Kundera

October 17th, 2008

Nei giorni scorsi i giornali di tutto il mondo hanno riportato questa notizia: nel 1950 lo scrittore ceco Milan Kundera avrebbe denunciato alla polizia segreta comunista il fuoriuscito Miroslav Dvorácek, provocandone l’arresto e la successiva condanna ai lavori forzati.

Sul settimanale praghese Respekt si può leggere, in inglese, il lungo articolo che ha aperto la questione. L’autore Adam Hradilek è ricercatore presso l’Istituto per lo Studio dei Regimi Totalitari, un organismo statale ceco, e che ha fra i suoi scopi statutari lo studio e la salvaguardia dei documenti relativi al periodo comunista.

Sul sito dell’Istituto si può leggere, sempre in inglese, un profilo di Miroslav Dvorácek all’interno del quale è pubblicato il rapporto di polizia in cui compare il nome di Milan Kundera.

In svariati siti di informazione, per esempio qui, si può leggere la secca smentita di Milan Kundera.

Fin qui i fatti. Il resto sono considerazioni mie, che infliggerò solo al lettore così ardito da proseguire di sua spontanea volontà.
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Proporzioni

October 13th, 2008

Per abbattere Hitler ci sono voluti aeroplani carri armati e cannoni fabbricati in mezzo mondo.

Per abbattere Haider è bastata un’automobile.

Figli impegnativi

October 10th, 2008

Non si può essere contemporaneamente un buon sindaco a Bologna e un padre presente a Genova, dice Sergio “In Fase Di Manutenzione” Cofferati. Essendo che come sindaco di Bologna non è che si ammazzi di lavoro, suppongo che abbia un figlio molto più impegnativo della media.

Le Clézio

October 9th, 2008

Parafrasando Scheiwiller, non l’ho letto e non mi dispiace.

Ho come il sospetto di non essere l’unico italiano a essere caduto dalle nuvole all’annuncio del Nobel per la letteratura 2008. Renderò dunque felici le moltitudini blogosferiche connazionali elencando alcuni libri di Jean-Marie Gustave Le Clézio tradotti in italiano.

— Il verbale, Torino 1965, Einaudi, traduzione di Gioia Zannino Angiolillo
— Terra amata, Milano 1969, Rizzoli, traduzione di A. Giacomini
— Estasi e materia, Milano 1969, Rizzoli, traduzione di M. Binazzi e M. Maglia
— Le fughe, Milano 1971, Rizzoli, traduzione di G. Bogliolo
— Deserto, Milano 1985, Rizzoli, traduzione di Dianella Selvatico Estense
— Verso gli icebergs, Bologna 1985, Il cavaliere azzurro, traduzione di Sandra Nocciolini
— Cronache francesi – Le Clezio … et al.!, Ancona 1989, Transeuropa, a cura di Renzo Paris
— Il cercatore d’oro, Milano 1990, Rizzoli, traduzione di Dianella Selvatico Estense
— Il sogno messicano, Milano 1990, Serra e Riva, traduzione di Elena Baggi Regard
— Onitsha, Milano 1992, Rizzoli, traduzione di Romana Petri
— Diego e Frida, Milano 1997, Il Saggiatore, traduzione di Armando Marchi
— Le due vite di Laila, Milano 1999, Il Saggiatore, traduzione di Massimo Caviglione
— Stella errante, Milano 2000, Il Saggiatore, traduzione di Ela Assetta
— Il verbale, Palermo 2005, Due Punti, traduzione di Silvia Baroni e Francesca Belviso
— L’africano, Torino 2007, Instar Libri
— Il continente invisibile, Torino 2008, Instar Libri, traduzione di Luciana Fasano et al.

(senza alcuna pretesa di esaustività, va senza dire)
(fonti: opac-sbn und maremagnum)

Letteratura e vita

October 6th, 2008

Fa un certo effetto immergerti nella lettura di Infinite Jest — capo d’opera di D.F. Wallace (R.i.P.) — e scoprire tuo malgrado che il circolo di tennis dietro casa — lo stesso presso il quale ti recavi da bambino al solo scopo di fregare le palline fiondate oltre la recinzione da racchette non troppo professioniste — si fregia del reboante titolo di Bologna Tennis Academy.

