“Tra gli illustrissimi autori incaricati di scuotere la grigia gabbia invecchiata della cultura nostrana non c’è neppure una donna”, osservano allibiti i blogodot, e io con loro. Possibile che Antonio Scurati e Alessandro Bertante, gli organizzatori della manifestazione Officina Italia, non conoscano nemmeno una filosofa, una poetessa, una scrittrice, una regista?
Il comunicato stampa definisce Officina Italia primo festival dedicato alla creatività artistica italiana. Ma che razza di creatività artistica vuoi mai che sia una creatività artistica che parla solo al maschile?
Spulciando un po’ in Internet vedo che la questione della mascolinità officinale era già stata affrontata sul Giornale da Caterina Soffici il primo maggio. Scurati le ha mandato una mail di scuse il 3 maggio, e il 4 gli ha risposto per le rime Elena Loewenthal. Un fulminante uno-due al femminile, che aiuterà di certo gli organizzatori a non ripetere l’errore l’anno prossimo.