E il negazionismo fa male al portafoglio

AmEx ha tolto a David Irving la possibilità di accettare carte American Express da chi vuole acquistare la sua paccottiglia negazionista, e con una motivazione inequivocabile: “The materials that he sells on his website are not consistent with the brand policies that we have in our merchant agreement” (in altre parole, non vogliamo essere associati a gente che vende schifezze).

David Irving nel 2000 citò Deborah Lipstadt per diffamazione davanti a una corte inglese, e perse la causa. Nelle motivazioni della sentenza il giudice lo definì negazionista, antisemita e vicino ad ambienti di estrema destra e neonazisti.

Auguro di tutto cuore a David Irving che tutti gli istituti finanziari seguano l’esempio di American Express, che egli si riduca a vendere i suoi libri porta a porta in cambio di una ciotola di riso, e che riceva come risposta standard sonore raffiche di pedate nel culo.

3 Responses to “E il negazionismo fa male al portafoglio”

  1. letturalenta says:

    Eh, davvero. E speriamo che anche Visa e Mastercard seguano l’ottimo esempio di AmEx.

  2. francesca says:

    splendido.

Leave a Reply