Dopo aver ricevuto la notizia della sua sconmparsa, ho contattato alcune persone che lo apprezzavano. Anche chi lo ha conosciuto solo tra le sue righe ha pianto. E tutti, ma proprio tutti quelli che l’hanno incontrato, per prima cosa hanno pensato, ricordandolo, al suo sorriso. Tutti, me compreso. E’ stata questa l’impronta di sé ha Mauro ha lasciato nelle nostre vite.
non so che dire, grazie. ho trascritto le vostre parole, sto raccogliendo di tutto, video, dediche foto, articoli, Adele ha 12 anni e ricorderà il tempo trascorso con il suo papà, ma Anita ha solo 2 anni e noi saremo la sua memoria storica di Mauro. coinvolgete tutti, vi lascio la mia mail, assieme a me “lavora” anche Andrea il fratello di Mauro. grazie
arianna.cucchi@gmail.com
Quasi un anno!