Archive for November, 2007

Pseudo-tumblr

Friday, November 30th, 2007

“Tu solo del buco del culo delle sogliole devi occuparti”.
(anfiosso, 28 novembre 2007)

Moderate i vostri appetiti

Thursday, November 29th, 2007

Baruch Spinoza, tratto da http://it.wikipedia.org/wiki/SpinozaOggi, cioè ieri, cadeva il centenario della nascita di Alberto Moravia, ma dato che a me le cifre tonde non piacciono, ricordo piuttosto che il 24 novembre scorso ricorreva il 375° compleanno di Baruch Spinoza. Fin qui le notizie di pubblico dominio. Ciò che il pubblico ignora (e che per sua fortuna continuerà a ignorare nei secoli) è che circa un anno fa – forse proprio il 24 novembre, chissà – il prode letturalenta iniziava la lettura integrale dell’opera maggiore di Spinoza, l’Etica.

Di quella lettura ho un ricordo bellissimo. La consumai prevalentemente in treno, e in seguito a quell’esperienza posso garantire al casuale lettore di questa nota che l’Etica di Spinoza deve essere letta in movimento: il contrasto fra l’armonia esattissima e quasi glaciale delle spinoziane deduzioni geometriche e il caos inesplicabile del mondo visto dal finestrino di un Eurostar Intercity* vale la spesa del biglietto (vuoi del tomo spinoziano, vuoi dell’EurostarIntercity*).

Nonostante la lettura di cui sopra, a un’interrogazione liceale su Spinoza verrei mandato al posto con un bel due, massimo due e mezzo, e tuttavia una cosa almeno vorrei dirla a quello stronzo del prof: guardi, prof, io sono cresciuto in un mondo in cui la parola etica coincideva con prescrizione: fai questo e quest’altro; non fare questo e quest’altro. Ecco, l’Etica di Spinoza è la prima (e forse l’unica) etica che non prescrive alcunché. Mi ricordo solo un punto in cui il nostro si lascia scappare un’esortazione vagamente prescrittiva: “moderate i vostri appetiti!” Come dargli torto?

Spinoza era ebreo e alcuni ebrei suoi contemporanei non gli risparmiarono dispiaceri piuttosto pesanti – tra cui l’espulsione dalla comunità per eresia – dispiaceri non dissimili a quelli procurati ad Antonio Rosmini dai cattolici ottocenteschi. Ma i tempi cambiano, si sa, e se oggi i cattolici elevano Rosmini alla dignità di santo, gli ebrei hanno riconosciuto già da tempo la grandezza del loro compaesano Baruch Spinoza. Buon segno in entrambi i casi, segno che la stupidità umana non è infinita.

C’è un blog molto spinoziano a due passi da qui, quello di Massimo Adinolfi. E non tanto perché il musiliano filosofo ne sa a pacchi di Spinoza, quanto perché la quotidianità che costeggia il suo filosofare ricorda molto da vicino la molatura delle lenti. Poi c’è un altro blog molto spinoziano, Perle complottiste, spinoziano per la sua puntuale e ironica lotta contro il complottismo, l’ultima frontiera della superstizione. (grazie a mmax e ipazia e rosalucsemblog per la segnalazione).

Buon compleanno, benedetto Spinoza!

Per approfondire:
qui
e qui
pure qui
e anche qui

* Per questa modifica si vedano i commenti.

[dtfn] XXVI – Catastrofe

Wednesday, November 28th, 2007

(Il manoscritto ritrovato di letturalenta. Frontespizio e indice)

Saku Paasilahti: De te, fabula narratur (1999), tratto da http://rikart.lib.hel.fi/Se un rogo immane distruggesse tutte le biblioteche del mondo, e tutte le librerie, e tutte le case editrici, e financo tutti gli strumenti adatti a trascrivere le parole su supporti duraturi, la terra non avrebbe il tempo di compiere un giro completo su sé medesima per riempirsi nuovamente di racconti impressi sulla cenere del mondo, nell’aria o sulla sabbia, mandati a memoria e tramandati a voce, incisi da unghie ferine su rocce annerite dal fuoco, dipinti con ossa carbonizzate su pareti vetrificate.

