La natura ha orrore del vuoto, diceva Aristotele buonanima, quindi è naturale che il vuoto lasciato da un comico che si butta in politica sia prontamente riempito da un politico che si butta nel varietà.
Dice il commissario europeo Franco Frattini in un’intervista alla Reuters del 10 settembre scorso:
«Intendo portare avanti un esercizio di esplorazione con il settore privato (…) su come sia possibile usare la tecnologia per evitare che la gente usi o cerchi parole pericolose come bomba, uccidere, genocidio o terrorismo».
Alla domanda se un piano per bloccare le ricerche di alcune parole possa infrangere il diritto all’informazione e di espressione, Frattini – parlando al telefono – ha risposto: «Francamente, istruire le persone a creare una bomba non ha niente a che fare con la libertà di espressione, o con la libertà di informare la gente».
Da Franco Frattini non mi aspetto chissacché, ma devo dire che qui è riuscito a sorprendermi.
Nessuna sorpresa per la cosa in sé: Frattini propone di estendere all’UE alcuni esperimenti di controllo della rete già ampiamente falliti altrove. Casomai un piccolo brivido di inquietudine mi percorre nel constatare che il responsabile Libertà, Sicurezza e Giustizia della commissione sembra credere davvero che terroristi e delinquenti vari si affidino a Internet per imparare a fabbricare ordigni, e che impedire di cercare “bomba” in Google infligga loro un duro colpo.
Roba che a raccontarla per strada ridono anche i paracarri.
Ma fin qui, dicevo, niente di nuovo. Quello che mi ha sorpreso è che Frattini non si limita a guardare con sospetto i motori di ricerca, ma estende i suoi pruriti da censore all’uso di determinate parole. “Evitare che la gente usi o cerchi parole pericolose”, dice.
Già m’immagino trascinato in giudizio. Il Frattini, avvolto in un lungo saio con cappuccio, elenca con voce tonante i capi di accusa a mio carico:
Hai ripetuto bomba per ben sette volte. Reprobo!
Hai scritto uccidere qui e altrove. Delinquente!
Hai detto genocidio e l’hai anche ripetuto. Assassino!
Hai osato nominare il terrorismo con piglio recidivo. Nemico dell’umanità!
Non ho scampo, questo blog sarà oscurato e io sarò condannato al carcere duro per cospirazione.
E non oso pensare all’orrendo destino che attende gli abitanti del comune di Bomba.