Archive for the ‘Uncategorized’ Category

Appello per la salvezza di Marco Palasciano e dei suoi convegni

Tuesday, November 2nd, 2010

[Ricevo e divulgo. lt]

Anime gentili,
sono preoccupato per le mie lezioni-spettacolo, tanto belle (diciamolo) e tanto a rischio d’andare sprecate; non vorrei dovermi ridurre a tenerle per solo uno o due spettatori; fatico moltissimo per prepararle, e lo faccio completamente gratis et amore deorum, oltreché humanorum.

Vi imploro perciò in ginocchio, con tutta la gonalgia, di aiutarmi a adunare degna folla, per le prossime puntate; di contattare quanti più possibile Vostri amici, amanti, parenti e conoscenti interessabili; di diffondere la notizia di La Grande Ruota delle Umane Cose (che ha luogo tutti i venerdì alle 20.30, salvo variazioni, a Palazzo Fazio, in Capua, ancora per tutto novembre e fino a Natale) con tutti i mezzi possibili: a voce in conciliaboli, riunioni di Vostri enti, e vari eventi, nonché per radio e televisione ove si possa; a lettere via stampa, sul web, e tramite sms se non Vi costano; sensibilizzando al far tale promozione buone persone che abbiano accesso ai media, o siano addentro a centri culturali, scuole, atenei e cerchie le più varie; e in ogni modo che vi paia degno.

Tutte le informazioni sugli argomenti in gioco, e qualche degna foto del già fatto, le trovate su http://palasciania.splinder.com o http://studi.splinder.com. Se altri dati vi servono, chiedete e Vi dirò.

Vi sarò grato, oltremisura; bacio intanto le Vostre mani sante. Vostro per sempre

Marco Palasciano

Per una rieducazione dei liberisti smarriti

Thursday, July 15th, 2010

Francesco Cundari propone «programmi mirati per il loro reinserimento nella società, a tutela della democrazia e della convivenza civile». Ottima idea, ma tragicamente utopistica: il liberista convinto gli risponderà che le crisi cicliche del capitalismo non sono una novità, che già Adam Smith aveva previsto tutto, che il sistema si autoregola, che vedrai che tra un po’ ripartiamo tutti a razzo, e che Cundari, io e tutti coloro che nutrono qualche dubbio verso l’onnipotenza del mercato, in buona sostanza, non capiamo un accidente.

Primo maggio

Saturday, May 1st, 2010

Personalmente preferirei una festa dell’ozio, ma pazienza. Auguri a tutti per la festa dei lavoratori, finché ci sono, i lavoratori.

Per celebrare degnamente la ricorrenza, prelevo due pensieri dalla rete, uno via Gianfranco Mammi:

Io penso che in questo mondo si lavori troppo, e che mali incalcolabili siano derivati dalla convinzione che il lavoro sia cosa santa e virtuosa. [Bertrand Russell, Elogio dell’ozio (Mondadori, 1987), pag. 9]

L’altro, in immagine, da senzaqualita:

quarto potere & quinto stato, tratto da senzaqualita.splinder.com

Una lettera

Thursday, February 25th, 2010

Ho mandato una lettera al ministro Claudio Scajola, usando la pagina dei contatti sul sito della Camera dei deputati. La lettera è questa:

Signor ministro, poco fa ho letto sul Corriere on line questa sua dichiarazione:

«Ogni iniziativa giudiziaria che vuole riportare la legalità è ben accolta ma non c’è dubbio che ogni iniziativa giudiziaria ha dei contraccolpi. C’è bisogno di una moralità più forte ma anche di non destabilizzare il sistema». È durissimo il richiamo del ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola a margine del secondo forum economico del Mediterraneo, in merito all’inchiesta su presunti episodi di corruzione che ha coinvolto il settore delle telecomunicazioni, in particolare Fastweb e Telecom Italia Sparkle. (l’articolo completo è qui).