Una riforma molto innovativa

October 1st, 2008

Norman Rockwell, First day of school, tratto da www.thecitadelle.orgIl primo ottobre di quarant’anni fa il titolare di questo blog iniziava la sua avventura scolastica assieme a coloro che all’epoca venivano chiamati remigini, gli scolari di prima elementare.

Ricordo bene alcuni tratti salienti delle elementari di allora. Per esempio:

– Gli scolari dovevano indossare un grembiule.
– C’era un solo maestro (più spesso maestra) per classe.
– Non c’era il tempo pieno.

Oggi, a quarant’anni di distanza, la ministra della Pubblica Istruzione ha in mente una riforma della scuola elementare molto innovativa, dice lei, tanto innovativa che:

– Gli scolari dovranno indossare un grembiule.
– Ci sarà un solo maestro (più spesso maestra) per classe.
– Non ci sarà il tempo pieno.

Sono sicuro che la ministra della Pubblica Istruzione apprezzerà i miei suggerimenti per riformare la scuola in senso ancora più drasticamente innovativo, suggerimenti che vado lesto a elencare:

– Obbligo di tenere le mani dietro la schiena mentre la maestra spiega.
– Recita di una preghierina (cattolica, ovvio) all’inizio delle lezioni.
– Abolizione dell’insegnamento di qualsivoglia lingua straniera.
– Uso obbligatorio di penna e calamaio.
– Abolizione dei quaderni a fogli mobili.

Altri suggerimenti?

Il nero umorismo di google ads

September 17th, 2008

(clicca l’immagine per ingrandirla)

Più seriamente di me, Paolo Beneforti raccoglie dalla rete le testimonianze in memoria di David Foster Wallace.

Blog & Nuvole

September 16th, 2008

blog&nuvole

Dal manifesto dell’iniziativa: Blog & Nuvole si propone di riunire la scrittura proveniente dai Blog e il Fumetto, due modi espressivi della contemporaneità che per le capacità di sintesi possono interagire valorizzandosi a vicenda nella creazione di una nuova forma artistica.

Qui le regole per partecipare.

A man of infinite jest

September 15th, 2008

David Foster Wallace si è suicidato. Ora mi toccherà leggerlo per davvero.

La lezione della storia

September 10th, 2008

Sull’ignobile discorso del ministro La Russa — uno secondo il quale i fascisti di Salò meriterebbero rispetto — invito a leggere l’ineccepibile intervento di Massimo Adinolfi.

La verità storica

September 9th, 2008

Disse il ministro della difesa La Russa: “Farei un torto alla mia coscienza se non ricordassi che altri militari in divisa, come quelli della Nembo dell’esercito della Rsi, soggettivamente, dal loro punto di vista, combatterono credendo nella difesa della patria”.

Il ministro La Russa ha voluto informare gli italiani che i repubblichini erano dei perfetti imbecilli, incapaci di capire da che parte bisognava combattere per difendere davvero la patria. Con il suo discorso il ministro La Russa ha finalmente ristabilito la verità storica, chiarendo una volta per tutte che se i fascisti hanno concluso la loro avventura prendendo sonore bastonate un motivo c’è: erano idioti, completamente idioti.

Prendere quei bambini e portarli via

August 8th, 2008

Domanda: Cosa ha visto oggi al campo nomadi di Tor de’ Cenci?
Risposta di Mara Carfagna: «Mi ha molto turbato. L’impulso che ho avuto è prendere quei bambini e portarli via di lì. Credo che in alcuni casi siano necessarie misure drastiche come la revoca della patria potestà per i genitori che usano i loro bambini per l’accattonaggio».

Allucinante.

