Archive for the ‘tempi moderni’ Category

Bart colpisce ancora

Tuesday, November 6th, 2007

Ha aperto i battenti da pochi mesi, ma sta già lavorando a pieno ritmo, la rivista di arte e letteratura Parliamone, ideata e diretta dal lucchesissimo e prolifico scrittore Bartolomeo Di Monaco.

I lettori troveranno contributi di autori affermati come Davide Bregola, Gaetano Cappelli, Elisabetta Liguori, Marino Magliani, Stefania Nardini, Vincenzo Pardini. Accanto alle firme acclarate mi ha fatto molto piacere ritrovare vecchi adepti di it.cultura.libri, come Alfio Squillaci e Loreta Cerasi Mandrelli, e corre voce che anche il bravo Kalle andrà presto a rinforzare la schiera degli ex-iciellini. State tonnati!

Il tempo stringe

Wednesday, October 31st, 2007

Già, proprio come i vestiti di qualche anno fa.

Non che sia necessariamente un dramma, anzi: avere poco tempo libero significa averne molto occupato. Se è occupato bene o male, poi, è cosa da stabilirsi, ma tant’è.

Il rapporto fra tempo libero e tempo occupato è un problema dibattuto sin da epoche remote. Gli antiqui, che come tutti sanno erano infinitamente più saggi di noi, dividevano il tempo in otium e negotium, e le parole stesse mostrano chiaramente che l’ozio, dovendo proprio scegliere, era da loro prediletto.

Poi arrivò un tale, probabilmente uno psicopatico grave, a dire che il lavoro nobilita l’uomo. Da allora sono tempi durissimi per tutti quelli, quorum ego, che nel profondo dell’animo loro restano irredimibilmente fancazzisti pur adeguandosi ai paradigmi moderni (più spesso per necessità che per senso di responsabilità, beninteso).

Questo per dire che se il lettore di passaggio prova una giusta ira nel notare l’attuale deblogghizzazione di questo blog, la sua fissità così contraria alla natura del mezzo, distragga i suoi strali dall’innocente tenutario e li diriga piuttosto contro quel tale.

Per il resto tutto bene, grazie.

bombasicilia ±

Wednesday, October 17th, 2007

bombasiciliaA sei anni dalla fondazione, che risale al 19 ottobre 2001, Bombasicilia cambia faccia e passo, diventando il primo tumblelog letterario italiano, ovvero un po’ più di un sito statico e un po’ meno di un blog. bombasicilia ± ospiterà segnalazioni brevi che accompagnano foto e filmati, piccole cronache contro un inarrestabile svanire.

La rivista online trimestrale Bombasicilia s’è chiusa col numero nove nell’aprile del 2007. Nel maggio dello stesso anno è uscito un numero zero cartaceo per le edizioni Navarra di Marsala (TP). Tutti gli arretrati sono disponibili in versione pdf, direttamente qui. Sul sito sono annunciati nuovi progetti, quindi vale il vecchio adagio radiofonico: stay tuned!

Niente primarie

Monday, October 15th, 2007

Non sono andato a votare alle primarie del costituendo Partito Democratico. E siccome mi fa fatica scrivere un post sul perché e il percome non ci sono andato, rimando alle ineccepibili motivazioni di Ipazia. Aggiungo solo che non ho capito bene perché la cosa più urgente e improcrastinabile nella fase costituente di un partito sia l’elezione del segretario.

Nobel e legalità

Friday, October 12th, 2007

Il premio Nobel per la letteratura fu assegnato per la prima volta nel 1901 al poeta francese Sully Prudhomme, mentre nel 2007 è stato vinto da Doris Lessing, inglese, 88 anni fra pochi giorni, vecchia gloria letteraria dde sinistra dei tempi antichi, quando i comunisti erano comunisti, i fascisti erano fascisti e governavano i democristiani. La sua fama non è più quella di allora in questi tempi moderni in cui i fascisti e i comunisti sono specie protette e governa un democristiano.

