Copincollo una parte di un post di Federico Platania che si può leggere integralmente nel sito della benemerita compagnia dei Librintesta, e precisamente qui. Il post descrive un gioco definito stupido dall’autore e che, come tutti i giochi stupidi, supera in intelligenza e possibilità creative la maggior parte dei giochi intelligenti.
Un gioco stupido
(di Federico Platania)
Uno dei sintomi della mia imminente follia è un giochino mentale, estremamente stupido, che mi trovo a fare spesso di fronte alle liste, in particolar modo di fronte alle discografie e alle bibliografie. Non so perché, mi viene istintivo cominciare a sostituire, in ogni voce dell’elenco, una parola con una parola fissa.
(…)
L’altro giorno ho sostituito arbitrariamente la parola fava ai titoli della bibliografia di Baricco (limitandomi alle opere narrative). E ho così ottenuto:
Oceano fava
Castelli di fava
Fava
Fava
Senza Fava
Questa Fava
Non so voi. A me il risultato sembra interessante.
Mi piace l’ossessione che emerge da questa parola fissa che torna in ogni opera. Cosa avrebbe scritto l’immenso Dostoevskij se fosse stato ossessionato dal merluzzo? E’ semplice:
I merluzzi
Il merluzzo
Merluzzi dal sottosuolo
I merluzzi bianchi
Memorie da una casa di merluzzi
I fratelli Merluzzo
Merluzzo e castigo
…
Chissà cosa ne pensano, di questo gioco stupido, i compilatori compulsivi di Ecolaliste?
Chiosa di letturalenta
Mi piace! Mi piace! Comincio subito con un estratto della bibliografia del qui pluricitato Giorgio Manganelli, che immagino ossessionato dai tromboni, e sollecito ulteriori contributi.
Hilarotrombone
La letteratura come trombone
Nuovo trombone
Lunario dell’orfano trombone
Cina e altri tromboni
A e trombone
Pinocchio un libro trombone
Angosce di trombone
Discorso dell’ombra e del trombone
Dal trombone
Laboriosi tromboni
Rumori e tromboni
Improvvisi per macchina da trombone
Encomio del trombone
Il rumore sottile del trombone
Tags: Alessandro Baricco, Federico Platania, gioco, Giorgio Manganelli, trombone
Be’, se è per questo, Proust allora aveva una bella fissa per la nonna. Perciò, se fosse stato onesto, avrebbe scritto:
Alle ricerca della nonna perduta, suddivisa in:
Dalla parte della nonna
All’ombra della nonna in fiore
Dall’altra parte della nonna
La nonna a Gomorra
La nonna
La nonna sparita
La nonna ritrovata
A tempo perso poi, si sarebbe dilettato con:
Contro la nonna
I piaceri e la nonna
Nonne e minestroni
La nonna di Jean
(ovviamente prousteggio pure sul nostro blog)
Questo è il cetriolo
Il cetriolo terreno
Il cetriolo naturale
Fantasmi e cetrioli
Il culto dei cetrioli nell’italia contemporanea
Cetriolo
Sotto i cetrioli d’Italia
Avevo sempre pensato che i miei libri avessero dei buoni titoli. Ora ne sono arciconvinto.
Calvino + Struzzo:
Il sentiero dei nidi di struzzo
Ultimo viene lo struzzo
I nostri struzzi
– lo struzzo rampante
– lo struzzo inesistente
– lo struzzo dimezzato
Marcostruzzo
Ti con struzzo
Le struzzicomiche
Gli struzzi difficili
Struzzo furioso raccontato da Italo Calvino
Gli struzzi invisibili
Il castello degli struzzi incrociati
Se una notte d’inverno uno struzzo
Uno struzzo sopra
Struzzo
Sotto il sole struzzo
Struzzi americani
Prima che tu dica struzzo
adoro i giochi stupidi. ergo partecipo prossimamente
saluti
mel
uhm, allora.
Michele Mari:
Di perizoma in perizoma
Io venìa pien di perizoma a rimirarti
Il perizoma e l’abisso
Euridice aveva un perizoma
Filologia del perizoma
Tu sanguinoso perizoma
Perizomi sul filo
(Lo so che è stupido. Comunque, quello che mi è piaciuto di più è quello di Giuseppe Ierolli)
Sono tutti bellissimi! (intendo dire, anche il mio!)
Scherzi a parte, grazie a tutti e soprattutto: non vi fermate! date libero sfogo alle vostre perversioni bibliografiche!
altrettanto arbitrario e stupido, ma più difficile, e quindi meritorio, è il concatenare titoli di urania per parola o campo semantico: http://it.wikipedia.org/wiki/Urania_(collana)
Buzzati
Pappe a Brambilla
Barnabo delle pappe
La pappa del bosco vecchio
Il deserto delle pappe
Le 7 pappe
Il libro delle pappe
La famosa pappa degli orsi in Sicilia
la grande pappa
Egregio pappone, siamo spiacenti di..