Piste

August 4th, 2008

Disneyland, 4 agosto 2008 — Dopo le pesanti critiche ricevute dal PD (“fanfaroncello!”, gli avrebbe detto un Veltroni al colmo dell’indignazione) Francesco Cossiga ha ammesso di essersi sbagliato. «Nessuna pista palestinese, no, dico davvero» — ha dichiarato l’ottuagenario comico sardo all’Eco di Topolinia. «L’attentato fu opera di un ramo deviato della Banda Bassotti, finanziato da Rockerduck per distogliere l’attenzione della magistratura dal suo tentativo fraudolento di impossessarsi del pacchetto di maggioranza della Miniere del Klondike SpA». Secondo il caratterista ex-democristiano non è escluso che Archimede Pitagorico abbia fornito consulenza tecnica per far esplodere l’ordigno a distanza.

Il presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini ha preso atto dell’ennesimo cambiamento di versione del presidente emerito, e ha aggiunto: «Questo dimostra che le zone d’ombra di cui ho parlato nei giorni scorsi esistono e non vanno sottovalutate. La pista paperopolese merita di essere seguita fino al completo accertamento della verità».

Di agriturismi e di pesci

August 2nd, 2008

Giornale radio sulla rete 2 della RAI, ore 12:30. Sarà il caldo, sarà lo svacco agostano, non lo so. Fatto sta che nel giro di cinque minuti si susseguono due perle degne di essere consegnate alla memoria perenne della grande rete.

Prima perla: secondo la solerte conduttrice in studio del notiziario, in Italia ci sarebbero diciotto milioni di agriturismi. Ora, la mia mente non è particolarmente allenata in campo matematico, ma un rapido calcolo mentale sono ancora in grado di farlo. La popolazione italiana ammonta a poco meno di sessanta milioni di abitanti. Un agriturismo ogni tre abitanti mi sembra francamente troppo. Possibile che nessun dipendente della RAI — dalla conduttrice al direttore di rete — si accorga di una castroneria simile?

Seconda perla: la medesima solerte conduttrice annuncia un servizio su “una delle più simpatiche specie di pesci” reperibili alle nostre latitudini. Parte il servizio, e si scopre che codesti pesci simpaticissimi sono i delfini. La mia competenza zoologica non arriva certo alle vette di questa staordinaria specialista, epperò mi ricordo che in terza o quarta elementare mi hanno spiegato che i delfini mica son pesci, noooo, son mammiferi! Scopano più o meno come noi, crescono i figli nel grembo della mamma (mica fanno le uova, neh, giammai!), allattano, eccetera.

Vabbè, commenterà il fugace lettore, ma a te chi te lo fa fare di ascoltare il GR2 delle dodici e trenta di un caldissimo due agosto duemilaotto? Non sai che al giorno d’oggi, se vuoi avere notizie decenti, devi girare per blogs, fare ricerche in gugol o consultare vichipidia? Ok, fugace lettore, ok. Ma lasciami dire che l’idea che in questa data del due agosto duemilaotto l’intiera catena informativa della RAI radiotelevisione italiana — dal presidente megagalattico di rete all’umile conduttrice agostana — sia in queste condizioni di ignoranza ossessivo-compulsiva, non mi lascia per niente tranquillo.

In miniera!

July 30th, 2008

Se in Italia ci fosse un’opposizione seria, avrebbe già preteso la rimozione dall’incarico di questo emerito incapace, che sta facendo a fette il nostro prestigio internazionale.

Grazie all’incredibile inadeguatezza del ministro Roberto Maroni, stiamo dando al mondo intero — e all’Europa in particolare — uno dei più tristi spettacoli di razzismo, xenofobia e chiusura culturale mai visti in occidente negli ultimi sessant’anni.

Non solo è incapace di agire, ma anche di difendere con un minimo di credibilità le sue stesse azioni. Io voglio, pretendo, esigo un Ministro degli Interni migliore di questo.

Per le ragioni di questa richiesta rimando agli ottimi post di kalle e paolo beneforti.