Tutti devono sapere, o ricordare, che Hitler e Mussolini, quando parlavano pubblicamente, venivano creduti, applauditi, ammirati, adorati come dèi. Erano «capi carismatici», possedevano un segreto potere di seduzione che non procedeva dalla credibilità o dalla giustezza delle cose che dicevano, ma dal modo suggestivo in cui le dicevano. (…) Occorre dunque essere diffidenti con chi cerca di convincerci con strumenti diversi dalla ragione, ossia con i capi carismatici: dobbiamo essere cauti nel delegare ad altri il nostro giudizio e la nostra volontà. Poiché è difficile distinguere i profeti veri dai falsi, è bene avere in sospetto tutti i profeti. [Primo Levi, Appendice a Se questo è un uomo, novembre 1976]
(Non si tratta di paragonare i leader attuali ai mostri del nazifascismo, sia chiaro, ma in queste parole di Primo Levi vedo una possibile indicazione di voto. Né Veltroni, né Berlusconi: avanti a sinistra, contro gli opposti centrismi. Poi penso che a sinistra c’è anche un rottame del calibro di Diliberto, e allora addio certezze).
(signor mio, mi trovo in consimili ambasce)
che fai, metti la pulce nell’orecchio? e il dito sulla piaga?
Avanti a sinistra, ok. Ma che si fa, si votano Diliberto, Bertinotti e Turigliatto? Non è che entusiasmino, via…..
Herr, è bello non trovarsi soli quando il destino ci chiama a scelte di tal momento (peraltro, saltellando per blog e chiacchierando con parenti e amici, ho notato che gli indecisi sono legione).
Gabry, mi piacerebbe mettere un punto fermo, piuttosto, ma ancora non mi riesce.
Appunto, Annamaria, appunto… Bertinotti passi, ma Diliberto proprio no (e Turigliatto, peggio che andar di notte). E nel PD c’è la Binetti…
E’ una desolazione, difatti
propongo di non votare
il voto è diventato ormai un modo per legittimare un sistema perverso controllato da una ristretta oligarchia di squali che dell’essenza se ne fregano chiusi dentro le loro sfere di vetro sempre piu inavvicinabili, ergendosi maestosi al timone del titanic ridacchiano vedendoci obbedire in riga silenti con le matitine temperate in mano, la politica ormai si puo solo fare dal basso fra le persone parlando e prendendo lentamente consapevolezza,
Anche non votare è un’opzione, certo (anche se personalmente preferirei votare scheda nulla, ma son dettagli), ma non mi convince.
Se nessuno dei contendenti mi rappresenta entro ragionevoli margini di errore, ho due possibilità:
1. Voto il male minore per scongiurare o ridimensionare la vittoria del male maggiore.
2. Annullo la scheda oppure non vado a votare, per indicare ai contendenti che per me nessuno di loro rappresenta la mia idea di bene.
La seconda mi sembra un po’ debole, perché non spiega i motivi per cui nessuno mi rappresenta e non fornisce indicazioni su come avvicinarsi all’obbiettivo di rappresentarmi.
La prima lascia intendere a chi riceve il mio voto di rappresentarmi in pieno, cosa non vera, ma ha il vantaggio di mandare un segnale più chiaro a chi non mi rappresenta per niente.
Ciò non toglie che ancora non ho deciso quale dei contendenti è il male minore, e quindi sono daccapo :-)