La riflessione per sottrazione parte da un luogo comune pronunciato da Un Tizio Qualunque (UTQ) e procede per passi, con UTQ che a ogni giro toglie alla frase una o più parole. Man mano che la frase muta, l’Aspirante Riflettore Sottrattivo (ARS) esprimerà considerazioni proprie sulla parte restante. Al termine dell’esercizio l’ARS avrà compreso che i luoghi comuni sono involucri di innocua apparenza usati dagli esseri umani per celare ordigni letali. Segue un esercizio svolto.
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UTQ: La vita è una cosa meravigliosa
ARS: Oh, che bello! Grazie per avermelo detto! Ero giusto qui che cercavo di capire perché ogni giorno che passa l’unica cosa che aumenta è la mia età, mentre diminuiscono senza che io possa farci niente altre cose a cui pure terrei, come la probabilità di arrivare vivo alla pensione, la speranza di lasciare ai posteri un mondo più accogliente e — non ultimo — diminuisce il tempo che mi separa dalla morte. Mi chiedevo appunto che senso ha la vita, se non quello di una corsa dissennata verso l’avello, ma tu ora mi dici — caro! — che la vita è una cosa meravigliosa! Proprio le parole di cui avevo bisogno per smettere di pensare! Grazie, grazie, grazie.
UTQ: La vita è una cosa
ARS: Una cosa, un oggetto come un altro. Ogni cosa ha un valore d’uso e uno di scambio. Uno dei trucchi per accumulare ricchezza è quello di alzare surrettiziamente il valore di scambio delle cose meno utili, e il trucco per aumentare il valore di scambio in carenza di utilità è limitare l’accesso a quelle cose per renderle desiderabili: più è difficile procurarsele, più assomigliano a un privilegio, più valgono. La vita è troppo utile e troppo accessibile per valere qualcosa.
UTQ: La vita è una
ARS: E chi ti dice questo solitamente assume un’espressione grave e cogitabonda, e aggiunge: “quindi vedi di non sprecarla”. E se fossero molte, le vite? Se il segreto stesse proprio nel viverne quante più possibile, avendo cura di dissiparle tutte con intelligenza per il bene proprio e altrui?
UTQ: La vita è
ARS: L’inganno dell’eterno presente, l’illusione che vivere significhi esserci adesso. Sto dimenticando a poco a poco che la vita fu e che sarà, sto rinunciando al dovere e al piacere di fare memoria e a quello di passare le consegne. Presto sarò pronto per l’imbalsamatore.
UTQ: La vita
ARS: Eh, la vita, la vita…
UTQ: La
ARS: Articolo terminativo.
UTQ: (…)
ARS: .
commentatore maggiorativo: !!!!!!!!
Niente paura, farly, è solo la reazione a un paio di baci perugina di troppo.