Tra i candidati al Nobel del 2007 c’era anche Philip Roth, e infatti la Lessing ha ricevuto il premio a cinquantasette anni dal suo libro d’esordio The Grass is Singing, pubblicato in Inghilterra nel 1950. Se l’Accademia Svedese terrà questo passo, Philip Roth – che ha esordito nel 1959 con Goodbye, Columbus – vincerà il Nobel nel 2016, a soli 83 anni e con ben cinque anni di anticipo sulla Lessing, la quale – notizia imprescindibile – assieme al premio ha conquistato il primato di anzianità dei Nobel per la letteratura.

Come undicesima donna laureata, poi, la Lessing porta a sei il numero delle premiate negli ultimi cinquant’anni, interrompendo la parità con le premiate dei primi cinquant’anni. Non per niente fu molto amata delle femministe, Doris Lessing.

Ed è amata anche dai pacifisti, tanto che nell’anno del suo esordio letterario fu premiato Bertrand Russel, inglese come lei e come lei paladino della libertà e dei diritti umani, nonché ideatore di un celebre paradosso su barbe e barbieri da lui enunciato – coincidenza ricca di reconditi significati – nel 1901, anno di nascita del premio Nobel per la letteratura.

E questo ci riporta all’inizio del post, cosa che dimostra, nell’ordine, che in questo mondo tutto si tiene, che un terremoto in Cina può causare il battito d’ali di una farfalla svedese e che Doris Lessing non ha mai fatto la barba a Bertrand Russell.

N.B.: O lettore, se hai l’impressione che i sottili ragionamenti qui esposti siano leggermente sconclusionati e illogici, pensa che in Italia vive gente come Gianfranco Fini, convintissimo che l’illegalità si combatte aumentando le pene e costruendo più galere, o come Sergio Cofferati, più propenso a demolire che a costruire: sgomberare i centri sociali, tagliare i servizi comunali, chiudere i locali pubblici alle nove di sera, radere al suolo i campi nomadi. Poi si lamentano che la ggente si butta nell’antipolitica.

Buràn 3, Il conflitto

Tuesday, October 2nd, 2007

Buràn 3, Il conflittoÈ uscito il terzo numero di Buràn, la rivista che avvicina alla rete italiana voci e mondi remoti, grazie a un lavoro paziente e volontario di traduzione. In questo numero, intitolato Il Conflitto, Buràn ospita 48 voci di 24 paesi diversi, suddivise nelle consuete sezioni Il Materiale e L’Immaginario.

Ma la novità più interessante è che per questo numero Buràn ha potuto contare sulla collaborazione fattiva del British Council di Londra, che ha messo in contatto la redazione con giovani scrittori africani, e della Boston University, che ha messo a disposizione i testi della rivista Agni, e si è adoperata per ottenere dagli autori prescelti il permesso di pubblicazione. Una rete di collaborazioni che supera i confini virtuali di Internet, creando contatti e corrispondenze molto reali e concrete.

Da buon vibrisselibraio so bene che queste cose accadono immancabilmente quando si mettono in moto iniziative di editoria in rete, ma questo non mi esime dal ringraziare i redattori di Buràn per il loro lavoro, né tanto meno dall’augurare buona lettura ai lettori di Buran n.3, Il Conflitto.

Scoop! Trovata una versione inedita di Madame Bovary

Friday, September 28th, 2007

Jennifer Jones in Madame Bovary (1949), tratto da home.hiwaay.net/~oliver/Qualche giorno fa ho saputo da Ipazia che Clemente Mastella ha un blog. Ieri, via Candide, scopro che ce l’ha pure Giuliano Ferrara.

Son tempi duri.

La ragione grida di resistere, resistere, resistere, ma poi soccombe alla curiosità. Clicco il link al Ferrara-pensiero e vedo due post. Il primo è un’apostrofe a Prodi acciocché egli si dimetta. Sbadiglio fin dal titolo e passo senz’altro al post successivo, intitolato Oggi il sesso non è libero, è soltanto ridicolo. L’incipit, Ho una notizia per Giampiero Mughini – autore di un libro sulla rivoluzione sessuale – non è esaltante, ma continuo a leggere fino a quando, dopo appena due righe, mi imbatto in questa frase:

Il sesso era libero da prima del famoso Sessantotto, è sempre stato libero, basta leggere la Bibbia o San Paolo o le Confessioni o Madame Bovary.

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Stilos chiude?