Se la frase virgolettata è riportata correttamente, avrei qualche domanda da farle in proposito:

Che tipo di contraccolpi teme esattamente?
Quali pericoli vede per la stabilità del sistema?
A quale parte del sistema si riferisce (istituzioni, economia, politica, altro)?
Quali rimedi propone per evitare che l’iniziativa giudiziaria abbia i contraccolpi da lei temuti?

Grazie per l’attenzione e cordiali saluti.

Luca Tassinari
(cittadino italiano residente a Bologna)

Pregare dei cancheri

Thursday, January 28th, 2010

Da un discorso di Paolo Nori sulla dittatura.
(Il discorso completo è lunghissimo, ma vale la pena leggerlo tutto).

L’hanno messo anche in prigione, l’hanno mandato al manicomio, l’hanno fatto morire di fame e lui non se la prendeva neanche con loro, se la prendeva con se stesso, devo scrivere di più, oggi non ho scritto le mie tre quattro pagine.

Eppure sarebbe stato così facile, per Charms, la prima cosa, tutti noi avremmo fatto così, credo, mettersi a pregare dei cancheri al potere sovietico, dare la colpa della propria rovina e della propria caduta a un potere cieco e sordo e ingiusto e crudele e stupido, e invece no, e per questo noi oggi non abbiamo in mano delle invettive, ma dei capolavori. Che è una testimonianza, secondo me, di una grandezza che nasce dal niente, di un’anima immortale, veramente.

Un uomo onesto, un uomo probo

Sunday, July 5th, 2009

Sad and tired

Tuesday, July 22nd, 2008

Lasciamo perdere il locutore, lasciamo perdere quel che può dividere e concentriamoci per un momento soltanto su questo innocentissimo distico:

Then I was inspired
Now I’m sad and tired

Ecco, questa è una descrizione alquanto esatta della mia storia. E credi, o lettore, non è cosa di cui io ardisca rallegrarmi.

Il blog che non c’è…

Friday, February 29th, 2008

oggi c’è.
(domani non più).

Ecomafie – un convegno a Capua

Thursday, September 20th, 2007

ECOMAFIE E INCENERITORI: TUMORI SENZA RUMORE

Capua, Palazzo Fazio (via Seminario),
ore 19.00 di domenica 23 settembre 2007

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E anche questa è fatta

Friday, August 3rd, 2007

Mentre l’italico popolo s’incolonna eroicamente verso il meritato riposo estivo, i primi due vibrisselibri escono dal limbo dorato dell’editoria digitale e s’apprestano a varcare le soglie dell’editoria papirizzata e delle librerie.

– Il saggio di Demetrio Paolin Una tragedia negata uscirà presso le edizioni Il Maestrale nella primavera del 2008, probabilmente in marzo.
– Il romanzo di Monica Viola Tana per la bambina con i capelli a ombrellone uscirà presso Rizzoli a fine gennaio 2008.

Ma come, dice, butti lì la notiziona così, quasi senza averne l’aria? Manco uno stappo di spumante? un corteo festante? un rave party editoriale? una sfilata di carri allegorici a Viareggio? Eh, dico, faremo festa, certo, ma pur sempre col nostro inconfondibile understatement, perdiana.

La transumanza dal bit alla carta è il tratto finale del lungo cammino che porta i vibrisselibri dall’oscurità alla piena luce. Diciamo che è un po’ come maritare le figliole: fin qui le abbiamo accompagnate noi vibrisselibrai, accudendole e proteggendole dalle insidie del vasto mondo, ma adesso sono grandi e andranno avanti con le loro gambe. In questi casi si fa festa, certo, ma non manca mai una lacrimuccia di commosso distacco.

Ma bando ai sentimentalismi: l’avventura continua. Altre fanciulle sono in età da marito, altre ancora lo saranno presto. EDITORI! Fatevi avanti, orsù, non siate timidi, appropinquatevi, corteggiatele e chiedete la loro mano. Non saremo così insensibili da negarvela

C’è sempre una prima volta

Thursday, March 15th, 2007

Ebbene sì, per la prima volta nella storia di questo blog di periferia ho eliminato un commento, precisamente qui.

