litcamp 2007

LitCamp 2007Un giorno Arsenio Bravuomo andò a sentire Giulio Mozzi che al circolo dei lettori di Torino parlava di vibrisselibri.

Al medesimo incontro letterario allignava il bardo Effe, al quale il Bravuomo comunicò un’idea che da tempo gli frullava nella mente, con queste esatte parole, link compreso (io non c’ero ma – come diceva sempre Pasolini – lo so):

e se facessimo un barcamp di chiacchiere qui a Torino, su letteratura e poesia, di carta e di bit, su distribuzione digitale e non, su copyright e creative commons, su scrittura vecchio stampo e scrittura mostruosa, e quant’altro?

E che ci vuole? rispose sardonico il blogger sabaudo, pur ignorando affatto cosa un barcamp fosse.

Detto, fatto. L’attrezzatura barcàmpica è già a disposizione di chi vorrà partecipare. Io parteciperò – almeno in ispirito – portando al dibbattito il mio preziosissimo contributo, che provo a riassumere qui:

Parlare di letteratura è un forte indizio di demenza e una sicura perdita di tempo: due ottime ragioni per parlarne il più possibile.

4 Responses to “litcamp 2007”

  1. Effe says:

    ossì, e va contro ogni buonsenso. Tuttavia, andare contro ogni buonsenso è un modo per non arrendersi. Se avessimo più buonsenso, ci arrenderemmo.
    E sappia che, in quella sera sabauda, proprio così andarono le cose, in ispecial modo il mio bluff sulla conoscenza del barcamp (ma poi mi fu presentato)

  2. letturalenta says:

    Avessero avuto un briciolo di buonsenso, certuni, avrebbero trascorso le rispettive esistenze in occupazioni redditizie e socialmente utili: Spinoza a molare lenti, Kafka a stipulare polizze, Tolstoj a coltivare mele.

    (Confesso che io ignoro tuttora cosa sia un barcamp, ma mi sto documentando).

  3. michele says:

    io che di vite ne ho avute più di una e meno di una, mi piacerebbe assai partecipare. essendo però io, tipo schivo, polemico, sincero fino al ridicolo, contro tutte le accademie, contro i controcorrentisti di professione o quasi; ed avendo io, in antipatia ogni riunione che sospetto sempre di ordine malavitoso, mi chiedo: sarò mai accettato in un bar di tal fatta?

  4. Effe says:

    se tu accetti il bar, il bar accetta te (e non parlo di lame affilate)

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