Maurizio Sacconi, un ministro incapace e incivile

Da un lato c’è una sentenza della corte di Cassazione che dichiara legale l’interruzione dell’alimentazione forzata per Eluana Englaro.

Dall’altro lato c’è un atto di indirizzo di un ministro che dichiara la stessa cosa illegale in base a documenti privi di forza di legge: “Il documento rinvia alla Convenzione sui diritti delle persone disabili approvata dall’Onu il 13 dicembre 2008 e al parere del 30 settembre 2005 del Comitato nazionale di bioetica”.

Secondo il ministro Maurizio Sacconi una convenzione Onu e il parere di un comitato nazionale hanno forza di legge, addirittura forza maggiore della sentenza di una corte d’Appello confermata in Cassazione.

Secondo me un ministro così palesemente incapace di stabilire la legalità di una procedura medica è un pericolo rilevante per la salute e la vita dei cittadini che si affidano al servizio sanitario nazionale.

Senza contare la bassezza morale del suo gesto, inutile crudeltà ed ennesimo atto di arroganza del potere politico contro un cittadino che da anni si batte con rara dignità e compostezza per vedere riconosciuti i diritti della figlia. Maurizio Sacconi non ignora soltanto la legge, ma anche le basi della civiltà.

Aggiornamento del 18 dicembre: il ministro Sacconi passa dagli atti di indirizzo alle minacce. Cito:

Sacconi non si dà per vinto, e aprendo uno scontro senza precedenti con l’ordine giudiziario ha ribadito che andrà dritto per la sua strada, ovvero quella di sanzionare duramente la clinica di Udine in caso di applicazione dell’ordinanza confermata dalla Cassazione. “Certi comportamenti difformi da quei principi — ha minacciato il ministro — determinerebbero inadempienze con conseguenze immaginabili”.

Minacce velate, oltretutto. Il ministro Maurizio Sacconi non ha nemmeno il coraggio di dichiarare esplicitamente come intende punire la clinica di Udine dove verrà eseguita l’interruzione dell’alimentazione forzata di Eluana Englaro. E visto che dobbiamo immaginare, immagino all’unisono con il neurologo Carlo Alberto Defanti:

“Mi aspettavo manifestazioni di piazza, presidi, ma non un atto così subdolo e sottile — ha commentato — hanno individuato l’anello debole di tutta la catena, la clinica, attuando una minaccia concreta che potrebbe far presumere il venir meno del finanziamento”. “Sembra di essere tornati indietro ai tempi di Montesquieu – ha detto ancora il neurologo – è come non essere più in uno Stato di diritto”.

Sono completamente d’accordo, anche se “subdolo e sottile” mi sembrano aggettivi troppo blandi per questo nuovo gesto del prode Sacconi. Infingardo, meschino e viscido mi sembrano più appropriati.

5 Responses to “Maurizio Sacconi, un ministro incapace e incivile”

  1. IsaZ says:

    Secondo me è andata così. Squilla il telefono di Sacconi, e dall’altro capo c’è un alto prelato.
    “Questi stasera staccano, possibile che non si possa fare più niente?”
    “Mah, Eminenza, non saprei, tutto sommato…”
    “Ma che tutto sommato. Stallare, stallare, bisogna stallare.”
    “Capisco, Eminenza, ma come….?”
    “Non lo so come, si faccia venire in mente qualcosa.”
    “Ma io non…”
    “SACCONI!”
    “Eseguo, Eminenza.”
    O qualcosa del genere.
    Non so se augurare a Sacconi di trovarsi presto nelle stesse condizioni di Eluana, o nelle condizioni dei suoi famigliari.
    (Grazie, Luca.)

  2. macondo says:

    Non è incapacità quella di Sacconi, magari fosse solo quello. Sotto c’è la subordinazione ai desiderata del Vaticano (leggi post precedente) ma, ancor PIU’ SOTTO, c’è la cinica valutazione politica di quale posizione possa portare più consensi, ergo più voti.

  3. letturalenta says:

    Per una volta che non volevo tirar fuori la carta vaticana :-)

    Spiego: non mi interessa tanto quel che c’è sotto, quanto quello che si vede (che noi comuni cittadini vediamo) da fuori. Da questo punto di vista Sacconi è un incapace, uno che se gli metti davanti una sentenza della Cassazione, una convenzione Onu e una delibera del comitato nazionale di bioetica, non è in grado di stabilire quale pesa di più sotto il profilo giuridico.

    Evidenziando i calcoli e le pressioni politiche che ci stanno dietro, rischiamo di dare a cotanta inanità ministeriale una possibile giustificazione: porello, sai com’è, che altro può fare, con tutti quei pretacci cattivi che lo tengono per le palle…

    Preferisco fingere di essere un turista marziano, uno che nulla sa della meschinità umana e dei giochi di potere italiani, uno che leggendo sul giornale le acrobazie mentali del Sacconi può esprimere un giudizio solo: costui è un coglione galattico.

  4. macondo says:

    Un altro episodio italico della nostra vergogna. Mi auguro che qualcuno di quelli che contano, che hanno accesso ai media, si presenti in tv a chiedere scusa, a nome di TUTTI, anche di Sacconi, al padre di Eluana per questo dolore supplementare.
    Però Sacconi (insisto) non è un incapace. E’ peggio. Ed è che non aveva altro sottomano per cercare di stoppare, in extremis, l’applicazione della sentenza.

  5. Skeight says:

    Adesso pare che dopo il bell’appello del padre di Eluana il ministero abbia fatto marcia indietro, ma questo non toglie niente alla tristezza di quanto accaduto

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