Mi permetto di darne pubblica notizia – abusando in un certo qual modo della pazienza dei lettori – per sottolineare che non tollero l’antisemitismo in qualsivoglia forma si presenti, da quella apertamente fascista e negazionista, a quella subdolamente mascherata da antisionismo.

Sono intollerante? Pazienza. Preferisco essere intollerante che contribuire, anche solo indirettamente e involontariamente, alla diffusione di pregiudizi e falsità contro il popolo ebraico.

Se qualcuno è interessato a prendere visione del testo eliminato, può chiedermelo per email, ma avviso preventivamente i richiedenti che stile e contenuti hanno un discreto effetto emetico.

È stato un buon anno

Saturday, December 30th, 2006

Orbene.

Con rara puntualità, in anticipo perfino, anche quest’anno è giunto il momento ineludibile del bilancio, o consuntivo o rendiconto che dir si voglia. Al fine di rendere l’edifizio rendicontatorio ancora più pericolante di quanto risulterebbe a volerlo costruire con un pizzico di criterio, comincerò dalla fine, ovverossia dal tetto.

Gli ultimissimi tempi di letturalenta sono stati segnati da un fenomeno raro e prezioso – la catalessi dell’ADSL – che entra oggi nel fatidico settimo giorno, termine ad quem per certificarne la definitiva scomparsa. Sette giorni disconnessi, utilissimi per dedicarsi a intense letture e meditazioni rapinose.

Letture mostruose, eroiche e imprudenti, come è imprudente l’eroe che scava a mani nude fra le rovine e le macerie di un cataclisma alla ricerca di un timido segnale di vita: egli dimentica le cure del giorno, gli affetti familiari, le ambizioni, i sogni e financo il blog, pur di non sopravvivere accanto all’orrendo rimorso di aver tralasciato qualcosa di utile a salvare il salvabile.

Quanto alle meditazioni, non tema il lettore: non si tratta di profonde discese gnoseologiche, né di vertiginose ascese verso le sfere somme dei massimi sistemi, bensì di piccole gitarelle fuori porta, magari in collina, nel tentativo di osservare le proprie imprese da una distanza ragionevole, ancorché non abissale.

Più di un anno fa, al termine di un anno dedicato alla commemorazione di Pier Paolo Pasolini, annunciavo tra il serio e il faceto che l’anno venturo – ovvero questo declinante 2006, sarebbe stato dedicato alla memoria di Antonio Pizzuto, uscito dal novero dei mortali il 23 novembre 1976. Fui facile profeta nel prevedere che la commemorazione pizzutiana sarebbe passata quasi inosservata nel turbinoso mondo delle patrie lettere. A differenza di Pasolini, infatti, Pizzuto non può garantire elevati profitti editoriali, e quindi tacquero le pagine culturali dei quotidiani, tacquero i maggiori blog letterari, tacquero i sedicenti critici che affollano sgomitanti le redazioni di riviste più o meno letterarie.

A maggior ragione, quindi, sono molto soddisfatto di non aver taciuto io, piccolo e marginale profeta involontario di una grandezza a me incommensurabile. Con me non tacquero, arricchendo con i loro contributi la mia piccola pizzuteide: Maria Pizzuto, Gualberto Alvino, Benedetta Panieri, Gian Maria Molli, Gabriella Mosca, Salvatore Butera, Felice Paniconi, Rosalba Galvagno, Maurizio Sperati, diversi siti e blog amici, Andrea Camilleri, l’editore Polistampa. A tutti, inclusi quelli che potrei aver colpevolmente dimenticato, dico ancora una volta: grazie, grazie, grazie. La pizzuteide resterà aperta, naturalmente, perché con Antonio Pizzuto non è davvero possibile chiudere.

