Giornale radio sulla rete 2 della RAI, ore 12:30. Sarà il caldo, sarà lo svacco agostano, non lo so. Fatto sta che nel giro di cinque minuti si susseguono due perle degne di essere consegnate alla memoria perenne della grande rete.
Prima perla: secondo la solerte conduttrice in studio del notiziario, in Italia ci sarebbero diciotto milioni di agriturismi. Ora, la mia mente non è particolarmente allenata in campo matematico, ma un rapido calcolo mentale sono ancora in grado di farlo. La popolazione italiana ammonta a poco meno di sessanta milioni di abitanti. Un agriturismo ogni tre abitanti mi sembra francamente troppo. Possibile che nessun dipendente della RAI — dalla conduttrice al direttore di rete — si accorga di una castroneria simile?
Seconda perla: la medesima solerte conduttrice annuncia un servizio su “una delle più simpatiche specie di pesci” reperibili alle nostre latitudini. Parte il servizio, e si scopre che codesti pesci simpaticissimi sono i delfini. La mia competenza zoologica non arriva certo alle vette di questa staordinaria specialista, epperò mi ricordo che in terza o quarta elementare mi hanno spiegato che i delfini mica son pesci, noooo, son mammiferi! Scopano più o meno come noi, crescono i figli nel grembo della mamma (mica fanno le uova, neh, giammai!), allattano, eccetera.
Vabbè, commenterà il fugace lettore, ma a te chi te lo fa fare di ascoltare il GR2 delle dodici e trenta di un caldissimo due agosto duemilaotto? Non sai che al giorno d’oggi, se vuoi avere notizie decenti, devi girare per blogs, fare ricerche in gugol o consultare vichipidia? Ok, fugace lettore, ok. Ma lasciami dire che l’idea che in questa data del due agosto duemilaotto l’intiera catena informativa della RAI radiotelevisione italiana — dal presidente megagalattico di rete all’umile conduttrice agostana — sia in queste condizioni di ignoranza ossessivo-compulsiva, non mi lascia per niente tranquillo.