Una pappa
Le pappe difficili
I miracoli di Val Pappa
Eco/bidet
Il nome del bidet
Il bidet di Foucault
Il bidet del giorno prima
Bidettolino
Bidet aperto
Bidet in fabula
Sei passeggiate nei bidet narrativi
I limiti del bidet
Il bidet assente
Il misterioso bidet della regina loana
Sul bidet
A questo punto potremmo anche passare ai prestiti reciproci. Per esempio, se Eco dà a Proust il bidet (sarebbe ora di esportarlo in Francia) in cambio della nonna (così Marcel se ne fa una ragione e comincia a pensare a qualcosa d’altro) avremo:
Proust:
Alle ricerca del bidet perduto, suddivisa in:
Dalla parte del bidet
All’ombra del bidet in fiore
Dall’altra parte del bidet
Il bidet a Gomorra
Il bidet
Il bidet sparito
Il bidet ritrovato
Nonché:
Contro il bidet
I piaceri e il bidet
Bidet e minestroni
Il bidet di Jean
Mentre Eco ci diletterebbe con:
Il nome della nonna
La nonna di Foucault
La nonna del giorno prima
Nonnina
Nonna aperta
Nonna in fabula
Sei nonne nei boschi narrativi
I limiti della nonna
La nonna assente
La misteriosa nonna della regina Loana
Sulla nonna
Accidempoli! Sono lieto di vedere che il mio gioco “stupido” abbia riscosso così successo. Evidentemente in giro ci sono tanti “stupidi” come il sottoscritto.
Rilancio, dunque, con un Marquez superstizioso, terrorizzato dalla mala sorte. Ecco le sue opere:
Cronaca di una sfiga annunciata
La sfiga ai tempi del colera
Cent’anni di sfiga
La sfiga scrive al colonnello
Il generale nella sua sfiga
Taccuino di cinque sfighe
Sfiga di cane azzurro
La mala sfiga
Sfighe morte
Sfiga di un naufrago
I funerali della sfiga grande
La sfiga del patriarca
Della sfiga e altri demoni
L’incredibile e triste sfiga della candida Erendira e della sua nonna snaturata
Dodici sfighe raminghe
Memoria delle mie sfighe tristi
Cavalcanti:
Ingombrime
demoniacci
E allora propongo una variante collaterale vincolante ma non troppo, e cioè individuare la parola fissa estrapolandola da uno dei titoli dell’autore prescelto
E allora: Tabucchi + volatile
Piazza volatile (1975, 1993)
Il piccolo volatile (1978)
Il gioco del volatile (1981, 1988)
Il volatile di Porto Pim (1983)
Volatile indiano (1984)
Piccoli volatili senza importanza (1985)
Il volatile dell’orizzonte (1986)
>>> I volatili del Beato Angelico (1987)
I volatili mancati (traduzione) (1988)
Un baule pieno di volatili (1990)
Il volatile nero (1991)
Volatilem (1992)
Sogni di volatili (1992)
Gli ultimi tre volatili di Fernando Pessoa (1994)
Sostiene Volatile (1994)
Il volatile perduto di Damasceno Monteiro (1997)
Si sta facendo sempre piu’ volatile (2001)
traduzioni e saggi:
Un solo volatile / Ferdinando Pessoa (1979, 1984)
Il libro del volatile di Bernardo Soares (1986)
poi magari a uno viene da chiedersi come saranno mai questi “Cent’anni di sfiga”, “Allra ricerca della nonna perduta”, etc.. Qualcuno li ha letti?
io
sono i Libri Invisibili
>poi magari a uno viene da chiedersi come saranno
>mai questi “Cent’anni di sfiga”, “Alla ricerca della
>nonna perduta”, etc.. Qualcuno li ha letti?
Cent’anni di sfiga (incipit)
“Molti anni dopo, di fronte al plotone di esecuzione, il colonnello Aureliano Buendia si sarebbe ricordato di quel remoto pomeriggio in cui la sfiga lo aveva condotto a conoscere il ghiaccio.”
Alla ricerca della nonna perduta (incipit)
“A lungo, mi sono coricato di buonora. Qualche volta, appena spenta la candela, gli occhi mi si chiudevano così in fretta che non avevo il tempo di dire a me stesso: “Mi addormento”. E, mezz’ora più tardi, il pensiero che era tempo di cercar la nonna mi svegliava;…”
ossignur, questo gioco mi fa rimbalzare direttamente al mondo dei prodotti non cartacei. la suggestione nasce dalla “dolce” euchessina: non sostituire, ma aggiungere. mi sono riproposta di distribuire aggettivi (sempre gli stessi, una volta attribuiti) a tutto ciò che staziona nel mio frigorifero. penso che condurrò l’eperienza per una settimana, poi verificherò le reazioni di quanti hanno l’onere di relazionarsi alla sottoscritta. :-)
daldivano
Questa variante incipitaria del gioco è foriera di sviluppi al limite dell’indicibile. Signori! qui si va a riscrivere non già la storia della letteratura, ma la letteratura medesima! E ciò è cosa buona e auspicabilissima.
