Archive for the ‘libri e dintorni’ Category

La più famosa lettera di tutta la letteratura italiana

Monday, October 31st, 2005

Dato che nei giorni scorsi Splinder ha fatto le bizze ostacolando il lavoro del bravo se pur lento blogger, e dato che il suddetto blogger oltre che lento è pure pigro, oggi ti propino, o fugace lettore, una imprescindibile divagazione di qualche anno fa su una lettera del più grande scrittore italiano di tutti i tempi: Niccolò Machiavelli.

MachiavelliMachiavelli ha scritto «la più famosa lettera di tutta la letteratura italiana» (Ridolfi). Si tratta della lettera a Francesco Vettori del 10 dicembre 1513. Talmente famosa quella lettera, che riesce difficile pensare che ci sia ancora spazio per ricamarci su. Eppure…

Quella lettera è una responsiva a una missiva del Vettori del 23 novembre, in cui l’ambasciatore fiorentino presso la corte papale descrive la sua vita romana a Machiavelli, lasciando trasparire un certo spleen da ricco borghese annoiato dalla routine. Il Vettori, insomma, parla del suo ombelico, vezzo che lo accomuna a certi scrittori italiani contemporanei, secondo voci che circolano in ambienti bene informati. Questo parlare di sé fa parte di quella noia esistenziale di cui dicevo. Son talmente disgustato dalla banalità della vita di corte e dal basso livello delle persone che incontro quotidianamente, sembra dire il Vettori a Machiavelli, che non mi resta che parlarti un po’ di me, argomento non eccitante, forse, ma buono per ammazzare il tempo.

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Un discorso da fare quiritta

Thursday, October 27th, 2005

Un libro pubblicato da QuirittaQualche giorno fa è balzata agli onori della cronaca (si fa per dire) una triste notizia: la casa editrice Quiritta chiude i battenti. Come dici, o lettore aduso allo zapping internettico più inconcludente? Non te ne sei accorto? Be’, stavolta non è tutta colpa tua. La notizia è stata riportata solo da un paio di blog, Nazione indiana e Lipperatura, e dai commenti ai relativi articoli mi pare di intuire che molti dei lettori letterati della blogosfera italiana manco sanno cosa sia o dove stia di casa, la casa editrice Quiritta. O, se lo sanno, poco importa loro che il suo fondatore Roberto Parpaglioni abbia deciso di chiuderla.

Donde procede cotanta ignoranza? da dove tanta indifferenza? L’ignoranza è quasi certamente legata al fatto che Quiritta non è presente in rete. Perfino tu, lettore errante e sbadato, avrai notato che il link a Quiritta all’inizio di questo articolo punta alla definizione del lemma quiritta sul dizionario De Mauro. Scelta obbligata proprio perché non esiste un sito Web della casa editrice Quiritta, ma anche scelta ragionata, perché Roberto Parpaglioni ha tratto il nome della sua creatura editoriale dal significato di questa rarissima parola italiana: proprio qui.

L’indifferenza è certamente figlia dell’ignoranza, ma forse c’è dell’altro: c’è che di una casa editrice dedicata interamente alla letteratura italiana, allo scopo dichiarato di “riconquistare il senso di una continuità linguistica e culturale” non gliene frega niente a nessuno.

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