Narrerebbero in tutte le lingue superstiti il corso e gli effetti della grandiosa catastrofe, se esistessero ancora le parole necessarie: ma, ahimè!, tutti i dizionari sono andati distrutti; migliaia e migliaia di lemmi sono perduti per sempre; non è rimasto un solo trattato di filologia romanza, non un saggio o un articolo di linguistica comparata, non un brandello delle annose ricerche sulle affinità delle lingue agglutinanti.

Che fare, dunque?
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Lettore! vuoi diventare lettore?

Tuesday, November 27th, 2007

di vibrisselibri, dico. Bene, il primo passo consiste nel superare indenne la lettura dell’apposito bando.

Chi legge è un altro

Tuesday, November 27th, 2007

Oggi, cioè ieri, su Ibrid@menti c’era un mio post intitolato Chi legge è un altro, nella rubrica Scritture in rete curata da melpunk.

Ibrid@menti, recita il colophon del blog, è un Laboratorio sperimentale della Scuola di Dottorato in Scienze del Linguaggio, della Cognizione e della Formazione [dell’Università Cà Foscari di Venezia] in collaborazione con Splinder, nato da un’idea di Intelligenzaconnettiva con la partecipazione di William Nessuno, coordinato da Umberto Margiotta. La collana editoriale Ibrid@menti è diretta da Mario Galzigna.

E poi non venite a dirmi che non ve l’avevo detto, neh!

Sante Bernardi

Friday, November 23rd, 2007

Sono un malato di SLA (sclerosi laterale amiotrofica o malattia dei motoneuroni), mi chiamo Sante Bernardi, ho sessantasei anni e vivo a Roma. (continua sul blog di Sante Bernardi)

Il libro, la rete e la memoria

Thursday, November 22nd, 2007

volo af 4590, tratto da en.wikipedia.org/wiki/Air_France_Flight_4590Chi si ricorda di Alice Brooking? Io, per dirne uno, l’avevo completamente rimossa dalla memoria.

Poi è successo che qualche giorno fa, a cena, il discorso sia caduto non ricordo come sul Concorde, l’ormai mitico aereo supersonico degli anni settanta. Le domande abituali dei miei figli spaziano da quanto è grande l’universo? a di cosa sono fatti gli atomi?, con tutto quello che sta in mezzo, aerei inclusi, e naturalmente non si sono lasciati sfuggire l’occasione di chiedere papà, che cos’è il Concorde?

Nel riferire loro il poco che sapevo sul mostro volante col naso a punta, mi sono ricordato che un disastro aereo ne causò il declino, fino alla definitiva scomparsa, e al contempo mi sono reso conto che di quel disastro ricordavo appena che fosse accaduto, mentre avevo dimenticato tutto il resto: il luogo, l’anno, il numero di vittime, figurarsi Alice Brooking.

Quel che si fa in questi casi è noto a tutti: google, wikipedia e via andare. Dopo le opportune ricerche il quadro dell’incidente si è riempito di dettagli precisissimi.
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Presentazione dei carteggi di Antonio Pizzuto

Wednesday, November 21st, 2007

Fondazione Antonio Pizzuto, Siae, Sindacato Nazionale Scrittori, invitano alla presentazione dei

Carteggi di Antonio Pizzuto
con
Alberto Mondadori, Giovanni Nencioni, Gianfranco e Margaret Contini, Lucio Piccolo, Salvatore Spinelli, Carlo Betocchi, Vanni Scheiwiller.

