[Entrano il rappresentante del Partito dei Poveri (PdP) e il rappresentante del Partito dei Ricchi (PdR). Si siedono al tavolo al centro della scena, uno a destra, l’altro a sinistra. Sul lato lungo del tavolo, in mezzo ai due e rivolto al pubblico, il moderatore tace, girando la testa a destra e a sinistra a seconda di chi parla, come si fa guardando una partita di tennis. Inizia il dibattito].
PdP: Noi del Partito dei Poveri toglieremo qualcosa ai ricchi per darlo ai poveri. Solo così i poveri potranno essere meno poveri.
PdR: Noi del Partito dei Ricchi aumenteremo la ricchezza prodotta dal sistema. Solo così i poveri potranno essere più ricchi.
PdP: Voi del Partito dei Ricchi volete aumentare la ricchezza prodotta dal sistema per tenervela in tasca, come avete sempre fatto.
PdR: Voi del Partito dei Poveri volete solo mettere le mani in tasca ai ricchi, come avete sempre fatto. Ladri!
PdP: Ladri voi del Partito dei Ricchi, che togliete il pane ai poveri per arricchirvi. Pescecani!
PdR: Noi del Partito dei Ricchi vogliamo che tutti siano più ricchi. Idioti!
PdP: Noi del Partito dei Poveri vogliamo che tutti siano meno poveri. Dementi!
PdR: Più ricchi!
PdP: Meno poveri!
PdR: Più poveri ricchi!
PdP: Più ricchi poveri!
Moderatore: Stop!
PdR: […]
PdP: […]
Moderatore: Pubblicità!
Fine.
No, vabbè… chapeau!
C’è del genio. E vista la brevità degli ultimi due scritti, mi aspetto allora una tua raccolta, tipo “Centuria” di Manganelli, presto in libreria ;-)