Per chi non lo sapesse – ma figuriamoci! – Giuseppe Ierolli, oltre che membro permanente dei già citati Librintesta, è ideatore e tenutario di un favoloso luogo cibernetico denominato Incipit (www.incipitario.com), che è fra i link originari di questo mio bloggo mentale. Visitatelo!
Ecco l’incipit di Hilarotrombone:
“Se ogni discorso muove da un presupposto, un postulato indimostrabile e indimostrando, in quello chiuso come embrione in tuorlo e tuorlo in ovo, sia, di quel che ora si inaugura, prenatale assioma il seguente: CHE IL TROMBONE HA NATURA DISCENDITIVA.”
Con un mio amico una volta si giocava a un gioco simile, vale a dire trasformare i titoli dei film anni ’50 del tipo Golia contro Gozzilla contro Maciste etc.
Ricordo che, col passare del tempo, le nostre variazioni diventavano sempre piu’ selvagge, finche’ ci si paro’ davanti quella che subito ci sembro’ la piu’ oscena, ma allo stesso tempo la piu’ riuscita di tutte: Gozzilla contro Padre Pio.
Ispirandomi a quei momenti blasfemi e sublimi, propongo qui la seguente lista
Padre Pio e la pietra filosofale
Padre Pio e la camera dei segreti
Padre Pio e il prigioniero di Azkaban
Padre Pio e il calice di fuoco
Padre Pio e l’Ordine della Fenice
Padre Pio e il Principe Mezzosangue
E questo e’ l’incipit di Padre Pio e il prigioniero di Azkaban:
Padre Pio era un ragazzo insolito sotto molti punti di vista. Prima di tutto, odiava le vacanze estive più di qualunque altro periodo dell’anno. Poi voleva davvero fare i compiti, ma era costretto a studiare di nascosto, nel cuore della notte. E per giunta era un mago.
ps: cari saluti, nel caso Padre Pio dovesse avere scarso senso dell’umorismo
mi aggrego:
La scopa dell’Illinois
L’Illinois spiegato ai bianchi
L’Illinois dà i capelli strani
Illinois Jest
Una cosa divertente che non farò mai più in Illinois
Tennis, tv, trigonometria, Illinois
Brevi interviste con illinoisiani schifosi
Illinois and more – una breve storia di John Belushi
Oblinois
Prendiamo l’Illinois
Per esempio, “La sfiga ai tempi del colera”, sopra riportato, è titolo ragionevolissimo, che si giustifica da sé.
Altri titoli risultano paradossali – e son godibili proprio per questo – ma rendono l’incipit eventuale meno solido.
(anche se scrivere del Cetriolo ai tempi del colera è possibile, perché no)
Salgari – Ciclo dei Pirati
I Misteri della mazza Nera
La mazza di Mompracem
I Pirati della Mazza
Le due Mazza
Il Re del mazza
Alla conquista di una mazza
Sandokan alla mazza
La riconquista della mazza
Il Bramino della mazza
La caduta di una mazza
La mazza di Yanez
Incipit de “I Pirati della Mazza”
– Mastro Bill, dove siamo?
– In piena Mazza, mio caro Kammamuri.
– Ci vorrà molto tempo prima di arrivare a destinazione?
– Birbone, ti annoi forse?
– Annoiarmi no, ma ho molta fretta e mi pare che la Young-India cammini adagio.
[…] Ricordo inoltre che Giuseppe Ierolli ha proposto un’interessante variante incipitaria, che consiste nel riscrivere l’incipit dei libri citati utilizzando la chiave monomaniacale adottata per i titoli. Per i risultati di questa variante, rimando ai commenti del post Un bellissimo gioco stupido, riportando qui a mo’ di esempio l’incipit della Récherche rivisto dallo Ierolli medesimo: […]
[…] È iniziato il tour di presentazione del libro di Federico Platania, Buon lavoro, fresco di stampa per i tipi di Fernandel. La prima si è tenuta ieri a Roma, ma i romani interessati potranno recuperare il prossimo 27 maggio. Si replica a Bologna il 2 maggio, libreria Librincontro di Via S.Vitale (a due passi due dalle due torri), ore 18:00. Federico Platania è una mia vecchia conoscenza virtuale dai tempi di ICL, ed è già apparso in letturalenta un paio di mesi fa come ideatore di un bellissimo gioco stupido a sfondo bibliografico. […]