Interverranno:

Maria Pizzuto, presidente della Fondazione Antonio Pizzuto
Gualberto Alvino, filologo e critico letterario
Antonio Pane, critico letterario
Felice Paniconi, poeta e studioso di Pizzuto

Coordinatore: Gian Maria Molli, giornalista Rai
Lettori: Donatella Ferrara e Gabriele Villa

Giovedì 22 novembre ore 17,00
sala Burcardo, via del Sudario 44, Roma

Auguri zop!

Tuesday, November 20th, 2007

Novembre, tempo di compleanni.

E il quinquennale del mitico zop esige che s’infranga la ferrea regola del massimo un post al giorno, ma anche meno. Calvinista, oulipiano, patafisico, surrealista, cubista, futurista, dadaista, Antonio Zoppetti ha rappresentato in questi cinque anni l’avanguardia della blogosfera italiana, con indeflettibile piglio da precursore. Ultima impresa in ordine di tempo fu quella di scrivere un libro intitolato Gentile editore, io non demordo!, e di realizzarne appieno il principio ispiratore, tanto a demordere fu infine l’editore che lo pubblicò.

E fra due giorni appena, lo dico agli eventuali distratti di passaggio, compirà due anni il manifesto del dadismo, altra celebre impresa cibernetica del nostro alla quale partecipai con autentica goduria.

Cento di questi lustri, zop!

[dtfn] XXV – Scrittura creativa

Tuesday, November 20th, 2007

(Il manoscritto ritrovato di letturalenta. Frontespizio e indice)

Saku Paasilahti: De te, fabula narratur (1999), tratto da http://rikart.lib.hel.fi/Mai cominciare una frase con un avverbio. E tanto meno con una congiunzione.

A questo si dedicano prevalentemente i manuali di scrittura creativa. Sono individui sedentari ed eleggono le isole maggiori a loro stabile dimora. Raramente salpano le ancore e solo per piccoli spostamenti, il più delle volte per incontrare i manuali di isole vicine, o per partecipare a una conferenza sui recenti sviluppi nell’uso dell’articolo indeterminativo nei romanzi epistolari. Diffidano dei racconti, troppo vaghi e itineranti per i loro gusti ma, pur non amando la loro compagnia, spesso li osservano di nascosto.

Giusto ieri stavo discutendo del mio capitolo precedente con un racconto poliziesco, quando ne ho beccato uno rimpiattato presso un moletto, tutto intento a prendere appunti. Si occupano infatti di segnaletica per racconti, disseminando ovunque esortazioni più o meno esplicite, avvisi amichevoli, ordini indiscutibili: non esagerare con gli aggettivi; evita le ripetizioni; non esprimere un concetto semplice con parole complicate; attento alle cacofonie; parla di ciò che conosci; cerca sempre di farti capire.
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auguri

Friday, November 16th, 2007

immagine di Tonino Pintacuda, http://www.toninopintacuda.suinternet.it/

Tempo di segnalazioni

Wednesday, November 14th, 2007

La lentezza è un’arte che si apprende lentamente, e ci mancherebbe altro, ma al termine del percorso il lento consapevole avrà per certo le sue brave soddisfazioni.

A-TempoCome quella di segnalare con due giorni di ritardo la nascita di un blog dedicato al tempo. Si tratta di A-Tempo, spazio dedicato alle misure alternative del tempo partorito dall’inarrestabile lena creativa di Herzog. Gli aspiranti dis-misuratori di tempo troveranno le istruzioni per l’uso qui.

ibrid@mentiMolto più antica è la nascita di Ibrid@menti, un blog co-prodotto dall’Università Ca’ Foscari di Venezia, da Splinder e soprattutto da schiere di blogger che quotidianamente ragionano e discutono con rara compostezza di rete e dintorni, temi che dalle siderali e asettiche altezze del virtuale stanno diventando di giorno in giorno più concreti, fisici e terragni.

vibrisselibriIl tempo vola, si sa, tanto che domani in tutto il numero civico al quale corrisponde solo il mio campanello verrà celebrato il mio quarantacinquesimo compleanno. Ma il giorno appresso sarà l’intero pianeta a ricordare, grato e commosso, il primo anniversario della vita pubblica di vibrisselibri. Per festeggiare il compleanno l’ormai celebre casa editrice anfibia regalerà alle patrie lettere un nuovo libro scaricabile gratuitamente dal catalogo, libro che da quel momento inizierà il suo viaggio alla ricerca della carta. Ci vorrà del tempo, certo, ma non c’è fretta.