Monday, September 24th, 2007

Il 25 settembre sarà in edicola l’ultimo numero del quindicinale Stilos, inventato e diretto da Gianni Bonina. Stilos uscì dapprima come supplemento settimanale del quotidiano La Sicilia, e dal giugno 2005 – sempre pubblicato dallo stesso editore del quotidiano – come quindicinale autonomo. Il resto qui.

Questo blog sarà oscurato

Friday, September 14th, 2007

La natura ha orrore del vuoto, diceva Aristotele buonanima, quindi è naturale che il vuoto lasciato da un comico che si butta in politica sia prontamente riempito da un politico che si butta nel varietà.

Dice il commissario europeo Franco Frattini in un’intervista alla Reuters del 10 settembre scorso:

«Intendo portare avanti un esercizio di esplorazione con il settore privato (…) su come sia possibile usare la tecnologia per evitare che la gente usi o cerchi parole pericolose come bomba, uccidere, genocidio o terrorismo».

Alla domanda se un piano per bloccare le ricerche di alcune parole possa infrangere il diritto all’informazione e di espressione, Frattini – parlando al telefono – ha risposto: «Francamente, istruire le persone a creare una bomba non ha niente a che fare con la libertà di espressione, o con la libertà di informare la gente».

Da Franco Frattini non mi aspetto chissacché, ma devo dire che qui è riuscito a sorprendermi.

Nessuna sorpresa per la cosa in sé: Frattini propone di estendere all’UE alcuni esperimenti di controllo della rete già ampiamente falliti altrove. Casomai un piccolo brivido di inquietudine mi percorre nel constatare che il responsabile Libertà, Sicurezza e Giustizia della commissione sembra credere davvero che terroristi e delinquenti vari si affidino a Internet per imparare a fabbricare ordigni, e che impedire di cercare “bomba” in Google infligga loro un duro colpo.

Roba che a raccontarla per strada ridono anche i paracarri.

Ma fin qui, dicevo, niente di nuovo. Quello che mi ha sorpreso è che Frattini non si limita a guardare con sospetto i motori di ricerca, ma estende i suoi pruriti da censore all’uso di determinate parole. “Evitare che la gente usi o cerchi parole pericolose”, dice.

Già m’immagino trascinato in giudizio. Il Frattini, avvolto in un lungo saio con cappuccio, elenca con voce tonante i capi di accusa a mio carico:

  • Hai ripetuto bomba per ben sette volte. Reprobo!
  • Hai scritto uccidere qui e altrove. Delinquente!
  • Hai detto genocidio e l’hai anche ripetuto. Assassino!
  • Hai osato nominare il terrorismo con piglio recidivo. Nemico dell’umanità!
  • Non ho scampo, questo blog sarà oscurato e io sarò condannato al carcere duro per cospirazione.

    E non oso pensare all’orrendo destino che attende gli abitanti del comune di Bomba.

    Copyleft festival

    Thursday, September 13th, 2007

    copyleft festival

    Per leggere il programma completo basta pigiare il tasto sinistro del topo dopo averlo puntato sull’immagine qui sopra.

    Venerdì 14 (cioè domani) alle ore 18 vibrisselibri presenterà il libro Appuntamento col Notaio/Paura della Notte di Alessio Paša.

    Pro memoria

    Tuesday, September 11th, 2007

    L’11 settembre dell’anno scorso rientravo dalle vacanze. Ma che memoria che hai! esclama stupito il lettore. Macché, rispondo, lo so soltanto perché sta scritto nell’archivio del blog. I blog servono anche a questo, in fondo. Quest’anno invece sono rientrato a casa il tre, e al lavoro il dieci (lo dico solo come promemoria per il post dell’anno prossimo).

    Per il resto, mi limito a un link: Debunking 911.

    Il populismo è di destra

    Monday, September 10th, 2007

    Il populista è un tale dotato di lunghe antenne che gli consentono di intercettare i malumori diffusi in quello che una volta si chiamava “popolo” e che oggi si chiama “la gente”. Il carisma del populista non si esaurisce nelle sue antenne, ma include la capacità di sintetizzare mugugni variegati e differenti in formule semplici e facilmente comunicabili (il “Roma ladrona” di Bossi, per fare un esempio). Il populista ha una predisposizione molto forte alla semplificazione.

