[ieri alle 22:05 è arrivata la risposta alla lettera che avevo inviato qualche giorno fa. Eccola. lt]
Gentile signor Tassinari,
rispondo per conto del Ministro Scajola che la ringrazia per la sua email, del cui contenuto ha preso buona nota.
L’osservazione del Ministro è basata soprattutto sul buon senso. Dando per scontato che la giustizia deve fare il proprio corso, ho la sensazione che la diffusione mediatica di certe notizie, spesso amplificate e distorte, a seconda della convenienza politica di chi le pubblica, tenda a fare di tutte le erbe un fascio. Questo spesso porta a criminalizzare interi settori, a causa di pochi e ben individuabili disonesti.
Ma la criminalizzazione di un intero comparto produttivo, e qui sta il punto della questione, comporta anche altre pericolosissime conseguenze. Per esempio, se si trattasse di una società quotata in borsa, si potrebbe assistere ad un tracollo finanziario che, nelle circostanze più gravi, potrebbe portare anche al fallimento della società stessa. Ed ecco così, a causa di alcuni malfattori, che centinaia o migliaia di dipendenti perderebbero il posto di lavoro, mettendo un incredibile numero di famiglie in grosse difficoltà.
E consideriamo poi gli utenti di questa ipotetica società. Se fallisse, non potrebbero più godere dei servizi di cui fino a quel punto hanno usufruito. E quindi anch’essi avrebbero grossi problemi. Mettiamo che si tratti di clienti di una società telefonica, tanto per restare in tema: improvvisamente decine di migliaia di persone potrebbero trovarsi senza la linea, pur avendo sempre pagato le proprie bollette. Non Le sembra abbastanza?
E’ per questo che le inchieste giudiziarie, dovrebbero riguardare solo coloro che sono imputati di qualcosa e non l’intero sistema in cui essi operano. Occorre saggezza e prudenza.
Cordialmente,
Segreteria Ministro