Denkend aan Holland

Thursday, November 8th, 2007

Amsterdam Centraal, tratto da nl.wikipedia.org/wiki/AmsterdamLe due torri della Centraal Station ospitano ciascuna un quadrante munito di lancette. Entrambi i quadranti a prima vista sembrano orologi e infatti quello a destra di chi guarda lo è, ma l’altro no. L’altro ha una lancetta sola e sul quadrante non sono segnate le ore, ma i punti cardinali. La lancetta punta la O quando il vento soffia da Oost, ovvero da Est. Se invece indica la Z, il vento è da Zuid, che sarebbe il Sud, e così via. La differenza fra i due quadranti è segnalata da qualsiasi guida turistica di Amsterdam, ma caso vuole che le guide turistiche io le legga quasi sempre al ritorno da un viaggio, più raramente durante il soggiorno, mai prima di partire. Così, quando ho posato gli occhi per la prima volta sulla torre di sinistra, mi sono chiesto per lunghi secondi come fanno gli Amsterdammer a divinare l’ora da quell’esoterico marchingegno.
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La differenza fra un lacchè e un uomo libero

Wednesday, November 7th, 2007

Enzo Biagi è morto, evviva Enzo Biagi.

Colui che l’aveva epurato dalla Rai oggi ha commentato la morte del grande giornalista emiliano con queste parole virgolettate dal giornale di famiglia:

Al di là delle vicende che ci hanno qualche volta diviso, rendo omaggio ad uno dei protagonisti del giornalismo italiano cui sono stato per lungo tempo legato da un rapporto di cordialità che nasceva dalla stima.

Ma a far rimpiangere davvero Enzo Biagi è il giullaresco servilismo di Mauro Mazza, direttore del Tg2, che nell’edizione delle 20:30 di ieri è riuscito a:
1. Relegare la notizia della morte di Biagi in coda ai titoli e in posizione defilata nella trasmissione.
2. Non citare manco di rimbalzo l’editto bulgaro con cui Berlusconi chiuse a Biagi le porte di mamma Rai.
3. Mandare in onda una Letizia Moratti che non si vergogna a definire Biagi “un vero milanese”.

Accostando costui a Enzo Biagi si capisce al volo la differenza fra un lacchè e un uomo libero.

Aggiornamento dell’8 novembre: Oggi, al funerale di Enzo Biagi, sull’editto bulgaro e sulla pretesa di Berlusconi che non ci sia mai stato la figlia Bice ha detto: “Certo che c’è stato. C’è qualcuno che, a volte, ha delle botte di amnesia. Lui non ha mai perso la memoria, né lui né noi”. Chissà se il fido Mazza inserirà queste dichiarazioni nel Tg2 di stasera…

Aggiornamento dell’aggiornamento:…Ovvio che no :-)

Bart colpisce ancora

Tuesday, November 6th, 2007

Ha aperto i battenti da pochi mesi, ma sta già lavorando a pieno ritmo, la rivista di arte e letteratura Parliamone, ideata e diretta dal lucchesissimo e prolifico scrittore Bartolomeo Di Monaco.

I lettori troveranno contributi di autori affermati come Davide Bregola, Gaetano Cappelli, Elisabetta Liguori, Marino Magliani, Stefania Nardini, Vincenzo Pardini. Accanto alle firme acclarate mi ha fatto molto piacere ritrovare vecchi adepti di it.cultura.libri, come Alfio Squillaci e Loreta Cerasi Mandrelli, e corre voce che anche il bravo Kalle andrà presto a rinforzare la schiera degli ex-iciellini. State tonnati!