Ciao,
mi chiamo Autore Di Libri e sono il gestore del sito Nome Del Sito, www.indirizzodelsito.com
Ti scrivo perché ho notato che spesso nel tuo blog parli di libri. Siccome l’ho trovato interessante ho linkato il tuo blog (come puoi facilmente verificare) e mi chiedevo se potevi fare lo stesso…
Grazie e a presto
Caro Autore,
sono oltremodo felice d’averti indotto, mercè il mio periferico blogghetto, a onorarmi di cotanta missiva. Sono altresì commosso dalla magnanimità con cui tu – scrittore affermato e collaboratore di prestigiose riviste – hai voluto volgere il tuo sguardo su di me – umile lettore d’altri libri – fino al supremo dono di un link. Proprio la tua onesta grandezza d’animo mi obbliga a segnalarti prontamente l’avventatezza del tuo gesto, affinché tu non abbia a patire le tragiche conseguenze che gli sono connaturate a tal punto da essere affatto certe e inevitabili.
Forse perché eri immerso in quello stato di gioiosa euforia che gli slanci di generosità talvolta comportano, quando hai collegato il mio blog al tuo dev’esserti sfuggito che io sono lettore. Lettore! Ti rendi conto? Conosci forse nato di donna più losco e inaffidabile del lettore? Egli è schivo fino alla misantropia, subdolo, ingrato, doppio e – diciamolo apertamente – talvolta perfino sicofante. Abile dissimulatore, egli ama apparire onesto e probo, cittadino zelante, padre amoroso e sposo irreprensibile, nemico della menzogna e difensore dei più deboli.
Cave! In verità, il lettore è pronto a sterminare gli ultimi della terra per un libro, a testimoniare il falso per un capitolo, a vendere moglie e figli per un paragrafo, e la patria al nemico per una frase! Ti sembra il tipo d’uomo con cui mantenere relazioni stabili, collegamenti duraturi, o addirittura permalink? Ti esorto, caro Autore, rientra in te medesimo e tosto recidi il pernicioso legame che il tuo ineffabile altruismo ti ha condotto a stabilire con un individuo così meschino!
(O, in subordine, prendi nota del fatto che questo blog si chiama letturalenta, tutto minuscolo, non Letteraturalenta. Ecchecazzo!).
mettiamo i puntini sulle elle!
apprezzo molto l’oltremodo!
saluti
mel
ma che poi, con declinazione taoista, degli Autori si deve sapere solo che esistono.
Lungi dal contatto!
Si rifugano la carne e le ossa in favore delle parole.
Gli Autori sono Untori (questa almeno è la Diceria)
Sarai infido, doppio, inaffidabile e sicofante, ma lui in compenso è buciardassài; ché se storpiò il nome del blogghe mi chiedo con che faccia si permette di dire che t’ha linkato (e taccio su quel “come puoi facilmente verificare”).
Nonnò, davvero mi linkò, ma il linko “Letteraturalenta” nomò, il distrattone.
Ciò che più mi ha lasciato basito nell’email del cortese Autore sono i puntini di sospensione finali, che ho recepito come l’equivalente di un’aummaumma, di una gomitatina d’intesa accompagnata da una strizzatina d’occhio. Un “ci siamo capiti, eh” vagamente intimidatorio.
EFFEndi, le dicerie talvolta sono bufal(in)e, ma spesso racchiudono preziosi cristalli di saggezza, e questo mi pare il caso.
Mel, e pensare che io mi ero tanto speso per l’altresì!
Perché tu sogni Babilonia, eretico! E poi Milano è nera (pure rossa se per quello, ma il lato della scrittura, caro mio Lord Fenner, è nero, nivuro sientammé).
dài che ha fatto bene. del resto, cosa può fare l’Autore se non giocare d’anticipo? linkarti è ancora nulla, o Lettore. dovrebbe tampinarti, osannarti, accorrere alle pubbliche letture e consacrare il suo libro col tuo autografo, sorvegliare la libreria presso cui ti servi, possibilmente estorcere al libraio il tuo indirizzo, il tuo numero di cellulare, suggerirti un taglio di lettura alternativo o una più consona collocazione del volume sul tuo scaffale – che un po’ è anche suo, nevvero? dopotutto tu esisti grazie a lui, a lui devi il tuo successo e le teorie letterarie che si spendono in tuo nome… un briciolo di gratitudine, suvvia! devi farlo parlare, sentire almeno cosa ha da dirti, dopotutto è lui che ti qualifica, dopotutto è lui che ti mantiene! :P
ciao luca
buone feste a tutti
in effetti, eros, quello che ipotizzi non è molto distante dal trend attuale, laddove l’Autore, assunta ormai la capacità di gestire quel medium ch’è in grado di stanare dal suo eremo l’informatizzatissimo lettore d’elezione, prima lo marca, lo lusinga, l’intriga, lo seduce con dolce destrezza..poi, gli si dona, insediandosi (inscaffalandosi?) d’autorità nella sua libreria – e, se è molto fortunato, o capace, anche nel cuore
lentuca, auguri a te, alla tua tribù e a chiunque passi di qui
secondo me gabryella non ha tutti i torti. c’è caso che il libro ancora non è stato scritto, ma già, come dire, iniettato sotto forma di consenso. a tutti un augurio. Pasquale
Oh sì, in cuor mio l’assolvo da ogni imputazione, ampiamente e con formula piena, perché so che gli autori menano oggidì vita assai grama: di gran lunga più numerosi dei lettori, devono contenderseli con ogni mezzo. È una lotta feroce e sanguinaria che richiede fisico atletico e armamento adeguato. Non si può certo pretendere che l’affrontino armati solo dei libri che scrivono.
Auguri a tutti.
lentore Magno, questo è un post splendido; sicché sono di fretta e non posso rispondere come merita, ma tornerò: presto. ciao
Grazie Maria. Nell’attesa del tuo ritorno, mi prendo la libertà di segnalare un tuo post iciellico sulla querelle del rapporto fra Autore e Lettore.
L’effetto immediato che ha avuto su di me questo tuo post è stato che mi sono precipitata a controllare come ti avevo linkato io e…. orrore! Mi sono accorta che c’era scritto Latturalenta e non letturalenta. Però te lo giuro: io non sono un Autore e non ho nulla che covi nei cassetti o nella pancia del mio HD. Innocente sono. Ora scusami, vado a correggere il link, rossa di vergogna e ginocchioni sui ceci :-(
Gabrilù, “Latturalenta” è un refuso bellissimo! Forse è un lattoniere dalla mano malferma, che impiega ore e ore per assemblare un metro di grondaia. Con la mia erre moscia, poi, potrei pronunciarlo “lattugalenta”, un’insalata destinata ai cultori dello slow food :-)