Fui facile profeta, dissi poco fa. Ebbene, quest’anno mi è capitato anche questo, ovvero di essere nominato sul campo profeta del lentismo in un articolo di Fabio Sindici pubblicato su La Stampa il 9 novembre. Il giorno successivo questo umile blog ha sfondato per la prima volta il muro delle mille visite giornaliere, traguardo stracciato solo in occasione della presentazione di vibrisselibri, quando il freddo contatorino ha superato quota milletrecento. Ah, dimenticavo, naturalmente non ho idea di cosa sia codesto lentismo di cui sono ufficialmente profeta, altrimenti che razza di profeta sarei, scusa, se profetizzassi qualcosa che conosco.

Il paragrafo precedente, nominando vibrisselibri e i lettori del mio bloggo per gli appunti, mi offre il destro per concludere degnamente questi stralunati Season’s Greetings. Lavorando in vibrisselibri (sì, lavorando, anche se senza contropartite economiche) ho conosciuto un sacco di belle persone. Belle davvero, dico. Dovessi nominarli uno a uno farei notte, ma sappiano tutti i vibrisselibrai eventualmente in ascolto, e dico proprio tutti, che quest’anno per me è stato un buon anno soprattutto grazie a loro.

E ai lettori di letturalenta cosa posso dire? Dico che io non ho ancora capito perché essi perseverino nel deprecando vizio di leggere libri, ma ancor meno capisco come mai a quello aggiungano il vizio di passare ogni tanto di qua. Chi ha la pazienza di farlo, tuttavia, sa bene che io apprezzo in modo particolare le cose che non capisco, che dimentico, che capitano a prescindere, soprattutto a prescindere da me, e quindi grazie, o lettori!

Che vi siano lievi tutti gli anni a venire, a partire dal prossimo.

Letturalenta su La Stampa

Thursday, November 9th, 2006

Interrompiamo la normale programmazione (leeeeeeenta) del presente blog per segnalare un evento destinato a restare un hapax nella storia del medesimo presente blog: esso blog oggi è stato citato in un articolo del quotidiano torinese La Stampa dedicato allo slow reading e firmato da Fabio Sindici.

Qualche tempo fa il giornalista mi aveva rivolto alcune domande sulla lettura lenta, in preparazione dell’articolo. Per ovvi motivi di spazio non ha potuto riportare integralmente né le domande né le risposte, che per onorare il motto del blog sono ovviamente chilometriche. Dato che qui problemi di spazio non ce ne sono, riporto qui sotto la nostra conversazione.
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Uno!

Thursday, October 12th, 2006

ritratto_del_lettore2Mo ve’! Quasi non me ne accorgevo: il nove ottobre scorso letturalenta ha compiuto un anno!

Che dire? Che fare? Ci vorrebbe un discorso serio e ben calibrato sullo stato d’avanzamento del progetto, un bilancio onesto dei risultati ottenuti, una proba dichiarazione di intenti per il futuro. Ma queste cose, per quanto necessarie e utili, devono fare i conti con alcuni dati di fatto chiari e inconfutabili, fra i quali l’evidenza che qui non c’è progetto alcuno, né risultati, né intenzioni.

Mi limiterò pertanto a farmi gli auguri, conditi da un’amichevole tiratina d’orecchi e da una vigorosa stretta di mano a me medesimo, così, giusto per immergere l’occasione in un clima festoso e cordiale. Questo blog è onorato dalla presenza di lettori attenti e preziosi, alcuni conoscenti, alcuni sconosciuti, nessuno a me parente (che io sappia), taluni graziosamente loquaci, talaltri dediti a un sagace silenzio ombroso o timido. Ringrazio di cuore tutti voi leggenti, e spero che non cediate mai alla tentazione di lasciarvi guarire dal vizio di leggere, che leggiate me o altro poco importa.

L’avventura del signor lentalettura è iniziata qui. Dove andrà a parare, dove e quando finirà non è un problema di oggi.

Scrittomisto

Tuesday, October 3rd, 2006

A quanto pare è partito il concorso Scrittomisto al quale ho incautamente iscritto un mio malloppo qualche mese fa. Cliccando qui si visualizza l’elenco completo dei testi in concorso, mentre da qui si arriva direttamente al mio malloppo. Per votare i testi in concorso occorre prima registrarsi.