    Il populismo ha preso storicamente forme molto diverse, che vanno da un generico movimentismo fino all’instaurazione di regimi dittatoriali, ma il suo elemento distintivo è forse la rivendicazione di un rapporto diretto fra governanti e governati, fra leader e massa, saltando a piè pari qualsivoglia problema di rappresentanza. In un’ottica populista chi governa è l’interprete della volontà popolare, e quindi agisce su mandato diretto del popolo. In che modo il popolo gli trasmetta (e possa eventualmente revocargli) il mandato è un problema che il populista generalmente non si pone, perché per lui il leader pensa e agisce ‘come la gente comune’. La gente la pensa come me è il mantra obbligatorio del buon populista.
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    Fenomenologia del complotto

    Monday, August 6th, 2007

    Domanda: Visto quello che è successo negli Stati Uniti, secondo lei esiste un problema pedofilia nella Chiesa?
    Risposta: “È una montatura, hanno tirato fuori cose di 50 anni fa. Secondo me il Vaticano ha sbagliato a pagare gli indennizzi, quelle sono responsabilità personali. La verità è che, partendo dagli Stati Uniti, è in atto un’offensiva ebraico-radical chic che mira a screditare la chiesa cattolica. I pedofili sono ovunque nella società”. (don Piero Gelmini, 5 agosto 2007)

    Chissà perché, quando la chiesa cattolica si trova al centro di qualche scandalo o disavventura giudiziaria, prima o poi arriva un esponente della chiesa cattolica ad evocare lo spettro del complotto ebraico. Dev’essere una specie di riflesso pavloviano. Poi il gaffeur di turno chiede scusa, nevvero: non sia mai che egli volesse offendere i fratelli maggiori, ci mancherebbe. Intendeva dire “massoni”, mica “ebrei”.

    Ah, ecco, meno male. C’è qualcosa che non torna, però: non era stata la lobby gay a scatenare l’ultimo complotto anticattolico?

    C’è un problema di fondo in questa proliferazione lobbistica: se i complottardi si ostinano ad andare ciascuno per conto proprio, le energie si disperdono e l’obbiettivo si allontana. Che si organizzino, dico io, che fondino una Federazione, una Lega, una Convenzione delle Lobby Antipapiste e mettano mano al Grande Complotto, ché con tutti ‘sti complottini non ci si raccapezza più.

    Misteri della rete

    Monday, July 30th, 2007

    Il 13 marzo 2006 ho scritto un post intitolato Attenzione: blog comunista!, credo in occasione di una delle molte cretinate sparate in campagna elettorale dall’allora presidente del consiglio. Il mistero della rete è che questo post continua a raccogliere commenti da oltre un anno. L’ultimo è arrivato il 26 luglio scorso, in esplicita risposta al commento precedente, datato 2 luglio.

    Sembra insomma che questo innocentissimo post abbia creato una specie di “comunità virtuale” estemporanea, che lo usa come terreno di scambio di opinioni (e anche di fesserie, ci mancherebbe) su comunismo e zone limitrofe. Immagino che il “medium” di questi incontri quasi fantasmatici sia Google, ma non ho né il tempo né la voglia di cercare conferme.

    Qualora qualche sociologo di passaggio fosse interessato al fenomeno, può seguirlo in diretta qui.

    Notiziole sparse

    Monday, July 9th, 2007

    Negli ultimi giorni è successo che:

    1. Sono stato eletto nel consiglio direttivo di vibrisselibri assieme a Gaja Cenciarelli.
    2. Sono entrato nella redazione di La poesia e lo spirito assieme a Gaja Cenciarelli.

    Il giorno prima di entrare nella redazione di La poesia e lo spirito, il medesimo blog aveva ospitato una mia intervista a Gaja Cenciarelli. Morale della storia: è tutta una conventicola!

    3. Giulio Mozzi è stato eletto presidente e tesoriere di vibrisselibri.

    Dato che vibrisselibri non ha una lira, Giulio Mozzi sarà il tesoriere più disoccupato della nazione, quindi il più felice.

    4. C’è stato il Premio Strega, bisognerà pur dire qualche cosa, no?

    Certamente, apposta ho letto diversi post a riguardo su svariati blog, e il vincitore assoluto è Antonio Pagliaro.