Posts Tagged ‘499 caratteri’

Diecimila di super

Tuesday, January 25th, 2011

Il ragionier Parenti metteva diecimila lire di benzina nella sua Fiat 126 color pisello tutti i giovedì alle sei di sera. Si fermava alla pompa, sempre la stessa, porgeva le chiavi del serbatoio dal finestrino mezzo abbassato e diceva a labbra strette: diecimila di super. Dopo il rifornimento riprendeva le chiavi, dava in cambio una banconota da diecimila, si aggiustava il cappello sulla testa, metteva in moto e ripartiva. Una domenica mattina l’ho incontrato in autobus: non mi ha riconosciuto.

Rogo di libri

Thursday, January 20th, 2011

S’aggira per l’Italia una schiera di banditi armati dell’arma più pericolosa mai concepita da menti malvage: la penna. Stiano in guardia i padri di famiglia, all’erta le madri premurose, poiché la tattica prediletta da codesti delinquenti è l’infiltrazione: inondano le biblioteche di volumi che sotto mentite spoglie di racconti e invenzioni innocenti portano idee insidiosissime per la salute pubblica. A protezione de’ cittadini onesti l’ordine è stato diramato: boicottare, dissuadere, bruciare!

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Le avventure di Speranzon e Donazzan — piccoli torquemada in cerca di gloria — sono documentate in modo più serio e puntuale del mio sul blog di Loredana Lipperini a partire da qui, sul sito del Wu Ming a partire da qui e su innumerevoli altri siti là citati.

Dodo

Tuesday, January 18th, 2011

Lo chiamavamo Dodo e non gli ho mai chiesto quale fosse il suo vero nome, perché, pensavo allora, se anche glielo chiedo, a cosa servirebbe? Tanto continuerei a chiamarlo Dodo. Abitava in un magazzino abbandonato, con la porta di ferro e finestre minuscole. Non era matto abbastanza per finire in manicomio, così si arrangiava a campare come poteva. Un giorno, indicando un macchinone nero fermo al semaforo, mi disse: quello lì dentro sarà anche pieno di soldi, ma è un pezzo di merda come te e me.

In piazza Calderini

Tuesday, January 11th, 2011

Sulle mappe piazza Calderini si chiama piazza de’ Calderini, che è il toponimo corretto, ma a Bologna tutti la chiamano piazza Calderini, senza il de’. È di fronte al palazzo delle Poste di piazza Minghetti. In piazza Calderini stazionava un signore molto sorridente, quasi sdentato e affatto sfaccendato, ma cortese e affabile. Una volta, stava leggendo il giornale, mi ha fermato. Non sorrideva. Mi ha chiesto di leggergli un articolo di cui, mi disse, lui capiva solo il titolo: guerra in Kosovo.

La signorina bellina di Milano

Tuesday, January 4th, 2011

C’era questa signorina di Milano, molto bellina, sempre in ordine, mani curate, capelli biondi pettinatissimi, avrà avuto sedici anni, diciotto al massimo. La incontravo tutte le mattine sul venticinque, e che lei fosse di Milano lo immaginavo soltanto (l’immagino ancora oggi) perché non le ho mai parlato, ma una volta l’ho sentita dire al telefono: quando finisce la scuola ti raggiungo a Milano. La scuola è finita, è anche ricominciata, ma la signorina bellina di Milano non l’ho mai più vista.